La sveglia preannuncia un risveglio a dir poco pessimo
Ma la suoneria del cellulare è la canzone preferita di Marco
E non so se sorridere o piangere
Ricomincia la routine scolastica
Mi alzo e vado a vestirmi
Jeans strappati sulle ginocchia
Maglioncino a costine grigio che è praticamente il doppio di me
Nike Classic Cortez con logo rosso
Parka imbottito
Sciarpa
Zaino
E...
cazzo !
Devo truccarmi
E i cappelli !
Mi tolgo la giaccia e corro su a truccarmi e sistemarmi i capelli
Sono in mega ritardo
Aiuto
Scendo le scale dalla ringhiera
Mi rimetto la giacca
Lo zaino
La sciarpa è troppo ingombrante , la lascio sulla sedia
Corro
Passo davanti all'ospedale
Rallento
Vorrei entrare
Ma non sarebbe comunque orario di visite
Andrò questo pomeriggio come prestabilito
Arrivo davanti alla scuola
Vedo tutti i miei amici
Alice e Paola
E per la prima volta vedo quella ragazza con gli anelli alle mani
Inclino la testa verso sinistra
"Che ci fa qui ? Non l'avevo mai vista venire qui "
Salgo le scale
Entro in classe
"Natashaaa"
Mi vengono tutti a salutare e ad abbracciare
Parliamo un po' e accade ciò che temevo
"Marco dov'è ?!"
"E-eh-hhmm-m M-Marc-Marco .."
Suona la campanella
Torniamo ai nostri posti
"Per un pelo cazzo"
Penso sospirando
...
Dopo le cinque ore impegnate tra storia , matematica , inglese e tecnica , la campanella suona e si torna a casa
Scendo le scalinate
E mi dirigo verso casa
~Linda
Natasha oggi è più strana del solito
Quando Nicolas le ha chiesto dove fosse Marco , si agitò fortemente
La vedo che corre a casa
"Ragazzi"
Mi guardano
"C'è qualcosa che non va ... "
"Già hai ragione , c'è qualcosa di strano" conferma Daniela
"Credete che sia opportuno andare in fondo a questa storia ?"
Chiede dubbioso Mattia
"No , aspettiamo Natasha . Dobbiamo darle fiducia "
"Sono d'accordo " dice Marta appoggiandomi una mano sulla spalla
~Natasha
Strano .
Non ho visto la ragazza degli anelli uscire
Eppure sono certa del contrario
Era lei questa mattina
Non ho dubbi
O quasi .
Non ho fame
Non voglio tornare a casa
Almeno non adesso
Vado al bosco
Non l'ho mai visto così pieno di neve
...
I rami sono pieni di stalattiti trasparenti
La stradina sterrata è bianca e si vede il passaggio degli animali
Sento qualcosa che si muove
Mi giro
È quella volpe ...
"Ti aspetta una prova molto dura Natasha ..."
E scappa via
Non ho nemmeno il tempo di chiedere o almeno , cercare di capire di cosa si tratti
Che si tratti di Marco ?!
No dai , si tratterà di qualcos'altro ...
Cerco di illudermi
Ormai sono le 15.00
Corro in ospedale
Ma prima mi fermo da mia zia
Ieri mi aveva avvisato che aveva fatto una crostata e voglio portarla alla madre di Marco
Non avrà mangiato molto
...
Arrivo in ospedale
L'ascensore è occupato
Mi faccio 5 rampe di scale di corsa
L'unico pensiero è Marco
Sua madre è dentro alla stanza e c'è anche suo padre
~Alessandro
Sento qualcuno che corre
Un rumore di tessuto e metallo rimbomba
Sembra uno zaino
È Natasha
Si ferma sulla porta senza vederci per prendere fiato
Apre gli occhi
Ci vede
Si ferma qualche secondo
Fa un passo indietro
E corre di nuovo via
~Natasha
No
Non posso restare
"Natasha fermati !"
Sento la voce della donna che grida il mio nome
Qualcuno mi sta rincorrendo
È il padre di Marco
"Fermati Natasha !"
Io non rispondo
Il cuore mi esplode
Ormai le scale sono finite
Corro fuori dall'edificio
Ma l'uomo di afferra stringendomi
"Mi lasci !"
"Natasha noi non ce l'abbiamo con te ! Smettila di comportarti da ragazzina immatura !"
Sembra di sentire Marco
Smetto di colpo di agitarmi
Le lacrime scorrono giù dal mio viso
Fisso il vuoto
"Io non merito nulla , è colpa mia se Marco è in coma . È soltanto colpa mia !"
"Smettila , siete stati entrambi imprudenti , non devi sentirti responsabile "
Dice prendendomi per la spalla
"Su vieni con me , ora . Marco ha bisogno di te più di quanto abbia bisogno di noi "
"Come può aver bisogno di colei che ha messo in pericolo la sua vita !"
"Me lo ha detto lui "
"Quando ?!!"
"Alla cena di Natale , quando tu non eri stata bene . Mi raccontò molto di te e mi disse una cosa molto bella che purtroppo non posso svelarti perché glielo giurai , Ma ora vieni "
Torno dentro
Entro nella stanza
"Ho questa per voi ..."
Dico loro offrendo la crostata di lamponi appena fatta
"Ma non dovevi tesoro !"
Non rispondo
Mi giro verso Marco
Senza togliergli lo sguardo di dosso mi avvicino a lui
Alla sua mano
Mi siedo
"Vi lasciamo soli "
Mi dice il padre
Ed escono chiudendo la porta
Prendo fuori dallo zaino una nostra foto assieme e la poso sul comodino affianco a lui
Comincio a parlargli della giornata a scuola
E ciò che ho fatto la notte
...
Ormai sono le 16.30
"Signorina , l'orario visite è terminato , mi dispiace "
Dice un'infermiera riccia con pelle olivastra
Appoggio la fronte sulla sua mano
"Verrò a trovarti ogni giorno , ti prego svegliati presto Marco ... "
esco dalla stanza
Scendo di nuovo le scale
Fuori dall'edificio ci sono i genitori di Marco
"Vieni nati !"
Urla la madre di Marco
"No , grazie ma vado a piedi ...."
"Sicura ? C'è molto freddo questa sera"
"Tranquilli , tornate pure a casa , torno più tardi io"
Il padre sospira storcendo il naso
"Va bene Natasha , ma mi raccomando eh !"
Scuoto la testa e mi incammino
Sto andando al campo di calcio
Devo sfogarmi con qualcosa ...
O con qualcuno , se ci fosse ...
...
Entro nel campo
Appoggio lo zaino a bordo campo
C'è un pallone
Mi metto le mani in tasca
Comincio a palleggiare
Prima con il piede destro
Poi con quello sinistro
L'adrenalina mi prende tutta in una volta
Tiro il pallone in aria
Salto e tiro di rovesciata
La palla va in rete
Io sbatto la schiena a terra
La gamba la segue
Rimango immobile
La palla rimbalza per un po'
Poi di ferma
Il cielo ormai è buio
I fari si accendono
Mi sembra di tornare all'ultima partita di Marco
Lui qui
E io sui palti
A guardarlo giocare
Mi rialzo
Mi asciugo il viso
Sento degli applausi
Provengono dai palti
Mi guardo intorno
È Nicolas
"Sei davvero brava a giocare a calcio"
"... grazie"
"Ma non sono venuto qui per questo "
Alzo lo sguardo
"Oggi a scuola non mi hai risposto... allora ? Che ha fatto Marco ?"
Faccio un passo indietro
"M-Marco..."
"Non avere paura Natasha "
"Ieri ... ieri Marco è stato investito da un tir , ora è in ospedale . In coma "
"Ma.."
"È stata tutta colpa mia"
"Ma come ha fatto ?! Perché sarebbe colpa tua ?!"
"P-perché dovevo scoprire una cosa ... quando l'ho scoperta sono scappata è lui mi ha insegu.."
Sento di nuovo quello stridio di freni
Mi tappo le orecchie
"Ehi calmati !"
"Non è colpa tua , è stato il tir che non l'ha visto "
"Se io non fossi scappata..."
Le lacrime sfiorano il mio viso
Cado atterra sulle ginocchia
Lui si china
"Natasha , non devi sentirti in colpa . Devi ringraziare il cielo che sia vivo "
"Ma ho una brutta sensazione Nico ! Non capisco cosa sia ma non sento che finirà tutto bene ..."
Mi avvolge la testa tra le sue braccia vestite di giacca napapijri nera .
Nicolas ha sempre avuto un modo di fare fa duro , anche esteticamente, con quel piercing nero sul labbro e sul sopracciglio.
Un ciuffo sempre scompigliato tatticamente sul biondo mogano
E gli occhi scuri
Ma non pensavo potesse essere così comprensivo
"Ora calmati , sappi che Marco ci tiene molto a te , non l'ho mai visto legato così tanto ad una ragazza . Sappi che se si comporta così è perché per te prova qualcosa ... e non ti abbandonerebbe mai , nonostante la sua salute cagionevole"
Mi molla
Mi asciuga le lacrime
"Non se ne andrà Natasha , credimi , Marco è forte "
"Io... io lo spero tanto "
Guarda l'orario sul cellulare
"È tardi , dai vieni , ti accompagno a casa non voglio che giri sola "
Lo seguo
...
"Eccoci , ci vediamo domani Natasha ,mangia e riposati "
"Va bene "
Sorride verso il basso
Si gira e alza il mano destra in segno di saluto
Entro in casa
"Eccomi ..."
"Oh cara meno male , è pronta la cena !"
Sistemo giacca e zaino
mi siedo a tavola
Lo ammetto
Ho fame , molta fame
Ma pensare a Marco mi fa l'effetto che il Ramadan è nulla a confronto
"Buonanotte signori "
"Buonanotte cara " dice la madre
"Buonanotte Natasha " dice il padre
Salgo le scale
Mi faccio la doccia
Indosso sempre il suo asciugamano blu
Mi cambio
E vado a dormire
Certo
Per modo di dire
"Chissà cosa nasconde in quel diario ... chissà se parlerà di me ..."
Penso tormentata
"Dai , devo dormire"
Mi ripeto
Ma poi mi sale un pensiero , l'ennesimo
"Cosa ci faceva Nicolas lì al campo ?"
In quello suo abbraccio...
No non era un abbraccio dei soliti
Non lo so
Nicolas in fondo è così
Anche se non lo da da vedere
...
È passata la mezzanotte
Ancora non riesco a dormire
Cazzo
Mi giro
Mi rigiro
E mi giro ancora
Niente da fare
Manca qualcosa
Qualcuno *
"Chissà cosa prova Marco in questo momento "
"Non si merita tutto questo ... e io sono una cazzo di bambina irresponsabile "
Natasha dormi
Dormi cazzo
Smettila
Il telefono squilla
Ma chi è che mi scrive ora ?!
Sulla schermata di blocco compare un nome
Nicolas
"So che sei sveglia , ma devi riposarti Natasha , capiscilo . Marco non vorrebbe che tu restassi sveglia così a lungo ."
Che dolce
È stato davvero gentile
Gli rispondo
"Ci proverò "
E spengo tutto
"Forse se dormo lo incontro nei sogni ..."
Nah
Queste cose non esistono
Non sono mai esistite
Dormi Natasha
Dormi cazzo
Niente
Non ce la faccio
Scendo
Mi faccio un tè
Marco mi aveva comprato quello alla pesca ...
Il mio preferito
Scaldo l'acqua
Metto dentro due bustine
Zucchero e limone
Torno su e lo bevo
Minnie sale sul letto
Fa le fusa
Sembra russi
Dicono che le fusa dei gatti rilassino
E che assorbono le energie negative
Non ci ho mai creduto molto
Ma mi sento meglio ad accarezzarla
Sarà perché è la mia micia d'infanzia
Le bacio il musino e le zampine
"Notte minnie "
E chiudo gli occhi
"Marco ..."
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Natasha
RomanceCapelli mori, occhi scuri, l'adolescenza pesa sul suo viso, ma la sua vita svolta completamente davanti le porte del nuovo liceo