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"Questo vestito è troppo aderente per i miei gusti, mi sa che oggi dovrò uccidere un po' di persone"

"Perchè?" Dico con voce bassissima e mi sorprende che mi abbia sentito.

"Perchè solo io posso vederti così piccola Bella" dice avvicinandosi alle mie labbra e cerco di allontanarmi dalla sua presa sul mio corpo. Le sue labbra improvvisamente combaciano con le mie in un bacio dolce. Io non mi muovo, sono troppo sconvolta, c'è prima per poco non mi uccideva e adesso è gentile. Si allontana e si lecca le labbra.

"Ciliegia" dice ed arrossisco.

"Da oggi verrai conosciuta come futura sposa dello Zar, parla soltanto quando ti interpello io e non provare a fare una delle tue solite scenate. Davanti a tutti mi chiamerai signor Volkov o Zar. Quando le persone si avvicinano dovrai dire soltanto "buonasera" e poi basta. Dovrei tenere la testa bassa e per nessun motivo mancarmi di rispetto in qualche modo. Tutto chiaro?"

"Si"

"Si cosa?"

"Si signor Volkov" dico ad un centimetro dal suo viso e finalmente lascia la presa sul mio corpo.

"Mettiti le scarpe, ti aspetto sotto. Muoviti" dice freddo e mi siedo sul letto. Indosso con un po' di difficoltà le scarpe e scendo. Improvvisamente tutti si zittiscono e i loro sguardi sono tutti fissi su di me, come dal volermi studiare. Percorro la lunga scalinata e alla fine c'è Ares che mi cede il suo braccio, al quale metto la mia mano intorno. La serata è molto noiosa, tra occhiate dalle ragazze e mogli dei boss e sguardi perversi dei loro mariti sul mio corpo.

"Привет, царь, я рад быть здесь сегодня вечером. (Salve Zar è un piacere essere qui stasera)"

"привет мистер Росси,миссис Росси

salve signor Rossi, signora Rossi)

"она должна быть его будущей женой (lei deve essere la sua futura moglie)"

"правильно, рад представить Изабеллу Волкову, будущая королева русской мафии (esatto, ho il piacere di presentarvi Isabella Volkov, futura regina della mafia russa)"

"Добрый вечер (buonasera)" dico sembrano di sembrare il più sicura possibile.

"Sei italiana vero? Si capisce dall'accento" dice il tizio davanti a me e guardo Ares che mi fa segno di rispondere.

"Si, della Sicilia"

"Io sono Alessandro Rossi, boss della mafia Italiana mentre lei è Giada"

"È un piacere"

"Il piacere è nostro tesoro" dice la moglie e sorrido. Le persone continuando a presentarsi e la noia si fa sentire. Volkov parla di affari tutto il tempo, credo parli di quello dato che il russo non lo capisco per niente, sembra arabo per me. Mi allontano e mi metto sul balcone e guardo il cielo e tutto il paesaggio. Sono spensierata finché non sento una voce.

"Lascia stare tutte quelle ragazze, sono solo invidiose perchè ora appartiene a te lo Zar, anche se non sarà mai solo tuo"

"Che intendi?"

Crudele destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora