Nati mi fissa negli occhi, mi stringe forte il polso
"non ti do torto, quante volte le persone ti promettono di restare e poi se ne vanno per motivi che non sanno spiegarti, quante volte ti fanno sentire inadatta e come se il problema fossi te, quante volte scappare diventa una difesa personale .."
sento la gola bruciare
"ma dimmi Linda, hai intenzione di continuare così?"
mi agito e tiro indentro il polso staccandomi da Natasha
abbasso lo sguardo e rimango per qualche secondo in silenzio
sarebbe bello esprimersi, ma ormai non ne sento più il bisogno
mi avvicino a Natasha
la guardo dritta negli occhi, seria
le sposto i capelli dal viso
piano piano la mia mano scende, spostandole la spallina destra
"e te quando scappi, da chi ti rifugi?"
le abbasso la spallina sinistra
"e.. se arrivi a scappare da te stessa, come fai a ritrovare la pace?"
mi metto alle sue spalle e con le dita le sfioro la pelle mentre le giro attorno
la mia mano si ferma sul suo collo
mi avvicino
le bacio il collo
e le mie mani scendono alzandole la maglia che indossava
le accarezzo i fianchi
la schiena
le slaccio il reggiseno
e le passo le mani sotto di esso
"vieni qua..."
le sussurro
faccio scendere il mio sguardo sulle sue labbra
per poi guardarla negli occhi
"probabilmente tu ti sarai anche chiesta il perché di tutto questo.."
lei mi guarda come se l'avessi preceduta
"forse dovremmo affrontare l'argomento"
mi dice mentre gioco con i lineamenti del suo viso
"non pensi possa essere un modo per divertirci.. tra amiche?"
lei continua a guardarmi mentre le accarezzo i fianchi
"allora divertiamoci.."
lei appoggia le sue mani sul mio petto
mi alza la maglia e me la sfila
io faccio lo stesso con lei come con il reggiseno
la stringo forte a me
lei fa lo stesso
ci baciamo
arriviamo in camera da letto
mi fermo e mi chiede confusa il perché
dal cassetto tiro fuori una fascia nera
"posso coprirti gli occhi?"
lei mi sorride e si lascia bendare
la lascio cadere sul letto e salgo su di lei
i miei baci le attraversano il corpo
scendo sempre di più
lei passa la mano in mezzo ai miei capelli
la mia lingua inizia a bagnarla
ed ansima
quanto è bello sentire quegli ansimi
continuo ancora un po'
salgo e le accarezzo il seno
bagno anche quello
lei all improvviso si alza
si toglie la benda
si avvicina a me
"ora tocca a me"
mi benda
mi sposta i capelli
mi bacia il collo
il petto
piano piano sento che scende
le spingo la testa sempre più giù
è un piacere che non so spiegare
il sesso mi fa dimenticare ciò che mi circonda
non penso
l'unico pensiero è godere nonché indurre piacere
ma so bene che questo è solo sesso
natasha è come una sorella per me
e forse il mio bene sento di poterlo esprimere così
ma l'amore...
è diverso
quelle farfalle di cui tutti parlano
penso di averle avvertite quel giorno.. con Riccardo
le sue mani addosso
mi stringevano così forte che non sentivo dolore ma un piacere come se potesse arrivare a farmi tremare
forse
è bene davvero parlarne
la nottata termina, Natasha si stende accanto a me
chiude gli occhi e sospira
"non avrei mai pensato di provare questo tipo di bene per una persona, ma ti devo chiedere una cosa Linda"
mi giro verso di lei
"dimmi"
"pensi di continuare così?"
apro gli occhi
"sapevo che prima
o poi questa domanda mi sarebbe stata posta
...
no, non ho intenzione di continuare così, forse ho lasciato il cuore nelle mani di qualcuno negli ultimi tempi.."
lei mi abbraccia
"e te non pensi di aver il suo cuore da qualche parte?"
cerco di rispondere
ma lei mi zittisce
"non devi rispondermi, conta tu sappia rispondere a te stessa in questo momento"
la abbraccio a mia volta
penso a quelle mani
al suo sguardo
voglio risentire quella sensazione
prendo il telefono
apro la chat con Riccardo
"domani passo da te, ti devo parlare"
...
~Riccardo
sono tornato a casa da poco,
ero a ballare fuori con i miei amici
da qualche tempo a questa parte però non ho più tutta sta voglia di andare a ballare
o almeno
preferirei fare altro
mi è capitato di ripensare a Linda
quello che successe
e se riepilogo tutto, sono passati così tanti anni
eravamo piccoli e dormivamo nello stesso letto
mai saltata una merenda insieme
al mare insieme
e le vacanze natalizie a Courmayeur non mancavano mai
poi.. ci siamo separati
non ci siamo mai detti come stavamo
non ci siamo mai detti come l'avessimo presa
sarebbe bello chiederglielo
entro in casa e mi cambio subito
guardo il telefono al volo e vedo che ho un messaggio da parte di Linda
domani passa da me
ma cosa avrà da dirmi...
nella mia testa cominciano a frullare in testa mille pensieri
vorrei chiamarla
ma non ha senso starà dormendo
mi metto sotto della musica per dormire
Caos di Fabri Fibra Lazza e Madame
è una fissa ormai
...
cerco di prendere sonno ma non riesco
è come se potessi già avvertire la sua mancanza
guardo e riguardo il messaggio
mi passo la mano tra i capelli e mi stropiccio gli occhi, poi il viso
sospiro e lascio cadere il telefono nuovamente sul letto
in testa mille immagini di noi
non dimenticherò mai quando avevamo circa 6 anni: eravamo a Rimini in vacanza con i nostri genitori, stavamo tornando dal mare e Linda era caduta inciampando su una radice in mezzo alla sabbia
piangeva come una fontana ogni volta
e io avevo un gelato con me, era al pistacchio
non ho pensato due volte a darglielo
aveva degli occhioni... poi la sua mamma le metteva sempre dei ciondoli attaccato alle treccine e brillavano un sacco
si era calmata, poi mi disse di dividere il gelato
dividevamo sempre tutto
quando si sale dal mare, che sia la prima sera o l'ultima... ha sempre qualcosa di nostalgico e non vedo l'ora di tornare il giorno dopo
ai tempi i nostri ci lavavano in vasca insieme
e giocavamo anche un ora in vasca con i giochi
quando siamo cresciuti ovviamente non più
ma ricordo che intorno ai 15 anni, credo, eravamo sempre a Rimini, prima che i suoi genitori cominciassero un percorso lavorativo all estero..
passavamo le giornate tra ghiaccioli alla menta, sole e passeggiate sul litorale
mi divertivo sempre con lei
ci facevamo delle risate assurde
le corse verso il mare
il ritorno a casa, anche se facevamo a turno per la doccia ci facevamo compagnia
i pranzi e le cene insieme
le serate fuori
e condividevamo lo stesso letto spesso perché magari guardavamo qualcosa o giocavamo a carte fino ad addormentarci
Linda è sempre stata parte della mia vita
I voli che abbiamo fatto sugli scii nelle vacanze di natale
quante neve ci siamo tirati
un anno nevicó così tanto che andammo ad aiutare i cittadini a scavare i corridoi di neve
ci divertimmo come matti
poi...
i suoi andarono all'estero
lei rimase affidata a una donna che spesso e volentieri passava da loro a pulire casa
la chiamava "zia"
però questa donna da quello che so lavorava anche un altre case per mantenersi
e quindi lei spesso era sola
i suoi si facevano sentire sempre meno
ma non ho mai capito perché
probabilmente ci sono cose che non so
ma forse continuerò a non saperle per tanto tempo
io poi ho seguito un percorso differente dal suo
e questo ha favorito il distacco
so che non devo sentirmi in colpa perché in fin dei conti ho fatto solo ciò che volevo per me
però allo stesso tempo
io ci tenevo tantissimo a lei
forse l'ho sempre amata, e non ci ho mai pensato
ora quando la guardo vedo degli occhi diversi
vorrei parlare
vorrei sapere cosa le è successo
ho bisogno di sapere cosa è successo mentre non c'ero
mi mancano quei momenti passati a ridere
eravamo piccoli non conoscevamo l'amore
c'era solo un bene immenso
c'era solo il giocare e divertirsi
stringo forte il cuscino
c'è ancora qualche nota del suo profumo
vorrei averla qua
passarle la mano tra i capelli
fare una partita a carte con lei
e raccontarci questi anni senza vederci
...
è l'alba
non ho dormito nulla
ma poco importa
guardo il telefono e trovo un'altro suo messaggio da parte di Linda
"passo per le 9.00 va bene ?"
"okay" rispondo io
mi alzo e mi doccio
senza accorgermene mentre sono fuori a sistemarmi mamma entra in bagno e mi fa "allora a Linda è piaciuto il regal- ma come ti stai facendo tutto bello ?"
mi allontano dallo specchio di scatto
"ehm.. ma niente avevo solo bisogno di lavarmi, più tardi passa Linda per un caffè"
lei mi sorride
"sta bene ora ?"
"non lo so mamma, me lo chiedo da un po'"
lei si appoggia alla porta e sospira
"eravate una coppia dolcissima da bambini, però a volte le strade si separano per del tempo, a volte per sempre... e voi vi state ritrovando"
mi guarda ancora sorridendo
"e penso che non sia un caso sai Richi ?"
mi dice sistemandomi i capelli
"ma mamma te hai più avuto notizie dei suoi?"
abbassa lo sguardo
"poco e niente, sua mamma mi contattó qualche mese fa ma poi non seppi più nulla, non ho mai capito però perché Linda non la portarono con se in America"
"egoisticamente parlando, meglio così"
mi accarezza il viso
"ora vado giù, è bene che ti muovi sono quasi le 9.00"
mi cambio al volo correndo in camera
apro il cassetto cerco le prime cose comode che ho
completo felpa pantalone verde acceso della Stussy
sotto metto una maglia bianca della Palm angels con l'orsetto
scendo e da lì a poco suona il campanello
apro il cancello
la vedo entrare
è malinconicamente bellissima...
~Linda
Ho pensato tutta notte a come parlargli
ho realizzato che il sesso con Nati non poteva continuare, era un bene che sfociava in questa sorta di attrazione fisica che però la avvertivo e vivevo più come un bisogno di spogliarmi di tutti i miei pensieri con una persona che sento come parte di me
Era eccitante l'atto, quanto parlare dopo per ore e ore
ma non cercavo questo
le mani di riccardo quel giorno
è come se mi avessero attraversata dentro
mi ha stretta
mi ha accarezzata
mi ha guardata
in un modo che nessuno ha mai fatto
e che fin da piccoli solo lui ha sempre fatto
ricordo quando da piccoli al mare i bimbi volevano darmi i classici bacini
e lui arrivava con la pistola ad acqua a difendermi
o quando da più grandi c'era sempre sempre quello che ci provava e ovviamente lui arrivava di nuovo a far capire che non dovevano provarci
era sempre protettivo con me
e passavamo intere giornate insieme
mi manca tutto di quei momenti
quando mi disse che sarebbe partito e non ci saremmo più visti.. mi sono sentita a pezzi
rotta
da lì a poco i miei partirono
non avevo più nessuno
ed è iniziato il mio calvario
ricordo di quel periodo in cui prendevo la gocce per calmarmi dall ansia che quel sentirmi abbandonata mi dava
d'altronde una carta sempre carica non mi ha mai resa felice
all inizio pensavo di colmare il vuoto con qualche borse firmata
delle belle scarpe
e potermi pagare tutto in autonomia senza chiedere mai nulla
ma poi dopo poco ho realizzato che con quei soldi non ci compravo niente se non che complimenti inutili
desideravo che qualcuno mi apprezzare per come ero io
non per i vestiti che porto
sarebbe stato bello sentirmi apprezzata
e non che mi fosse chiesto quando pagai le J4 lightning..
piano piano ho cominciato a fare le cose da sola
persino dei piccoli viaggi
se avevo voglia di andare in Spa, ci andavo da sola
se volevo andare al mare, ci andavo da sola
ho imparato a farmi la spesa
a tenere dietro alla casa e anche come pulire una piscina
dov'erano le persone che amavo di più al mondo quando la notte piangevo la solitudine
non sono mai riuscita ad andare d'accordo tanto da avere una compagnia
ricordo che qualcuno mi disse "ma te Linda ha la vita perfetta, famiglia benestante, disponibilità invidiabile, vai bene a scuola.."
mentre questa persona mi parlava mi scese una lacrima
e con una fermezza interiormente devastante le dissi "spesso le vite degli altri ci sembrano perfette solo perché le vediamo da lontano, si è vero ho tutto quello che hai detto inutile negarlo, ma io vorrei tutto quello che i soldi non comprano: amicizia e amore, e non me li da nessuno"
da quel giorno mi chiusi ancora di più in me stessa
presero vita i miei primi sfoghi di rabbia incontrollata
spaccai un vetro del salotto
e un vaso che a mia madre piaceva tanto
piano piano
schiaffo dopo schiaffo
mi resi conto che.. ormai mi ero alzata muri altissimi attorno a me
poi arrivó Natasha
la sua purezza e innocenza mi attraevano così tanto perché mi ricordavano la me di qualche anno prima
scoprire il sesso con una persona del tuo stesso sesso è stato come, avere davanti se stessi
conoscere perfettamente cosa piace e cosa no
e farlo per il gusto di soddisfare l'attrazione che ti attira
fare l'amore con me stessa
perché in Natasha ho sempre visto la piccola me
come se da uno specchio mi gridasse "butta giù quei muri e riposati un attimo"
mi dispiace piccola me per averti spesso delusa
ho fatto del mio meglio per difenderti dal dolore
...
dopo essermi truccata mi vesto:
giacca palm angels con sotto una felpa off white nera
jeans palm angels azzurro leggermente sporco con dei dettagli di vernice
bianchi e blu elettrico
j4 university blue e prendo con me una borsa, la fendi di velluto blu
mi lego i capelli con una coda e mi cambio gli orecchini con delle perle di vivienne Westwood
esco, prendo un taxi al volo e dopo poco arrivo da Richi
suono
mi aprono subito
entro in casa e c'è Richi con la mamma
"Buongiorno a tutti, ho portato un po' di pastìccini per fare colazione insieme, vi vanno?"
chiedo sorridente
"non dovevi tesoro, prego siediti pure"
"Grazie mille davvero"
chiacchieriamo del piu e del meno
fin quando la mamma si alza e va a lavoro
"ragazzi io vado a lavoro, nel caso Linda se vuoi restare a pranzo puoi non ci sono problemi lo sai"
la ringrazio e mentre ci salita chiude la porta
Riccardo mi guarda e mi chiede cosa dovevo dirgli
arrossisco un po'
mi sale caldo
mi tolgo la giacchetta rendendomi conto di averla ancora addosso
"dovevo parlarti di una cosa importante"
mi guarda un po' ansioso
"mi sono resa conto che mi sei mancato molto, mi piacerebbe se tornassimo ad avere un bel rapporto..."
intanto lui si avvicina alla mia sedia
mi guarda fermo
e mentre avanza verso il mio viso mi dice
"mi sei mancata tantissimo peste"
rimane qualche secondo così
fino a quando non resistiamo più
ci baciamo
mi prende in braccio e mi porta sul divano letto
mi leva la felpa
mi leva i jeans
mentre mi bacia io gli levo il completo
sopra di me mi guarda e mi dice
"..vuoi fare l'amore con me?"
chiudo gli occhi
e lascio che lui mi spogli completamente
"sei bellissima Linda.."
mi dice mentre mi bacia ovunque
mentre è su di me
gioca con il mio seno
mi eccita così tanto..
fin quando poi torna su
mi bacia il petto
il collo
le labbra
e con la mano mi bagna in basso
fino a spingerlo
mi dice di girarmi e mentre mi tiene dalla coda continua sempre più forte
mi tappa la bocca con le mani
mi stringe il collo
mi graffia la schiena
queste sensazioni indescrivibili mi attraversano il corpo e la mente
mi chiede di scendere
mi spinge la testa
lo soddisfo
i suoi ansimi aumentano
e ricominciamo la prassi
fino a quando cado addosso a lui
stanca
senza forze
mi prende in braccio
mi porta nel suo letto
mi copre con le coperte
e mi coccola
"mi è capitato di ripensare a tutti i momenti che abbiamo vissuto, e mi sono reso conto che se ci siamo ritrovati un motivo ci deve essere"
mi dice a bassa voce
come se non volesse infastidirmi
io lo guardo
"da piccoli mi hai insegnato cos era l'amicizia, ma ora forse mi stai insegnando cos'è l'amore"
mi avvicino a lui
fronte a fronte
"per favore voglio capire cos'è, ma voglio che sia tu a insegnarmelo"
riprendiamo a baciarci
a fare l'amore in tutta la stanza
fino a cadere stanchi nel letto
e rendendoci conto che era ora di pranzo, scendiamo a farci da mangiare
prepariamo la pasta con speck e funghi
la nostra preferita da sempre
e parliamo dei vecchi ricordi che abbiamo insieme
ridiamo un sacco
e penso
se questo sia l'amore di cui tutti parlano
quest'amicizia che però è più di tutto questo
e che te abbia condiviso a meno qualcosa con quella persona da bambini
come ti fa stare quella persona, mai nessuno ci è riuscito prima
e forse l'amore è darsi in mano a qualcuno che può aggiustarti
e sistemarti
migliorarti
amarti
non voglio pensare che ci siano lati negativi
voglio vivermi questa cosa, qualsiasi cosa sia, nel modo più puro e spontaneo che ci sia
ci siamo ritrovati dopo anni
e voglio pensare che non sia stato un caso beccarlo a Torino quella sera...
non so cosa diventeremo
ma so che ha tutte le carte per potermi fare modo di sfondare questi muri che ormai hanno preso il sopravvento in me
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Natasha
Storie d'amoreCapelli mori, occhi scuri, l'adolescenza pesa sul suo viso, ma la sua vita svolta completamente davanti le porte del nuovo liceo