Capitolo 2 - nuova versione

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Maelle

La storia di Arianna e Teseo è uno di quei racconti che non mi stancherò mai di sentire, mi è stata raccontata da bambina, a scuola, e da quel giorno non mi è più uscita dalla testa.

La leggenda ha inizio con Minosse, re di Creta, che pregò Poseidone di inviargli un toro da sacrificare in suo onore. Poseidone acconsentì, mandandogli un bellissimo toro bianco. Questo era di un valore inestimabile.

Dopo aver visto la bellezza di questo toro, Minosse decise di non sacrificarlo. Lo tenne per le sue mandrie e sacrificò al dio un'altro animale. Poseidone, ovviamente, si accorse dell'inganno e si vendicò. Fece innamorare Pasifae, sua moglie, del toro bianco che gli aveva inviato.

Per Pasifae il toro divenne una vera e propria ossessione, a tal punto che lei voleva a tutti i costi soddisfare il proprio piacere carnale.

La donna, per realizzare questa insana passione, venne aiutata da Dedalo, che costruì per lei una vacca di legno montata su delle ruote, ricoperta con della pelle bovina vera e con un incavo in cui Pasifae potesse nascondersi.

Dalla loro unione nacque il famoso Minotauro; era selvaggio e feroce, perché la sua mente era completamente dominata dall'istinto animale.

Ovviamente il Minotauro non poteva vivere al palazzo di Minosse, perciò il re incaricò Dedalo di costruire il famoso labirinto in cui lui fù chiuso in seguito.

Asterio, il Minotauro, si cibava di ragazzi e ragazze che da Atene erano condotti a Creta. A questo punto intervenne Teseo, figlio di Egeo ed Etra, che da Atene parte per Creta insieme agli altri ragazzi da sacrificare.

Promette al padre che al suo ritorno sarebbe tornato con le vele bianche spiegate al vento, segno della sua vittoria sul mostro. Giunto a Creta venne ospitato alla corte di Minosse e qui, durante una gara, conosce Arianna, che rimane folgorata dalla bellezza di Teseo.

Teseo chiese di essere il primo ad entrare nel labirinto, e gli venne concesso. Con l'aiuto di Arianna e del famoso gomitolo andò ad affrontare il mostro. Quindi seguendo il filo si avviò all'uscita dove l'attendeva l'ansiosa Arianna. Radunati gli altri giovani, Arianna e Teseo presero il mare alla volta della Grecia.

Sulla via del ritorno lui capì le intenzioni di Arianna di convolare a nozze una volta arrivati ad Atene. Ma Teseo non voleva prendere moglie, perciò inventò uno stratagemma liberarsi della donna. Con la scusa delle provviste decise di fermarsi sull'isola di Nasso, in piena notte, mentre Arianna dormiva, lui salì silenziosamente sulla nave e la abbandonò li.

Al risveglio Arianna non trova l'amato Teseo, e gonfia di rabbia e di dolore iniziò a piangere per giorni e giorni. Le sue grida risuonarono per tutta l'isola finché il dio Dioniso la trovò e la prese in sposa. Come regalo di nozze le donò un diadema forgiato da Efesto che alla sua morte venne tramutato nella costellazione della corona boreale.

Teseo dimenticò di cambiare le vele, e al suo ritorno, suo padre credendolo morto si buttò dall'acropoli. Infine Teseo divenne re.

Mi sembra inutile specificare quanto io non sopporti Teseo, ma per quanto mi dispiaccia per suo padre che si è suicidato inutilmente, a suo figlio sta più che bene.

Questa storia è uno dei motivi per cui io non mi fido dell'uomo. Sia chiaro, con la parola "uomo" non intendo il genere maschile, ma l'essere umano in generale.

Perché l'essere umano è così: ti illude, ti fa credere che per lui vali qualcosa, e poi ti abbandona. Molto spesso ti rimpiazza direttamente. Questo è il motivo per cui io non mi fido, come posso farlo, quando persino Teseo ha abbandonato Arianna nonostante lei gli avesse salvato la vita?

𝐼𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora