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Finalmente esco dalla stanza infernale, lasciandomi alle spalle quei coglioni dei miei professori, che sicuramente mi daranno un buon punteggio ma a cui sto sul cazzo solo per essere nata in una famiglia benestante.

Mi incammino all'esterno dell'Università è una volta fuori adocchio Anika e Dasy sedute su una panchina in mezzo al prato.

Anika sta ingenuamente leggendo un libro, mentre Dasy si sta mettendo lo smalto nero alle unghie.

Mi siedo e butto la bora li accanto, con molta poca delicatezza.

<< oh Mell, com'è andata? >> chiede Anika appena si accorge della mia presenza
<< bene, come sempre >> rispondo tirando fuori il telefono
<< e allora perché sei così afflitta? >> chiede stringendo gli occhi in due fessure
<< perché, quel coglione del professore di design, ha fatto i suoi soliti commentini del cazzo. >> dico irritata
<< e tu non gli hai detto niente? >> chiede Dasy stupita
<< no! Non potevo rispondergli male davanti a tutti i professori, mi avrebbero abbassato il voto. >> ribatto sempre più irritata
<< però potresti denunciarlo >> propone Anika, e in certi casi mi fa davvero tenerezza, perché ancora non ha capito come funziona questo sistema di merda
<< se anche lo denunciassi non ho prove, e sarebbe la parola di un uomo contro quella di una ragazzina di vent'anni. Inoltre, mettiamo caso mi credano, otterrei al massimo un'ordinanza restrittiva >> dico non poco innervosita
<< allora che ne dici di risolvere come solo tu sai risolvere i problemi? >> chiede Dasy elettrizzata. Ubriacandomi, ecco come risolvo i miei problemi.

<< adesso che ci penso, questa mattina ho ricevuto un'invito per questa sera. E voi verrete con me >> dico alzandomi, afferro la borsa e le guardò aspettando che facciano lo stesso
<< chi ti ha invitata? >> chiede Anika curiosa
<< Harris >> rispondo
<< aspetta...Adrien ti ha invitata a uscire?! >> chiede sorpresa
<< no! Suo fratello >> affermo ridendo solo all'idea di Adrien che chiede a me di uscire, impossibile.

<< Ladis?! >> chiede spalancando gli occhi
<< si, lui >> rispondo confusa dalla sua reazione
<< ma è minorenne! Non potete uscire insieme! >> esclama nel panico e io la prendo per le spalle, costringendola a guardarmi negli occhi.

<< non uscirò con lui e basta, sicuramente ci sarà anche suo fratello perciò verrete con me >> dico è proprio in quel momento mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.

"Mio fratello ha invitato anche un suo amico, porta chi vuoi."

Cita il messaggio, e subito capisco che è da parte di Adrien.
Faccio vedere il telefono ad Anika e Dasy, che scattano in piedi, raccolgono la loro roba e si fiondano nelle macchine, Anika però viene con me perché non ha la patente.

Andiamo tutte a casa mia, e impieghiamo almeno tre ore a prepararci.

Anika non ha voluto esagerare, indossa un vestito rosa pastello, con delle gonne a balze e nei capelli ha messo un fiocco dello stesso colore che le ferma le ciocche davanti, dietro la nuca.

Dasy, indossa come al solito un vestito nero, molto corto, dei stivali per le scarpe, le calze a rete che non possono mai mancare nei suoi outfit, e poi il chiodo di pelle pieno di borchie.

Io invece ho optato per un completo a due pezzi, un corpetto rosso fuoco, che riprende il colore del mio rossetto, e una gonna corta nera. Faccio i boccoli, poi metto i tacchi e sono pronta.

Anche le altre sono pronte, perciò scendiamo e andiamo, come accordato, alla discoteca più grande di tutta Miami Beach.

Quando arriviamo ancora non è buio, ci sono due ragazzi biondi e uno rosso proprio fuori dall'entrata, e guardandoli meglio sono proprio loro.

𝐼𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora