una questione personale

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La mattina inizia con la sveglia puntata per sbaglio troppo tardi
mi alzo di scatto e corro a tirare fuori mascara, eye-liner e matita nera, must con cui non esco mai senza
mi sistemo i capelli lisciandoli al volo e decido subito cosa mettermi
apro l'armadio con l'ansia di arrivare tardi
afferro al volo dei bei jeans levi's, un body nero a collo alto (i miei capi preferiti pur essendo estremamente basic) e ci abbino un giaccone di pelle di tipo 2 taglie più della mia verde scuro effetto un po' vintage usato ma giuro mi piaceva troppo
oggi verrà abbastanza caldo quindi ci abbino le slip on della vans a quadretti panna e neri
occhiali da vista ysl senza la quale non vedrei nemmeno la mia anima e via, scendo a prendere lo zaino e scappo fuori
un clacson mi suona appena chiuso il portone
è Riccardo
"sorpresa, la posso accompagnare a scuola principessa ?"
arrossisco e rimango un attimo ferma
non me l'aspettavo è stato un gesto carinissimo
"oh si certo volentieri, grazie Richi"
entro in macchina e mi passa una busta
"pasta al pistacchio, ricciolina per la merenda a scuola e succo ace come piace a te, giusto?"
improvvisamente un flash di quando da piccoli al mare prendevamo sempre queste cose al bar della spiaggia insieme
"ma non dovevi.. lo sai che alla mattina non mangio"
"male, bisogna, sennò ti vengono le occhiaie eh"
si ricorda pure del mio odio verso le occhiaie
"stupido che sei" dico facendo la finta infastidita
ma dopo due secondi mi giro e lo abbraccio
"grazie Richi è un bellissimo buongiorno"
nel mentre accosta nel parcheggio della scuola
"arrivati, buona giornata Linda, oggi alle 13 mi trovi qua va bene ?"
rimango un po' così, una sorpresa dopo l'altra
"ma non hai da andare in uni?"
"silenzio, oggi giornata di pausa, meritata sia da me che da te"
gli do un bacio sulla guancia e scendo dalla macchina
"ci vediamo oggi Richi, ciaoo"
mi fa cenno con un sorriso e la mano e se ne va
mi giro e trovo Nati ad aspettarmi
mi sorride con un affetto immenso
lo si vedrebbe pure da lontano
"ti ha accompagnata a scuola che carino che è stato"
le mostro il sacchetto con le paste e fa un sorriso ancora più grande
ma non mi dice nulla
forse per non forzarmi
"dai entriamo, anche se hai la merenda il caffè non si salta già lo sai"
le sorrido anche io
prendiamo i caffè e andiamo in classe
sentiamo delle urla in corridoio una volta salite le scale
ci accorgiamo che sono una ragazza e un ragazzo che litigano
~Natasha
Linda appena si accorge della situazione mi lascia il sacchetto in mano e il caffè
corre verso quei due
li spinge ai lati opposti del corridoio
"ma cosa cazzo vi salta in mente, non si risolvono le cose così"
non me lo aspettavo da Linda
~Linda
Mi giro di scatto
li guardo entrambi fissi negli occhi
"sentite, non si risolve niente gridandosi addosso, smettetela subito e dimostrate un po' di maturità, non è facendo spettacolo che si risolve"
mi faccio indietro
torno da Nati
"grazie Nati andiamo pure"
lei mi guarda un po' perplessa e mi segue
entriamo in classe e ci sediamo
Le ore per fortuna passano e finalmente arriva la fine della quinta ora
nell'ultimo periodo mi soffermo un po' a pensare a quanto tempo sia già passato
a quante campanelle e a quanto cambi di ore ho vissuto
la maturità sta arrivando e forse non sono così pronta a dire addio a questa vita
Vorrei proporre un viaggio di maturità di gruppo ma ultimamente vedo tutti un po' per le loro tra lo studio e fatti loro
il perdersi
che sia in amicizia
un amore
una persona vicina in generale
mi devasta
mi ha sempre devastata dentro
perché ci si allontana lentamente giorno dopo giorno
ed è uno sbrago che si allarga sempre di più
e fa sempre più male
ci si augura sempre il meglio
ma mi chiedo perché il più delle persone nella vita debbano essere di passaggio
forse per insegnarti ogni volta qualcosa
forse per farti spalle grosse
non lo so
penso che mi farebbe piacere però fare una vacanza con Nati, ce la meritiamo
Nel frattempo la campanella suona, facciamo su gli zaini e usciamo
Riccardo è già lì
salgo
"pronta per andare a pranzo ? Ti va il sushi?"
"oddio si è un po' che non lo mangio, hai preferenze sul posto?"
nel mentre noto che si è fatto tutto bello in tiro
decidiamo così di spostarci a Torino centro, in uno dei miei locali preferiti
nel mentre Riccardo prende il telefono e mette della musica
ma nulla di tutto quello che potevo aspettarmi
parte subito una playlist di canzoni dei cartoni animati
mi guarda ridendo e fa "chi non canta è uno scemo"
erano tutte le canzoni dei cartoni che guardavamo da bimbi
in casa dai nonni di Riccardo
o alla casa al mare
quanti ghiaccioli alla menta mangiavamo al giorno non lo ricordo più
e quante volte sono cascata dall' altalena e mi ha presa al volo Riccardo.. ho perso il conto
ma non mi va proprio di fare la seriosa oggi
per cui cantiamo a squarciagola qualsiasi sigla possibile fino ad arrivare in centro
"oggi più sorridente del solito la Ransie"
Ransie era la protagonista di un cartone super vecchio, era figlia di un papà vampiro e di una mamma lupo mannaro.
Riccardo mi diceva sempre detto che ci  assomigliavo un sacco per la frangia e i capelli mori lunghissimi
forse anche per il mio fare sempre un po' insolito
o almeno io l'ho sempre creduto insolito
mai stata capace di tenermi delle amicizie, avevano tutti già i loro gruppi, la loro amica del cuore
è già tanto che ho trovato Natasha, che è un po' il mio specchio e grazie a lei riesco a rendermi un po' conto di come sono da un po' di tempo
"Si oggi sono proprio di buon umore"
Riccardo mi guarda con una faccia sbalordita
"Che palle allora verrà a piovere"
dice portandosi la mano in faccia
arriccio il naso immediatamente
"GRAZIE EH" e aggiungo "gentiluomo oggi mi dicono"
si mette a ridere e scende dalla macchina
"prego principessa, non mi addenti con i tuoi dentini affilati"
di aprendomi la portiera
faccio finta di niente e apro la porta del locale
andiamo sulla terrazza che da sulla piazza e iniziamo a rimpinzarci di sushi da testa a piedi
a volte è come se mi esternassi dal mio corpo e penso "assurdo che dopo tanto siamo qua"

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 04, 2023 ⏰

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