Crudele destino

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Artemis, Jack e Kaiser presero insime a tre ragazze i cui passaporti falsi furono:

●Astrid Mire, una ragazza solare e dalle mille fantasie. Adora leggere romanzi di avventura e storie d'amore. Capelli neri come petrolio e occhi castani chiari. Nata il 27 settembre del 1998 a Treviso, una città poco conosciuta situata in Veneto, in alto Italia. Adora giocare a scacchi ed ha una mente brillante ma per sua sfortuna porta gli occhi, che a suo parere non le donano.

●Katherine Fargo, una ragazza molto solitaria. La sua vita è monotona, da scuola a casa e ha pochissimi amici, per non dire nessuno. Adora stare sola, meglio stare che con altre persone che la prendono in giro per i capelli, per il fisico un po' in carne e per la sua r moscia. Capelli rossi, lentiggini e occhi castani, tendenti al verde. Non ama le persone, preferisce stare con gli auricolari ad ascoltare musica triste e deprimente. Nata il 5 gennaio del 1987 a Palermo, capoluogo della Sicilia.

●Madison Tregfoglie, ragazza monotona e solitaria. Il suo unico amico è il suo amato cavallo. Fa ippica, cioè andare a cavallo e questo la aiuta a esternarsi dal mondo. Capelli biondo cenere e occhi azzurri. Adora le fragole e le ciliegie ma non gli piace l'ananas, specialmente nella pizza. Nata il 18 marzo del 2001 a Dolceacqua, uno dei borghi della Ligura.

Astrid verrà accompagnata da Artemis; Katherine da Jack e infine Madison da Kaiser. Il viaggio fu tranquillo e la droga arrivò in tempo, senza intoppi. Le ragazze sopravvissero e la droga fu espulsa in tempo, subito dopo aver superato i controlli. Qui si incontrarono  ognuno con tre persone diverse e tutto andò per il meglio. Le ragazze continuarono la loro vita da prigioniere e i ragazzi tornarono al loro solito lavoro.

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Daniel e Dikon si separano, dato che i bordelli dello zar e le discoteche sono molte. Daniel porta a termine con successo le sue spedizione. Si cercava dietro al bordello e da lì gli uomini della sicurezza caricavano la droga e la portavano dentro. Però le cose furono un po' complicate per Dikon. Dikon a differenza degli altri era forse una delle teste più calde lì dentro e mette i piedi in testa alla gente facilmente ma a lui non importa contro chi si mette. All'inizio andò tutto bene, Dikon entrò nel locale diede la droga però invece di andarsene restò...la cosa più sbagliata che potesse fare. Come sempre disobediva agli ordini ma non c'erano mai state conseguenze tragiche...mai di dire mai. Quando prese da bere per sbaglio verso il drink nella giacca di un uomo. Li per lì non era successo niente, tutto sarebbe andato normale ma solo se avesse tenuto la bocca chiusa, cosa che lui non fece. Ricepeteva sempre che "chi tiene la bocca chiusa e accetta tutto è un uomo senza palle" un pensiero sbagliato ma allo stesso tempo fa riflettere. Chi tiene la bocca chiusa viene considerato un codardo, uno senza palle e su questo ha ragione, tutti noi abbiamo degli stereotipi sulle persone e automaticamente pensiamo che se qualcuno non risponde subito o sta sempre zitto è scemo. A volte chi non parla e non reagisce è più intelligente invece, capisce tutto ma non interviene perché non si abbassa a certe provocazioni e certi giochetti infantili. Qui vince la legge del più forte ed è vero ma la forza sta anche nell'intelligenza di una persona. Secondo voi come hanno fatto greci a vincere la guerra di Troia? Sì la forza serve ma serve anche l'astuzia. Una leggenda racconta che fu Odisseo, Ulisse a vincerla. Lui per mezzo dell'astuzia crea il cavallo di troia e riescono ad entrare nelle mura. Non a caso venne chiamato uomo dai molteplici pensieri. A volte la forza serve ma serve anche l'intelligenza, come due ingredienti di una bilancia. Dikon rispose e questa fu la sua condanna.

"Cazzo il vestito nuovo. Vedi dove vai?"

"Io si è lei invece? La colpa è sua, vede che ho un bicchiere in mano e poi con un vestito nuovo in discoteca se lo doveva aspettare. Che c'è? La puttana non ti ha soddisfatto abbastanza?"