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Prendo il telefono e faccio una chiamata.

"Over"

"Mi dica Zar"

"Trova tutte le informazioni su Thomas Martel, tutto"

"Sarà fatto capo"

*Isabella

"Caro diario

Finalmente sono ritornata. Dicevo ora scrivo, ora scrivo ma in realtà non avevo un granché da scrivere. Parliamo di cosa non ti ho raccontato. Sono sempre le solite cose tranne per il fatto che ho scoperto che il passo psicopatico mafioso di Volkov a quanto pare aveva una sposa, beh futura sposa. Si chiamava Djvis, figlia adottata del boss giapponese, beh il vecchio boss giapponese, ora doveva essere la sorella del boss ma questo non è molto importante. Cosa manca poi...ahh mi hanno minacciato di morte ma questi sono solo piccoli dettagli. È strano vivere in questa casa, beh almeno in questi giorni. Ci sono sempre guerre, omicidi, spaccio, armi, le solite cose da mafiosi. Cosa trovano di bello nell'uccidere? Ancora non lo so, sembra assatanati a volte. A volte mi chiedo quando arriverà la felicità pure per me. Da piccola i miei mi dicevano che se facevo la brava bambina venivo ricompensata ma ormai non ci credo più. In questi momenti così, quando non hai felicità capisci che quei momenti che per te prima erano normali ora sono moltissimo e ti rimpiangi di non esserti divertita o di non aver fatto una determinata cosa. Le persone qua sono tutte pazze, non so cosa ci trovano di bello in questo mondo. Alcuni sono stati obbligati altri no, ma forse per la legge dello squalo. Si dice che i pesci piccoli vengono mangiati fa un pesce grosso che a sua volta viene mangiato da uno squalo e così via...il mare e pieno di squali e prima o poi ce ne sarà qualcuno più forte capace di mangiare tutti e tutto.Si dice anche che Van Gogh andasse pazzo per il giallo e che lo mangiasse direttamente dai tubetti di vernice nella convinzione che così avrebbe portato la felicità dentro di lui. Cosa non si fa pur di trovare la felicità? Lui sapeva che stava per morire mangiando il colore giallo però lo fede per avere un barlume di felicità che cerca in tutti i modi di avere. Solo alcune persone, le più fortunate trovano la felicità. Può essere un luogo, un amico, un parente, chiunque e non capiscono quanto sono fortunate ad avere un loro punto felice, capisce che quella persona ha lasciato una traccia nella loro vita e capire che quando se ne andrà tutto finirà. Pensare che prima o poi le persone si possano stancare di te, del tuo modo di fare, del tuo carattere...pure le persone più vicine a te del quale non avresti mai sospettato ti voltano le spalle e rimani sola. Poi inizi a pensare, forse sono io, sono io quella sbagliata/o eppure noi non abbiamo fatto nulla di male, sono le altre persone che ci hanno fatto così male e poi abbandonati e pensiamo che la colpa sia nostra ma poi finisci per pensare che rimarrai sola per sempre, capisci che è questo il tuo destino e quando una persona si avvicina a te pensi che potrebbe farti del male e a sua volta abbandonarti, quindi ti isoli da tutti e da tutto. E come sempre da che non ti scrivo a che ti scrivo parafrasi lunghissimi. Basta per oggi, non ho più voglia di scrivere...beh in realtà ho ancora un sacco di cose da darti ma lasciamole a dopo"

Mi alzo dal letto e inzio a vedere sfocato e mi gira la testa. Mi risiedo subito e faccio respiri profondi cercando di far sparire tutto questo. Dopo 5 minuti e quando sono certa che sia finito mi alzo dal letto piano e vado verso l'armadio. Lo apro e inzio a cercare qualcosa da mettermi, dato che ancora sono con i vestiti di ieri. Opto per un leggings nero e una felpa corta sulle tonalità del grigio. Mi lavo il viso e i denti e mi pettino i capelli. Sento un brontolo nella mia pancia dato che non mangio da ieri pomeriggio e aprendo la porta scendo la lunga scalinata fino ad arrivare in sala da pranzo, dove ancora c'è solo Alison che prepara la tavola con altre donne.
"

Salve signorina Isabella, è ancora presto per mangiare"
"Lo so, hai bisogno di aiuto?"
"Non si preoccupi"
"Ma che dici, dai che magari trovo pure il modo di avvelenarlo"
"Ahhaahah dai vieni, mi verse un aiuto nel tagliare gli ortaggi" dice ridendo facendomi strada verso la cucina, dove ci sono molte ragazze"
"Avete finito?"
"Si, ci mancano solo gli ortaggi e poi è tutto pronto" risponde una di loro.
"Andate a fare le altre cose, qui ci penso io"
"Come vuole lei" dice un'altra e tutte escono dalla cucina levandosi i loro camici da cucina.
 
Alison lava gli ortaggi, tra cui patate, carote e la lattuga.
"Pela le patate tesoro"
"Subito capo" dico ridendo e mi siedo sullo sgabello prendendo il pela patate.
"Non credo che sei venuta qui solo per aiutarmi tesoro"
"In realtà si"
"Si ma c'è anche qualcos'altro non è vero?"
"Ho saputo la storia di Djvis"
"Te l'ha detta lo zar?"
"In realtà prima me l'ha detta un tizio, credo si chiami Thomas Martel"
"Ma Thomas Martel è morto tesoro?"
"A quanto pare no" dico continuando a pelare le patate.
"Lavori da molto per Ares?"
"Da quando era piccolo"
"Mi vuole sposare ma io non voglio" dico fermandomi di lavorare.
"Perchè tesoro?"
"Ho paura...potrebbe farti la stessa cosa che ha fatto con Djvis"
"Non lo so tesoro ma lei non era la sua sposa, beh lo era ma gli è stato imposto di sposarla invece con te ha scelto lui di sposarti. Non credo che farebbe la stesse cose che ha con lei a te"
"E se lo facesse? Io non potrófar niente pr impedirlo...ho paura non voglio sposarlo, non posso"
"Tesoro lo so che è difficile"
"Dovrò per forza dargli un erede?"
"Si"
"E se non potessi?"
"Che intendi?"
"Cosa succederebbe se non posso dargli in erede"
"Tesoro..."
"Ti prego dimmelo"
"Una donna che non può avere figli e inutile"
"Che fine farei?"
"Ti venderebbero come puttana o ti portano in un loro night club"
"Io non voglio sposarmi...ho paura" dico scoppiando in un pianto liberatorio e Alison viene subito ad abbracciarmi.
"Lo odio...io odio Ares Volkov, non voglio questa vita, non posso" dico tra le lacrime mentre Alison cerca di calmarmi.
"Ascoltami bene...è ora di pranzo e guai a te se ti fai vedere che piangi capito?" Dice guardami dritto negli occhi e annuisco.
"Adeso asciugati le lacrime e vai a mangiare ok?"
"Si" dico a bassa voce, quasi inaudibile.

Crudele destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora