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Ho passato tutta la giornata e il resto della giornata di ieri sul letto a dormire, mi sono alzata solo per ritirare la mia pizza per poi tornare a letto.

Non ho intenzione di andare alla festa questa sera, nonostante abbia già il costume, che in realtà è di halloween dell'anno scorso.
Inoltre è anche poco fantasioso, un costume da diavolo, la cosa più banale del mondo, ma d'altronde non sono mai stata una persona con molta fantasia.

Non che mi dispiaccia andare lì a bere e dimenticare tutto il discorso avuto con la dottoressa Lee, ma so che non è questa la soluzione.
So che prima o poi dovrò accettare il fatto di essere malata, di non essere una persona normale, di non essere sana di mente.

Anika ha provato a chiamarmi varie volte ma non le ho risposto, so benissimo che vuole sapere della seduta di ieri, e so che parlarne renderebbe tutto più reale.

Sento suonare il citofono, e aspettandomi di trovare Anika alla porta non mi do neanche una sistemata prima di aprire.

Però non è Anika alla porta, è Ladis, ed è vestito da pirata.

<< cazzo, sei ridotta proprio male >> dice squadrandomi, mi sposto di lato per farlo entrare e poi torno in camera mia.

<< so che non vuoi venire alla festa, ma devi. Ho bisogno dei tuoi consigli! E tu devi riprenderti, hai bisogno di uscire >> dice seguendomi in camera
<< non ho voglia, di che consigli avresti bisogno? >> chiedo con la testa sotto il cuscino
<< prima di tutto la voglia te la fai venire. Comunque devo fare conquiste! Ho bisogno del tuo aiuto >> risponde togliendomi il cuscino da sopra la testa
<< hai tuo fratello che potrebbe far cadere tutte le ragazze del mondo ai suoi piedi, chiedi consigli a lui >> affermo mettendomi seduta
<< mio fratello? Conquistare ragazze? Stai scherzando spero, l'unica ragazza con cui sia stato era mezza- >> si blocca di colpo prima di continuare la frase, cosa che attira la mia curiosità
<< era mezza cosa? >> chiedo curiosa
<< niente. Sai che ti dico? Hai trenta minuti per prepararti, altrimenti ti prendo di peso e ti porto li in pigiama >> afferma cambiando subito discorso.

Controvoglia mi alzo e comincio a prepararmi.
I capelli li lascio sciolti non avendo voglia di prendere il ferro, faccio una linea di eye liner e poi metto il rossetto rosso.
Metto questo dannato costume da diavolo ed esco dal bagno, trovando Ladis seduto sul mio letto a giocare con il mio computer.

Glielo prendo dalle mani, chiudo il programma e poi lo spengo.

<< non sapevo progettassi edifici >> dice squadrandomi
<< faccio architettura, cosa dovrei fare secondo te, disegnare meloni? >> chiedo ironica ma lui sembra pensarci davvero
<< i meloni sono brutti, meglio le mele >> dice infine
<< allora andiamo a questa festa? >> chiede poi aprendo la porta
<< vengo solo per l'alcol, sappilo >> metto in chiaro, lui sbuffa ed esce.

Il viaggio fino alla villa dove si svolge la festa non è molto lungo, ma a me lo sembra dato che sono costretta a guidare.

Si sente la musica alta già dalla strada, per fortuna non ci sono case nei dintorni, altrimenti si beccavano una denuncia come minimo.

La casa è enorme, tutte le pareti sono rivestite in marmo e ci sono molti dettagli in oro, da questo deduco il fatto che chi ha organizzato la festa è molto ricco, altrimenti una casa del genere non se la potrebbe permettere.

Seguo Ladis fino all'esterno, dove accanto alla piscina sono sistemati i vari tavoli con la roba da bere e con il cibo.

C'è gente che si sta facendo il bagno, ma cazzo siamo a novembre, e so benissimo che qui a Miami fa caldo ma è praticamente Natale, io non ci riuscirei, a maggior ragione di sera.

𝐼𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora