Entro tenendo la pistola puntata e con un dito sul grilletto, pronto a sparare. Controllo la camera e non c'è nessuno intruso. Noto soltanto la figura di Isabella stesa sul pavimento, sembra morta. Mi precipito da lei e controllo se e ancora viva e per fortuna ancora sento i suoi battiti. La prendo a mo' di sposa e la porto nella mia camera, dove la adagio sul letto.
Esco fuori dalla camera e chiudo la porta alle mie spalle.
"Vladimir nel mio ufficio" dico freddo e mi segue. Entro nel mio ufficio e mi siedo sulla poltrona e Vladimir mi versa la vodka nel bicchiere di cristallo e me lo passo. Lui fa lo stesso col suo bicchiere e chiude la porta.
"Che sappiamo su questo attacco?"
"Abbiamo le prove che sono stati i giapponesi...abbiamo trovato i loro proiettili"
"Isabella l'hai portata tu nel mio ufficio?"
"Si capo...non sapevo che stavano cercando quella cosa, li hanno presi?"
"Sono in un posto sicuro"
"Isabella come sta?"
"Ha visto qualcosa...e scoprirò cosa...puoi andare"
"Arrivederci capo" dice lui e appena esce chiude la porta alle sue spalle. Mi alzo dalla sedie e mi avvicino vicino al quadro nel mio ufficio che ritrae il paesaggio con la guerra in corso. Vicino al quadro si trova un candelabro in oro. Tolgo la candela e clicco il pulsante. Il quadro viene sollevato e si ha una cassaforte con una composizione di numero e lettere.
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La cassaforte si apre e controllo che ci sia tutto al suo interno.
Esco dallo studio e spengo la luce. Percorro il lungo corridoio buio e tenebroso fino alla mia camera da letto, che da oggi condividerò con la ragazzina.*Isabella
Mi sveglio con un mal di testa terribile che tra poco non riesco a tenere gli occhi aperti per la troppa stanchezza e il troppo dolore a tutto il corpo.
"Finlamente ti sei svegliata" dice una voce roca e mi giro subito verso la direzione da dove proviene.
"Che ci faccio qui? Che è successo?" Dico e i ricordi di ieri sera iniziano a farsi spazio nella mia mente soprattutto alcune parole.
"Sappi che quando arriverà la guerra tu sarai la prima a morire"
"Che è successo ieri sera?" Dice avvicinandosi e mettendo una mano vicino al mio viso ma mi sposto subito terrorizzata.
"I-io...niente perchè q-questa domanda?"
"Che cosa sai ragazzina?"
"Niente"
"Dimmelo o ti farò molto male piccola Bella"
"Se te lo dico mi u-ucciderai"
"Se non me lo dici ti farò di peggio"
"Mi farai di peggio come hai fatto con Djvis" dico prendendo un po' di coraggio e mi guarda osservandomi affondo.
"Quindi sai tutta la storia?"
"Raccontamela"
"No"
"Mi farai la stessa cosa che hai fatto con lei non è vero?" Dico e rimane zitto.
"Voglio andare a casa, io non voglio tutto questo...non voglio questa vita, non voglio i soldi, non voglio questo matrimonio e soprattutto non voglio TE" dico mentre alcune lacrime iniziano a solcare il mio viso e vengono fermate dalla sua mano che mi prende il viso violentemente.

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Crudele destino
RomanceIn un piccolo paesino della Sicilia una madre racconta alla figlia una favola della buonanotte: la favola delle anime gemelle. Due anime unite da un filo e quando si troveranno a vicenda quel filo scomparirà e saranno unite da un amore profondo. Tal...