"Papà"
"Amore mio, fai attentamente ciò che dico. Preleva il corpo di Ksivirs e metti causa del decesso infarto. Ti prego fai ciò che dicono o ci uccideranno...ti prego amore mio, non vogliamo morire"
Il video è al fine. Prendo un respiro profondo e copio il video nella mia chiavetta e riposo tutto al loro posto. Esco dalla stanza e mi dirigo verso la cella frigorifera. Apro e tra tutti i cadaveri coperti da teli trovo finalmente il suo nome e apro la cella. Guardo tutto il corpo e non trovo alcun segno di violenza o di maltrattamenti, niente che spieghi come sia potuto morire apparte...
L'arsenico
È un minerale grigio da cui si ricava una polvere biancastra comunemente sciolta nell’acqua. Era molto diffuso nel Rinascimento, tanto da essere chiamata la “polvere degli eredi”.
Nell’avvelenamento per ingestione i sintomi insorgono nel giro di poche ore, con gastroenteriti violente, vomito, diarrea, sapore di aglio in bocca, disidratazione, vertigini e collasso. La morte sopravviene in 12-20 ore, per paralisi cardiaca o respiratoria.
Nessuno riesce ad invidiarlo, è come un parassita che si nutre dell'essere umano senza lasciare tracce. Invio tutte le informazioni al boss e quando sto per uscire dalla cella frigorifera l'auricolare si riattiva e una voce nervosa si fa stazione nelle mie orecchie.
"Klein nasconditi subito...i giapponesi sono li" dice freddo e sbrigativo e cerco un posto dove nascondermi ma non ne trovo. Vedo una piccola pressione sulla maniglia e la porta si apre...
*Cristopher James (membro mafia giapponese)
Io e altri membri della mafia giapponese entriamo nell'obitorio dove custodiscono il cadavere di Ksiviers. Appena arriviamo alla cella frigorifera apriamo la porta e il freddo e l'odore di morto iniziano a farsi sentire.
"Cercate il suo cadavere" dico freddo e controllo la stanza facendo attenzione ai dettagli.
"Chiamate la guardia subito" dico freddo e un uomo entra portando la guardia con lui.
"Chi è venuto prima di noi?"
"N-nessuno signore...l-la prego ho dei figli"
"Riformulo la domanda...chi è venuto qui?"
"S-solo il dottore che si occupa di tutto questo"
"Nick Slover?"
"S-si"
"Perfetto, era quello che volevo sapere" dico freddo e faccio segno a Cortes di portare via la guardia e ucciderla.
"Abbiamo trovato il cadavere"
"Perfetto...bruciatelo" dico freddo e un uomo da fuoco al cadavere.
"Prendete le ceneri e buttatele dove volete voi" dico e insieme agli altri andiamo via dell'obitorio, non prima di aver dato un'altra occhiata.
*Klein
"Chi è venuto prima di noi?"
"N-nessuno signore...l-la prego ho dei figli"
"Riformulo la domanda...chi è venuto qui?"
"S-solo il dottore che si occupa di tutto questo"
"Nick Slover?"
"S-si"
"Perfetto, era quello che volevo sapere"
Trattengo un respiro e cerco di star fermo e di tenere fermo il cadavere che ho addosso coperto dal telo blu. Ma partiamo dall'inizio e di come sono finito in questa strana situazione. Appena ho sentito la maniglia aprirsi sono entrato in una cella frigorifera e mi sono messo il cadavere di un tizio addosso...beh, si fa di tutto pur di rimanere vivi."Over, l'uscita è libera?"
"Si puoi procedere" dice ed esco all'obitorio controllando che non ci sia nessuno ad aspettarmi. Arrivo alla macchina e mi dirigo a casa Volkov.
*Bella
"Mi hai fatto chiamare?" Dico ad Ares entrando nel suo ufficio.
"Vieni con me" dice freddo stringendomi la mano e portandomi verso una meta sconosciuta.
"Dove stiamo andando?" Dico un po' titubante ma non ricevo risposta. Entriamo nella cantina e apre la porta. Dentro la stanza ci sono 3 uomini e una donna legata e imbavagliata. Posso notare tutte le sue ferite, i suoi ematomi, la sua pelle smembrata ma è ancora viva...sento il suo respiro pensante.
Retrocedo subito ma vengo fermata dal braccio di Ares. Inizio ad avere veramente paura e inzia a tremare ogni cellula del mio corpo.
"Potete andare" dice Ares agli uomini davanti a noi e lasciano subito la stanza.
"Cosa ci faccio qui?"
"Lei è Ashley, una domestica che aveva intenzione di ucciderti perchè sarai mia moglie. Sai cosa facciamo a chi si mette contro di noi" dice Ares mettendosi dietro di me e dandomi la pistola in mano.
"A-ares io non v-voglio farlo, t-ti prego" dico con calde lacrime che scendono dai miei occhi. Ares mi sposta i capelli e lascia scoperto il mio collo. Si avvicina ad esso e dopo aver annusato il mio profumo si avvicina al mio orecchio.
"Perchè proprio io?"
"Tu sarai mia moglie e come tale devi fare ciò che ti ordino"
"No ti prego"
"Fallo"
"Non voglio, ho paura ti prego non voglio farlo, non voglio ucciderla" dico tra le lacrime.
"FALLO ISABELLA, FALLO" dice freddo ad un passo dal mio orecchio. Mi prende la mano con forza e toglie la sicura nella pistola.
"Premi il grilletto, ha cercato di ucciderti e l'avrebbe fatto senza pensarci" dice freddo.
"No non voglio, io non sono un'assassina"
"FALLO RAGAZZINA"
"N-no no voglio"
"Ho detto fallo" dice urlando stringendomi ancora di più al suo corpo provocandomi dolore.
"FALLO CAZZO" urla e istintivamente premo il grilletto che colpisce in fronte Ashey. Continuo a tremare violentemente mentre le lacrime continuano a scendere come un mae in tempesta. Comincio a respirare velocemente e in modo affannoso. Comincia a girarmi la testa e sento un forte peso al cuore.
"Che ti prende ora?" Dice Aes venendo vedo di me e scossa da un senso di mancamento esco dalla cantina correndo e continuano a correre fuori dalla casa. L'aria intorno a me sembra tenebrosa, tutto buio se non per delle luci e la pioggia che si mischia alle mie lacrime. Continuo a correre finché non sento una forte presa sul braccio e sbatto fortemente contro un corpo.
"Adesso calmati, non fare scenate"
"Lasciami" dico cercando di staccarmi dalla sua presa.
"Lasciami cazzo, io non voglio tutto questo, non voglio vivere nel lusso,non voglio sposarmi con uno sconosciuto, non voglio uccidere, non voglio far parte di questo mondo e soprattutto non voglio sposarmi con TE, IO TI ODIO, TI ODIO CON TUTTO IL MIO CUORE, VORREI NON AVERTI MAI INCONTRATO, PEFERISCO MORIRE, IO NON CE LA FACCIO QUI, NON RIESCO PIÙ A SOPPORTARE TUTTO CIÒ"
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Crudele destino
RomanceIn un piccolo paesino della Sicilia una madre racconta alla figlia una favola della buonanotte: la favola delle anime gemelle. Due anime unite da un filo e quando si troveranno a vicenda quel filo scomparirà e saranno unite da un amore profondo. Tal...