<< cosa vuoi papà? >> chiedo, già mi sono rotta il cazzo di stare qui
<< siediti >> dice calmo
<< no >> rispondo, lui si alza torreggiando su di me con la sua altezza nettamente superiore alla mia
<< ho detto siediti >> dice cercando di rimanere calmo, inspira ed espira lentamente, non vuole alzare la voce nel suo ufficio perché fuori c'è altra gente.
<< e io ho detto che non mi siedo, quindi, se hai qualcosa da dire dilla ora, perché tra poco me ne vado >> rispondo con una calma glaciale, lui sbuffa e si avvicina piazzandosi di fronte a me.<< devi sposarti >> dice serio, fisso il mio sguardo nel suo e alzo il mento
<< no >> dico guardandolo male
<< se i tuoi studi andassero bene, e tu diventassi un architetto molto famoso, avrai bisogno di un marito per far risaltare la tua immagine >> risponde guardandomi con sguardo truce
<< io, non ho bisogno di nessuno per far risaltare la mia immagine, tanto meno di un marito. Togliti dalla testa questa cazzo di idea del matrimonio perché col cazzo che farò lo stesso errore di mamma! Io non mi sposerò per volere di un cazzo di patriarca! Io non sarò infelice per tutta la mia vita per colpa tua papà. >> dico perdendo tutta la calma che avevo all'inizio, e lui, alle mie parole, serra la mascella e mi guarda con il suo solito fare altezzoso
<< sono stanco di questi tuoi comportamenti; ti ubriachi tutte le sere, esci tutti i giorni, spendi tutti i tuoi soldi in sciocchezze, ci mancherebbe solo che iniziassi a drogarti. Sei sempre stata una delusione per noi, un tempo speravo che crescendo saresti migliorata, che saresti diventata la figlia modello, magari come Adrien Harris che è molto più educato e serio di te, ma ovviamente mi sbagliavo.
Con il tempo sei solo peggiorata, a tal punto da farmi vergognare di essere tuo padre. >> le sue parole mi colpiscono nel profondo ma non glielo mostro, non l'ho mai fatto e mai lo farò.Alzo ancora di più il mento e con un sorridendo falsamente gli faccio una domanda che non si aspettava.
<< dato che io non li vedo, ti prego papà, dimmi i motivi per cui sarei una delusione. Dato che a scuola sono quella con i voti più alti di tutta l'università non credo sia questo il motivo. >> lui si allontana e torna dietro la scrivania
<< guardati >> dice squadrandomi
<< ti vesti come un escort, mi sorprende il fatto che nessuno ti abbia ancora lasciato i soldi nella biancheria intima. Per non parlare di ieri notte, hai ballato come una stripper davanti a tutta quella gente. Come ho detto prima se sempre stata solo una delusione >> sorrido sempre di più per non mostrargli davvero le mie emozioni in questo momento.Mi dirigo alla porta dopo averla aperta mi giro verso di lui.
<< la questione matrimonio è fuori discussione. Non avrò un unione come la tua e quella di mamma.
Spero che tu possa stare bene, papà >> dico prima di uscire e chiudermi la porta alle spalle.Camminando per i corridoi mi scontro con qualcuno, e quando mi chino per aiutarlo ad alzarsi lo riconosco subito.
<< ciao Ladis >> dico sorridendo
<< ciao principessa, come stai? >> chiede studiandomi
<< sto bene >> mento e lui lo capisce subito
<< ti va di prendere una birra? >> chiede passandomi la borsa che mi era caduta
<< una birra a mezzogiorno? Io direi meglio se andiamo a pranzare >> rispondo e il suo sorriso si allarga sempre di più
<< perfetto! Andiamo con la tua macchina vero? Io non guido ancora, sono venuto con papà >> dice prendendo il telefono
<< si, probabilmente Alejandro l'ha già portata qui >> affermo
<< perfetto, mando un messaggio a papà e gli dico che vado via con te >> dice smanettando con il telefono.Intanto camminiamo fino all'uscita e per i corridoi i collaboratori di mio padre più giovani mi salutano, ricambio il saluto controvoglia e quando usciamo trovo la mia macchina di fronte all'uscita.
Salgo sul sedile del guidatore e Ladis sale di fianco a me.
Spalanca i finestrini solamente dopo esser partiti, se prima li avesse aperto saremmo morti soffocati dai giornalisti.
Accende la radio e comincia a cantare a squarcia gola una canzone degli ACDC, e questa cosa mi causa un sorriso enorme.
Parcheggio di fronte al supermercato e scendiamo.
Quando entriamo vari clienti ci guardano stupiti, probabilmente il ragazzo al mio fianco non è mai entrato in un supermercato.
Considerando come si guarda intorno sorpreso credo proprio di no.Prende un carrello e comincia camminare per le varie corsie prendendo dagli scaffali decine di Snack.
<< Ladis, con quelli non possiamo pranzare >> gli faccio notare e lui mi guarda confuso, prendo un pacco di carne e dell'insalata e la metto nel carrello.
Giriamo quasi tutto il supermercato, prendendo di tanto in tanto qualcosa.
Finché non vedo un'estintore, mi giro verso Ladis che sta pensando alla stessa cosa.Preme il pulsante dell'allarme anti incendio e io afferro l'estintore.
Spalanca la porta d'emergenza è una volta fuori corriamo il più veloce possibile fino al parcheggio.
Punto l'estintore contro Ladis che si affretta a togliermelo dalle mani.
Peccato che cercando di colpire me con la schiuma si ritrova coperto da capo a piedi.
Lo teneva al contrario.E quando se ne accorge scoppia a ridere distraendomi proprio per ricoprire di schiuma anche me.
<< Ei ragazzini! >> urla la guardia del supermercato uscendo dalla porta d'emergenza.
L'allarme continua a suonare e noi a ridere. Corriamo fino alla mia macchina, e sporcando tutti i sedili di schiuma entriamo e partiamo il più velocemente possibile, lasciando la guardia nel mezzo del parcheggio.
Ciao a tutti!
Come state? Spero bene.
So che ultimamente sono poco attiva, ma ho anche io qualche materia da recuperare perciò sono molto concentrata sulla storia.Spero che il capitolo via sia piaciuto<3
-Asia
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𝐼𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒
Romance> Tutto inizia con uno spettacolo. Maelle ha vent'anni, ha un brutto rapporto con suo padre e odia quando le si dica cosa fare. Adrien al contrario ha un bellissimo rapporto con suo padre, ma non si può dire lo stesso di sua madre. Entrambi posson...