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Ferma la macchina in mezzo al nulla, e si parcheggia sul ciglio della strada.

Scende, e io lo seguo confusa.
Si addentra nel bosco innevato, aspettando che io lo segua.

Il vento si placa appena ci ritroviamo a camminare fra gli alberi, facendomi sentire un po' meno freddo.
Mi posa la mano sulla spalla, e mi stringe a lui mentre camminiamo, per riscaldarmi un po'.

<< siamo quasi arrivati >> mormora scavalcano un tronco d'albero caduto a terra.
Faccio lo stesso anche io per poi trovarmi di fronte ad una scalinata un po' dissestata, che va verso il basso.

Mi tiene la mano perché i gradini sono ghiacciati, e le possibilità di scivolare sono alte.

Ma quando arriviamo sono ancora più confusa, perché mi ritrovo davanti un'enorme distesa d'acqua che prima non si vedeva.

<< perché mi hai portata qui? >> chiedo avvicinandomi alla riva, lui mi affianca rivolgendo lo sguardo all'acqua cristallina del lago.

<< perché avevo bisogno di parlarti >> non sono un'esperta in argomento relazioni, ma di solito non è mai una cosa positiva.

<< a proposito di cosa? >> domando preoccupata mettendomi seduta a terra, in caso dovesse essere un argomento delicato.

<< quello che ha detto mia madre... >> mi imita sedendosi al mio fianco.

<< so che ci stai pensando >> dice serio.

<< ha ragione, il disturbo borderline è complicato da controllare, se non dovessi riuscirci potrei... >> mi blocco, ho difficoltà anche a continuarla la frase perché odio pensare al mio fallimento.
Ma anche con tutta la mia forza di volontà potrei non riuscire a controllarlo.
Le probabilità di fallimento sono al settanta per cento, il restante è di successo. È più probabile che io fallisca.

<< non diventerai come lei, di questo non devi preoccuparti. Tu vuoi migliorare, lei no. >> dice interrompendo il flusso dei miei pensieri.

<< questa non è una cosa che si controlla facilmente, posso voler guarire più di qualunque altra cosa, ma se non dovessi essere abbastanza forte da controllarlo, in quel caso diventerei come lei. >> la paura di fallire è tanta, perché so che in molti rimarrebbero delusi.

<< tu sei abbastanza forte da controllarlo, non diventerai come lei >> dice convinto
<< va bene, ma in caso dovessi diventarlo tu devi lasciarmi >> metto in chiaro, perché se non dovessi controllarlo potrei non riuscire a lasciarlo io per prima, perciò lo deve fare lui.

Però rimane in silenzio, non dice niente.

<< Adrien promettimelo >> niente, non fiata.
<< Adrien! >> lo richiamo
<< te lo prometto. Ma tu fa' in modo che io non debba farlo >> annuisco, perché io farò tutto il possibile per evitare che succeda.

<< cosa stai facendo? >> chiedo quando lui si alza in piedi e si toglie il giubbotto lanciandolo a terra.

<< questo è l'unico lago caldo di tutta l'Alaska, lo conosciamo solo io e Ladis. >> non ha risposto alla mia domanda però. Si toglie anche la felpa e le scarpe, per poi fare lo stesso con i pantaloni e i boxer.

<< Adrien domani avrai una polmonite come minimo! >> lo avverto mentre entra in acqua
<< in tanti godiamoci il presente Maelle, smettila di pensare al futuro. >>

Al diavolo la polmonite, mi tolgo anche io tutti i vestiti e lo seguo in acqua.
È quasi bollente, ma si sta benissimo in confronto al freddo che c'è fuori, rimarrei qui dentro anche tutto il giorno se questo significasse non tornare al freddo.

L'acqua mi copre fino al mento, mentre ad Adrien arriva alle spalle perciò per non sentire freddo è costretto ad andare qualche metro più avanti.

Io lo seguo a nuoto, dato che li non tocco più. E per non farmi sforzare troppo mi fa allacciare le gambe intorno alla sua vita.

<< ci venivano sempre io e Ladis da piccoli, nessuno sa di questo posto ma è il mio preferito qui. Non so come faccia ad essere caldo, ho fatto varie ricerche ma non risulta neanche su internet quindi è tutto un mistero >> le sue mani mi stringono saldamente i glutei, un po' per non farmi scivolare e un po' per suo piacere.

<< e se fosse un posto sotto il cotto lo dell'area cinquantuno, che l'ha cancellato da qualsiasi cartina geografica e qualsiasi sito per tenerlo d'occhio? Magari qui dentro c'è un alieno, noi moriremo e non lo sappiamo. >> dico scherzando, lui ride sonoramente e non posso che sorridere di più.
Il suono della sua risata è la cosa più bella del mondo.

<< in quel caso mi sembra un ottimo modo per morire >> afferma sorridendo.

<< perché? >> chiedo confusa, allacciando le braccia al suo collo.

<< perché ci sei tu, in quel caso faremmo come Jack e Rose del Titanic >> ma l'ha visto il film?

<< Ma è morto solo Jack, Rose per quanto è egoista ha deciso di non andare sulla scialuppa per rubare l'unico modo di sopravvivenza a Jack. Ci stai davvero paragonando a loro due? >> chiedo sarcastica
<< hai ragione coppia sbagliata. Romeo e Giulietta? >> domanda
<< non ho letto il libro >> rispondo ovvia, l'unico libro che ho letto l'ho fatto con Adrien.

<< ho capito che non ne troveremo una giusta, quindi direi che è meglio scriverla >> lo guardo confusa
<< scrivere cosa? >>

<< la nostra storia >>

𝐼𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora