47

305 13 0
                                    

Sono passati quattro mesi dal nostro ritorno a Miami, e alcune cose sono cambiate drasticamente.

Io e mia madre non parliamo quasi mai, la incrocio una volta a settimana, nei giorni in cui lei viene in ufficio da papà.

Hanno divorziato, e lei viene una volta a settimana per prendere i documenti che le occorrono per le sue cause, e poi se ne va senza degnare mio padre di una parola. Io di solito la ignoro, da quando ha praticamente sputtanato l'intera famiglia in quell'intervista ho smesso di parlarle. Ricambio il saluto raramente, solo se ho gente intorno che potrebbe andare a dirlo a qualche giornalista.

Il prossimo anno mio padre andrà in pensione, e io dovrò prendere in mano il suo studio di avvocati. Non avendo studiato legge ovviamente io non lavorerò in tribunale, controllerò l'andatura della società e tutta amministrativa ed economica.

Il mio rapporto con lui è cambiato leggermente; di certo non ci comportiamo come padre e figlia dato che non lo siamo, ma abbiamo trovato il modo di non scontrarci sempre con le nostre opinioni.
Ci sopportiamo solamente a lavoro, fuori parliamo raramente e se lo facciamo è solo alle cene, anche queste di lavoro.

Ovviamente sto continuando gli studi, prenderò la mia laurea in architettura nonostante abbia una società da portare avanti.
Alla fine mancano solo altri tre anni, è abbastanza fattibile.

In questo periodo, proprio a causa dell'imminente pensione di mio padre, sono sommersa dai paparazzi e i giornalisti continuano a scrivere articoli sulla mia famiglia, mi domando quando ci sarà concesso anche solo qualche minuto di pace.

È frustrante il fatto che mi seguano ovunque, richiedendo interviste, scattando foto e facendo domande inopportune.

L'unica cosa che non è cambiata è il mio rapporto con Adrien, che è sempre lo stesso nonostante ci vediamo molto di meno.
Lui è sempre a studiare e a provare per uno spettacolo importante che si terrà tra due settimane, io invece la mattina sono all'università e il pomeriggio in ufficio, perciò gli unici momenti che entrambi abbiamo liberi sono la sera e la notte.

Anche i genitori di Anika hanno divorziato, nonostante Sanderson abbia lottato con tutte le sue forze per parlare con Belinda.
A proposito di Sanderson; ho dovuto chiarire anche con lui. Voleva darmi un supporto economico dopo aver scoperto di essere mio padre, ma ho rifiutato.
Non ne ho bisogno, preferisco guadagnarmeli da sola.

<< questa sera usciamo >> sobbalzo sentendo la voce di Adrien, ero talmente concentrata nel progetto per il prossimo esame da non essermi accorta che si era appena seduto di fronte a me.

<< certo >> affermo sorridendo
<< quando hai la prossima lezione? >> chiedo
<< tra esattamente venti minuti >> risponde osservando i miei schizzi
<< qual'era il tema? >> domanda confuso
<< ospedale pediatrico >> metto via tutti i disegni che rifarò a casa più tranquillamente, odio farlo con la gente che urla di sottofondo.

<< allora, dove andiamo questa sera? >> chiedo incuriosita
<< e secondo te io te lo dico? >> dice sarcastico
<< non me lo dici mai, oggi potresti fare un'eccezione >> tento di nuovo, ma a giudicare dalla sua espressione direi che è un no.

Il mio telefono inizia a squillare insistentemente, e riconosco il numero della segretaria di mio padre.

<< Lauren? >> rispondo
<< ciao Maelle, scusa se ti disturbo a scuola ma avrei bisogno di sapere se hai valutato la proposta del signor Lindman >> di sottofondo sento proprio la sua voce scorbutica borbottare ingiurie contro il nostro personale.
<< si l'ho valutata, puoi tranquillamente dire al signor Lindman che non siamo interessati a questa collaborazione. Scusami se non ti ho avvisata prima >> rispondo
<< non scusarti, so che hai molto da fare. Ci vediamo dopo >> dice prima di attaccare.

Sono esausta e mi mancano ancora due ore a scuola, sei a lavoro e poi finalmente sarò libera.

<< cosa fai oggi pomeriggio? >> chiedo sbadigliando
<< lo stesso di tutti i giorni, sei messa proprio male >> dice ridendo
<< scusami, questa notte non ho dormito >> bevo un'altro sorso del mio caffè, il quarto che bevo questa mattina
<< dovresti smetterla di passare la notte sui finanziamenti della società di tuo padre, dovresti riposarti >> dice serio
<< ieri pomeriggio non avevo finito e questa mattina dovevo inviare il file allo studio di mio padre, e per riposarmi non ho tempo. >> mi alzo e faccio il giro del tavolo
<< adesso ho lezione, ci vediamo questa sera >> gli do un veloce bacio a stampo, per poi recuperare la mia roba e tornare velocemente dentro.




Ciao a tutti!

Probabilmente questo salto temporale vi ha un po' scombussolati, ma siamo quasi arrivati alla fine della storia. Ormai mancano pochi capitoli alla fine, e vi avviso già che non ci sarà un sequel.

Tralasciando questo però, come state? Come state passando le vacanze?
Io scrivendo tutto il giorno perché non ho niente da fare, spero che voi le stiate passando meglio.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e ci vediamo al prossimo aggiornamento<3

-Asia

𝐼𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora