Una tipa tutto pepe

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È un'insolita giornata di sole per essere ancora inverno , la luce passa dalla finestra della camera 
La mia sagoma abbracciata da questa golden hour mattutina mi ricorda l'enorme letto di nonna e io circondata da cuscini morbidissimi che profumavano di rose
ma questo profumo...
Realizzo solo ora di essere a casa di Riccardo
Mi ha fatto trovare in camera dei suoi vestiti e un paio di orecchini ..
Indosso questo paio di pantaloni neri a palazzo con gli strappi alle ginocchia  , molto streetwear come cosa
Maglione nero Balenciaga , metto i calzetti alti Balenciaga neri
Prendo gli orecchini ed esco dalla camera
Mi trovo davanti Riccardo , senza maglia e tiene tra le mani un vassoio
I nostri sguardi si incrociano
Restiamo muti per qualche secondo
"Buongiorno principessa , le ho portato la.. la colazione"
Non connetto subito
"Ehm aah la colazione .. si giusto , ti ringrazio non dovevi"
"Ma figurati, facciamo colazione insieme intanto che ci siamo no?"
"C-certo vieni"
Apro nuovamente la porta e ci appoggiamo sul letto
"Hai dormito bene ?" Mi chiede quasi preoccupato
"Ovvio, questo poi è il letto dove dormivamo sempre al pomeriggio quando eravamo bimbi, ho sempre dormito bene qui"
Sorride timidamente
"Mi fa un sacco piacere Linda"
Batto le mani e dico tutta contenta
"Che mi hai preparato di buonooo?"
"Paste appena fatte , una al pistacchio per te e una per me , e i cappuccini li ho fatti io.. non è tanto ma ricordo che tu non mangi molto a colazione"
"Ahaha hai fatto benissimo Richi, sono stra contenta di questa sorpresa , ah si e grazie anche per prestarmi i tuoi vestiti"
"Ma va la figurati, giù ci sono le scarpe , mamma ieri sera si è dimenticata di darti il regalo"
"Aspetta cosa?"
"Mamma ti ha fatto un regalo"
"Ma non dovevaa! Perché non sta ferma quella donnaaaa"
"Lo sai bene che per lei sei come una seconda figlia , quindi smettila di fare la polemica che è solo mattina, dammi tregua"
Cala il silenzio , e dopo pochissimo ci cacciamo a ridere
"Sei proprio scemo"
"E tu sei polemica"
Prendo il vassoio e scendiamo per portarlo in cucina
Per fortuna in borsa mi porto sempre dietro qualcosa per truccarmi
"Vieni in bagno a tenermi compagnia mentre mi trucco?"
"Certo andiamo!"
Il regalo lo apro dopo come gran finale
Prendo la borsetta e comincio a truccarmi
Opto per il Cateye, mascara , un po' di terra e illuminante lilla
Lucido per le labbra
"Lì c'è la piastra se ti serve , io intanto mi faccio la doccia"
E inizia a togliersi i pantaloni
Improvvisamente mi sale una vampata di caldo
Faccio finta di nulla
Lo guardo dallo specchio
È sempre stato bello.. ma da quando l'ho rivisto non so.. non è solo bello, mi piace proprio ..
Cioè è complicato da spiegare , non lo so e qualcosa di nuovo per me
Non è quell'attrazione che sentivo verso Natasha
È qualcosa di totalmente diverso , come se non riuscissi a controllarlo
Mi sta venendo troppo caldo.. sono nervosa
Mi tolgo il maglione momentaneamente
Esce dalla doccia intanto
Si blocca
"Linda perché sei in reggiseno?"
"Ehm, boh nulla ho solo caldo"
"sicura che sia tutto okay?"
"Si sì , tranquillo, ora mi piastro un po' i capelli e sono pronta"
"Vuoi che te li piastri io ?"
"Se ti va si.."
Mi pettina i capelli dolcemente
Mi coccola la testa
È dolcissimo
~Riccardo
Quanto è bella...
vorrei non pensare a quanto sono tentato da lei
La sua pelle che profuma sempre di lamponi e vaniglia .. altre volte di cioccolato
I suoi capelli mori , lunghissimi
Vorrei stringerle i fianchi, attraversarle il corpo con le mie mani
Vorrei appoggiare la testa tra la spalla e l'orecchio..
questa notte l'ho sognata
E alzarmi con lei qui in casa con me è meraviglioso
Si gira verso di me
Mi abbraccia , mi accarezza la schiena
Si alza e mi guarda negli occhi
Abbassa lo sguardo e lo rialza
Si slega il reggiseno
Cade a terra
La prendo in braccio
Mi stringe forte a se , lasciando che la mia testa poggi sul suo seno..
Le mie labbra si appoggiano sulla sua pelle morbida
Sento il suo respiro che passa tra i miei capelli
Mi da un bacio in fronte
La faccio scendere
Vorrei riuscire a capire cosa pensa ogni tanto..
Si gira di scatto
Indossa nuovamente il maglione
Raccoglie il reggiseno
"Sto più comoda senza"
Di punto in bianco rompe il discorso così
Mi scappa da ridere
Ha sempre fatto così sta tipetta tutto pepe
Si guarda allo specchio
Si raccoglie i capelli in uno chinion basso , slega piccole ciocche davanti al viso
Indossa gli orecchini che le ho lasciato in camera
Sono delle anelle in oro spesse
Scendiamo le scale e mentre le do il mio giubbotto , le indico il regalo
~Linda
"Dai dai sono curioso di sapere se ti piaceranno"
Strappo la carta e mi accorgo che sono due scatole
Apro la più piccola da parte di Riccardo .. e rimango perplessa , la Jitney di off-white total black...la miravo da un po' .. che mi legga nel pensiero quel ragazzo ?
La seconda scatola la apro lentamente, sono le Valentino con la banda nera e le borchie nere ..
"Riccardo, sei matto , sia te che mamma ..."
"Eeee zitta , i regali non si rifiutano mai lo dicevi sempre anche da bimba"
"Non mi interessa rimanete due matti"
Chiudo le scatole e indosso le scarpe siccome non ne ho altre con me
"Le porto a casa questo pomeriggio è un prob... ?"
Mi abbraccia
Il mio cuore tira brutti scherzi
"Dai dai su andiamo che siamo in ritardoooo"
Inciampo a volo sulla neve
Riccardo si caccia a ridere
"Cosa ti ridi c'è freddo Richiiii"
"Vedi cosa succede a fare le cose di fretta ? E poi ho la macchina ti do uno strappo io a casa e poi a scuola"
"Ma mi arrangio io"
Mi lancia la neve addosso
"Merda non ce la fai proprio a farti aiutare eh.. dai andiamo , sali in macchina"
Mi mette la sua sciarpa intorno al collo
Mette in modo la macchina
Passiamo da casa
"Arrivo"
"Tranquilla, sono qui"
Entrò in casa , prendo i libri che mi servono e volo fuori
Lui è lì che mi aspetta ancora
"Linda ripigliati.. ne vale la vostra amicizia.."
penso tra me e me
Salgo e in 15 minuti scarsi arriviamo davanti a scuola
"Eccoti qua , a che ora esci oggi che ti passo a prendere?"
"13.00" dico mogia
Mi prende il viso dolcemente
"Che hai, sei seria d'improvviso"
"Eh? Io? No no, nulla assolutamente, grazie per il passaggio, ci vediamo oggi, ciao ciao"
Corro nell'atrio
Natasha mi viene incontro
"Ehi Linda tutto bene ?"
"Sempre bene , tu ?"
"Io tutto okay , ci sono state novità riguardo i soldi delle rette scolastiche ?"
"Ancora no.. ma è ancora tutto da vedere, a me quella donna non fa paura"
Natasha mi prende la mano
"Io sono con te Linda"
Ci sorridiamo
Ci prendiamo il nostro solito caffè e andiamo in classe
Iniziamo con le solite due ore di italiano
Io e quella donna abbiamo un intesa assurda , sembra di conoscerci da sempre nonostante la netta differenza di età
Da grande vorrei tanto essere come lei..
È un po' il mio spirito guida
"Buongiorno prof!"
"Ma buongiorno a lei Signorina"
Dice sorridendomi mentre si ritocca il trucco come fa sempre
Le sue ore volano sempre in fretta
Arriva l'ora di arte .. ad una certa qualcuno bussa alla porta dell'aula
Natasha mi guarda come se avesse un brutto presentimento
"Buongiorno!"
Una voce assillante rompe il silenzio
È la Trini
"Scusi il disturbo cara, ma ho bisogno di un'alunna"
"Ma certo faccia pure"
"Ecco avrei bisogno della signorina Laurent"
Natasha mi stringe il polso
Mi alzo in piedi decisa
"Certo , eccomi qua"
"Venga con me signorina"
Dice con estrema serietà
Saliamo in presidenza
Si siede di fronte a me ma non riesco ad essere agitata, davanti a queste cose proprio no
I suoi occhi fissano i miei con sguardi di sfida
"Signorina , ascolti io non sono qui per minacciarla ma le sue parole ieri per me hanno avuto un certo peso, e non intendo lasciar passare una cosa così, per cui se non vuole rischiare la bocciatura o l'espulsione , le conviene ritirare le sue accuse verso la sottoscritta"
"Io non avrei mai accusato lei di furto a noi studenti se lei si fosse preoccupata quanto me della scomparsa di tutti quei soldi .. eppure guardi lei è qua serena , tranquilla , e non sta facendo nulla, mi dispiace , non ritirerò le mie accuse , io voglio giustizia qua , e ricordi che questo può costarle una denuncia"
Lei sbianca d'improvviso
E so anche perché .. lei alle spalle ha delle altre denunce per altre azioni che ha compiuto in giovane età , e anche negli ultimi anni da parte del corpo docente
Un'altra denuncia potrebbe toglierle il lavoro da questa scuola per sempre
"Posso andare ?"
"E-ehm.. si vada, vada pure.."
"Grazie e buona giornata signorina Trini"
La bidella mi vede scendere dalla presidenza
"Linda.. stai  attenta a quello che fai"
Mi guarda preoccupata
"Sempre Maria, promesso"
Vado in classe e Natasha mi chiede subito che è successo
Le spiego quello che è successo e lei comincia a innervosirsi
"Giuro che se ti fai buttare fuori le prendi che te le ricordi per sempre"
"Nati , non ce ne sarà bisogno"
"Me lo auguro.."
"Dai stai tranquilla davvero.."
Intanto accendo internet
Mi arrivano qualcosa come 4 messaggi
<Ric🐻>
>Ehi come sta andando lezione ? (9.03)
>oggi noi abbiamo le ore libere per finire di preparare le tesine (9.10)
>sono stra stanco non so te (9.10)
> linda, comunque hai un profumo buonissimo... (11.28)
Natasha mi vola addosso
"Oooohh ti ha scritto qualcosa Riccardo ?"
Ora che ha finito la frase siamo già per terra
"Che paccaaaa"
"Aiuto scusami Linda!"
"L'ho sempre detto che sei poco normale Nati, cazzo mi prendi per un albatross? Mica volo"
"Ma si che voli , sei ovunque tu"
Ci mettiamo la ridere come se non riuscissimo a smettere
Non ho mai avuto un'amicizia così
O forse non è semplice amicizia
Forse si , forse no
Non capisco
Mi metto seria d'improvviso
"Linda tutto okay?"
Mi chiede confusa
"Eh? Sisi tranquilla tutto okay"
Le dico accennando un sorriso mentre mi rialzo
È amicizia questa
Non devo crearmi pensieri
Io non mi creo pensieri inutili
Non fanno per me
Mente libera grazie
...
Sono le 13.00 e finalmente anche questa giornata di scuola è finita
Becco la mia prof di italiano mentre si fuma la sua solita sigaretta
Mi prende un attimo da parte
"Linda , tutto bene ?"
Distolgo lo sguardo
"Certo prof. , sto sempre benissimo io lo sa bene"
"Sono contenta di sentirmi dire questo da parte tua però sono seria , è tutto okay?"
"Sisi, non si preoccupi"
Tira dalla sigaretta
"Volevo dirti che sono veramente Contenta dei traguardi che stai raggiungendo , mi aspetto grandi cose da te piccola, inoltre devo farti i complimenti per i tuoi lavori scritti , sono veramente coinvolgenti"
"La ringrazio un sacco prof. , non la deluderò , gliel'ho promesso già da tempo"
Mi sorride
"Sarà meglio signorina, ora torno in aula che ho ancora tutto il pomeriggio da passare qui"
"Buona fortuna allora prof ahah"
Saluto Natasha e mi incammino verso la macchina di Riccardo
Apro la portiera
"Ehi piccola , come è andata la giornata?"
"Tutto bene grazie, a te con le tesine ?"
"Bene bene, siamo quasi alla fine , non vedo l'ora di terminare"
"Sono contenta , così finalmente sarai completamente libero"
Mi guarda di Sbieco
"sentitela , mi vuole tutto per se"
Arrossisco di colpo
"Ma che dici, l'ho detto solo per te, non ti montare la testa"
Dico con tono freddo
Nulla, lui continua a sorridermi
"Ascolta una di queste sere se vuoi puoi passare da me per cena"
Dico ancora seccata
"Volentieri Linda, anche stasera se vuoi"
"Stasera preferirei di no devo pulire la casa"
"Certo tranquilla" dice quasi dispiaciuto
Sono arrivata davanti casa
"Oggi lavo i vestiti e te li porto appena mi libero va bene ?"
"Ma tranquilla puoi tenerli quanto vuoi, ah si , tieni anche la borsa"
E mi allunga la scatola che era rimasta a casa
"Oddio si hai ragione, Riccardo ... grazie ancora di tutto , ci vediamo"
"Certo, ciao ciao bella lavanderina"
Gira la macchina e torna verso casa
Io apro la porta , butto a terra lo zaino e porto in camera la borsa
Mi spoglio, in casa c'è troppo caldo per stare in maglioncino così tengo solo il reggiseno e jeans ..
Nel mentre mi preparo qualcosa da mangiare e da bere
Riccardo entra nuovamente
"Linda ti sei diment.."
ha in mano il mio telefono
Cala il silenzio
Restiamo qualche secondo a guardarci
"Ma aspettare un attimo che mi metta qualcosa addosso no ?! Sempre di fretta stai , sei uno stupido davvero"
Lui cala lo sguardo a terra
Mi allunga il telefono 
"Ma che ne so che te ne stai nuda per casa , sei te la stupida qua mica io"
"E io che speravo non controbattessi"
"Io ? Sei te quella che apre sempre bocca su tutto"
"E quindi ?"
"E quindi nulla sei stupida"
"Ah io ? E perché tu cosa sei lo splendido di turno ?"
"Non dico questo"
"E allora stai zitto altrimenti ti spieghi !"
"Ma cosa ti devo spiegare?!"
Mi avvicino a lui
E lui fa la stessa cosa
Fronte contro fronte
Cala il silenzio
"Sei consapevole di quello che sta per succedere vero ?"
"Si."
"Giurami che questo non comprometterà mai nulla tra di noi"
"Te lo giuro."
D'improvviso
Un bacio
Due
Tre
Lascio che la coperta mi cada da dosso
Mi prende in braccio e saliamo le scale
Finiamo in camera mia
Mi lascia cadere sul letto
Lui inizia a spogliarsi
I vestiti cadono a terra
Le sue mani mi stringono le spalle
Scendono lungo la schiena
Come se volesse arrivare alle ossa
Si avvicina a me
Ancora di più
"Non sparire più Linda.. te ne prego, sto male senza di te.. volevo sapessi tutto questo ma la nostra amicizia, il nostro legame.. avevo paura si compromettesse tutto, ma oramai sono qua, e si Linda mi sei mancata, e mai ti ho dimenticata"
Una lacrima cade sul mio viso
Riccardo sta piangendo
mi stringe forte, la sua testa tra la spalla e il collo..
singhiozza
Non so spiegare tutto questo
Eravamo come fratelli, ci conosciamo da sempre, quando i miei erano via per lavoro, io stavo con lui e la sua famiglia
poi non ricordo cosa successe
ci perdemmo così, un po' per la scuola , lo sport
Lui inizió un percorso completamente diverso dal mio, viaggiò molto all'estero...
Lo abbraccio forte
"Riccardo, mi sei mancato anche tu"
siamo rimasti a letto abbracciati così
senza dire nulla di più
lo coccolo tra i capelli
la sua mano mi accarezza il viso
mi bacia al centro del petto
mi sorride
"ora devo tornare a casa.."
mi dice spostando lo sguardo
si veste , lo seguo giù dalle scale
si mette la giacca e mi saluta
mi bacia timidamente
"quando sei a casa scrivimi" gli dico
mi sorride "certo mora"
chiude la porta
mi siedo sul braccio del divano
fissò il vuoto per un po'
chissà ..
decido di non pensare e mi preparo la cena
nel mentre Riccardo arriva a casa
ma mi arriva anche un altro messaggio
è Jasmine.. una ragazza con cui chiusi i rapporti qualche tempo fa
~Jasmine
"Linda, volevo parlare con te, possiamo vederci da te?"
"sono sotto casa"
non capisco cosa voglia
esco e la vedo
mi avvicino al cancello
"cosa ci fai qua.."
"sono qua per chiederti scusa"
"spiegami cosa me ne faccio delle tue scuse ora"
"lo so, non te ne fai nulla, ma io sono qua lo stesso, lasciami spiegare"
"no Jas, vattene, non sei più niente per me"
la guardo dritta negli occhi
e lei se ne va senza dire nulla
Chiudo la porta di casa
giro lo sguardo e guardo spontaneamente il mobile di fronte a me, sopra ci sono delle foto di famiglia
mi alzo e prendo tra le mani una cornice
sospiro
decido di scrivere un messaggio
~Mamma
"ciao mamma, torna presto a casa.. mi manchi"
...
Riccardo mi ha chiamata per sapere come stavo
ci sentiamo per poco
domani devo alzarmi presto
vado su
rileggo i messaggi di Jasmine
Jas era quell'amica di una vita, le nostre mamme hanno partorito insieme, lo stesso giorno
occhi verdi e pelle color caffè.. una bellezza cubana di quelle che ti fan dire proprio "wow" 
siamo cresciute con gli stessi cartoni, la stessa merenda, ci scambiavamo i vestiti già a 5 anni
stesso asilo , stesse scuole elementari, stesse medie e stessi sport
non c'era giorno in cui io non la pensassi come una sorella
poi..crescemmo
lei per un periodo frequentó persone un po' ai margini della società
e cominció a bere, fumare fino ad abusarne
Una di quelle sere eravamo nello stesso locale, ma nessuna delle due lo sapeva
stavo ballando con altre amiche, ad una certa mi accorgo che sul cubo c'era proprio Jas..
era ubriaca, ma non l'avevo mai vista così, nonostante non ci si vedeva da un po' ormai mi è venuto spontaneo cercare di "salvarla" da quella situazione
lei appena mi vide inizió a piangere, ad abbracciarmi
a chiedermi scusa per tutto quello che era diventata...
rimasi con lei fuori dal locale 
si riprese piano piano, la portai a casa
passai la notte da lei per controllare che migliorasse in tutto e per tutto
in quel periodo i suoi erano a cuba
mentre dormiva faccio per prendere un bicchiere, lo riempio d'acqua e mi siedo nuovamente accanto a Jas
"scusami.. Linda"
"non devi chiedere scusa a me, lo sai da sola"
"hai ragione, mi sto rovinando"
quando si addormentò io tornai a casa, da lì a poco cambiai numero di telefono e nessuna delle due riuscì ad avere il numero dell'altra, anche perché io non la volli più cercare
ed eccoci qua 
con tutto questo casino..
Penso di essermi trascinata dietro troppe cose, il brutto vizio di non parlare come se risolvesse le cose
Ragionando a distanza di tempo penso che il mio orgoglio mi abbia sempre allontanata da tutti, ma non riesco ancora a vederlo come un grosso problema per certi aspetti, o forse è solo qualcosa di spontaneo per me, d'altronde nessuno si è mai preoccupato di ferire me...
ripensando a tutte le discussioni con  Jas, io ho sempre usato solo parole pesanti contro di lei, forse avrei dovuto sedermi accanto a lei e darle un abbraccio in più o aiutarla in un qualsiasi altro modo
Mi guardo allo specchio
ammetto a me stessa la verità
sono sempre scappata
non per il gusto di evitare
ma perché evidentemente mi sono sempre mancate le parole giuste
ma d'altronde, serve che io pensi a me
squilla il telefono
è la Nati
~ Nati
Linda
Posso passare da te un attimo?

Certo Nati
Passa pure

Spengo il telefono
un pensiero mi frulla per la testa
intanto lei arriva
"Eccomii" mi dice abbracciandomi
"come stai Linda"
"bene bene e te ?"
"bene, sono venuta qua per due chiacchiere, ti va ?"
"ehm, certo"
ci sediamo sul divano e parliamo della scuola
un po' del più e del meno
Non riesco a non pensare alla scorsa estate
...
stasera natasha è diversa
apre insta
stasera c'è una festa in discoteca fuori torino
"ti va di andarci ? ci prepariamo e andiamo"
mi dice sorridente
mi esce spontaneo dirle di sì
allora decidiamo di vestirci a tema , il divoletto e l'angelo
"Linda te sei brava puoi truccarmi e farmi i capelli te ?"
la trucco in modo leggero , un po' di blush rosa e illuminante su zigomi, nasino e un gloss nude sulle labbra
mascara e una riga di eye-liner molto piccola
matita bianca nella palpebra inferiore e un ombretto nude con dei brillantini verso l'interno dell'occhio
le sopracciglia le spazzolo con un po' di matita e gel
Poi le piastro i capelli ai lati le raccolgo due ciocche che fermo ogni 3 cm con un elastico e tiro la parte di capelli contenuta verso l'esterno così per tutte le volte che gli ho legati
Le do un tubino mio bianco di bottega veneta , con una pochette argentata con venature che ricordano la corteccia di un albero , e scarpette argento abbinate sempre di bottega veneta
un paio di orecchini che abbracciano l'orecchio ricordando le ali di un angelo e una collana di piccoli diamanti tondi
Passo a me , decido di farmi uno smoky eye nero , matita nera e eye liner , rossetto rosso dior e delineo gli zigomi con terra e illuminante
uso la piastra per farmi i capelli mossi
indosso un abito nero aderente che dietro porta una scollatura profonda fino in fondo alla schiena
Era un abito della mia mamma, di versace
e decido di indossare dei tacchi neri laccati di loboutin , orecchìni con rubini rossi e collana con lo stesso motivo
borsa nera balenciaga
indossiamo io le corna da diavolo e lei l'aureola da angelo
Chiudo casa e Natasha chiama il tassista
dopo poco arriva
...
Siamo fuori Torino
arriviamo in questo locale aperto da poco
ci fanno entrare subito senza problemi
ma rimango un po' perplessa dall occhiata di un uomo
penso si tratti del capo
faccio finta di nulla e prendiamo qualcosa 
mentre balliamo Nati si allontana per prendere ancora da bere
la musica si alza, le luci psichedeliche fanno girare la testa
Natasha non torna
la vado a cercare
inizio ad agitarmi
scorgo l'uomo in mezzo alla gente che mi fissa
cerco di allontanarmi
trovo nati in fila per il bere
"Nati meno male sei qua"
lei non capisce
"ovvio che sono qua, non scappo mica"
mi dice sorridendo, ormai brilla
dopo un po' la fermo
"Non pensi sia il caso di fermarci di bere?"
Lei mi fa cenno di no
mi prende per mano
mi tira verso di se
"balliamo Linda, balla con me"
chissà forse sono io che mi faccio troppi problemi
ma riflettendoci
no no. si è mai troppo prudenti
prendo Natasha e la porto fuori
chiamo il taxi e torniamo a casa
sembra si sia ripresa un po' e per fortuna ha retto la macchina
mi strucco e mi cambio
ho aiutato Nati e fare la stessa cosa
piano piano torna in se
e dopo un po' mi fa delle domande strane
"te, cosa pensi dell'amore, pensi di averlo mai provato?"
mi dice con una voce intontita di chi sta superando una sbronza
"ehm, forse, credo si tratti di qualcosa di molto bello"
mi sorride e si porta la mano alla fronte
"cazzo.. devi sempre essere così vaga quando parli.. sembra che tu non voglia far sapere cosa pensi davvero"
non so cosa risponderle
come se sotto sotto ammettessi tutto
"la tua vita la proteggi come se qualcuno potesse effettivamente prenderla e romperla, schivi i discorsi.."
continua e io non so cosa dire
"mi chiedo se te abbia mai pianto.. riesci a farmi credere che te abbia davvero così tanta forza per non piangere.. è così Linda ?"
stringo i pugni
abbasso lo sguardo a terra
"è più facile quando sorridi, pensano vada tutto bene, così non ti chiedono nulla per convenienza, giusto per dirti qualcosa. Nati, io potrò anche sorridere alla gente e continuare con il mio personaggio, ma i miei occhi, dimmi, chi mai li ha notati..."
Lei si zittisce
si avvicina e mi prende la mano lo
me la stringe
guardandomi dritta negli occhi
"hai ragione, le persone non notano, passano, sostano e poi partono di nuovo. Non ti do torto. Ma sappi che ora hai persone accanto, devi solo fidarti di loro.."

Natasha Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora