"Ares io..."
"No vattene Vladimir...non voglio più avere a che fare con te" dico freddo e quando sto per uscire dalla stanza Vladimir prende parola.
"Ho cercato di proteggerla da questo tuo lato perchè so, e sono sicuro, che la porterai sotto terra con te...lei assomiglia così tanto a mia figlia e devo proteggerla"
"Lei non è tua figlia lo capisci o no? Se hai fallito come padre non devi usare Isabella per riscattarti...se ti vedrò di nuovo o se ti troverò vicino a lei sappi che non esiterò a premere il grilletto" dico ed esco sbattendo la porta alle mie spalle lasciando lì Vladimir che si butta a peso morto atterra.Salgo in macchina e accarezzo il viso di Isabella e si sposta leggermente per non farsi toccare.
"L-l'hai ucciso?"
"Non sono affari tuoi" dico freddo e metto in moto senza neanche degnarla di uno sguardo.TU LA ROVINERAI, LEI NON VUOLE STARE CON TE, LEI NON È TUA LO VUOI CAPIRE O NO? TU SARAI LA SUA ROVINA
TU LA ROVINERAI, LEI NON VUOLE STARE CON TE, LEI NON È TUA LO VUOI CAPIRE O NO? TU SARAI LA SUA ROVINA
TU LA ROVINERAI, LEI NON VUOLE STARE CON TE, LEI NON È TUA LO VUOI CAPIRE O NO? TU SARAI LA SUA ROVINA
TU LA ROVINERAI, LEI NON VUOLE STARE CON TE, LEI NON È TUA LO VUOI CAPIRE O NO? TU SARAI LA SUA ROVINA
Appena arriviamo a casa scendo subito dall'auto ed entro in casa non degnandomi di Isabella.
"Alison prendi un vestito per Isabella per stasera"
"Sarà fatto Zar" dice Alison. Vado dritto nel mio ufficio e prendo una bottiglia di whisky e verso il liquido nel bicchiere di cristallo.Quelle parole continuano a tormentarmi. Io sono la sua rovina? Io sono la sua prigione? Lei sta con me solo per paura?
Prima in realtà non mi importava se stava con me solo per paura. Io sono a scegliere chi deve stare con me e se lei non è d'accordo non mi importa, io l'avrò, ormai è MIA e lo sarà per SEMPRE. Vladimir ha sbagliato e deve ringraziare che non l'ho ucciso, uccido persone che hanno fatto cose minori ma non so perchè a lui non l'ho ucciso. Cosa mi ha fermato?
L'UMANITÀ? impossibileOrmai non provo assolutamente niente.
Cosa diavolo mi sta facendo quella ragazzina?
Cosa ha questa ragazzina che non so?
Cosa la rende così speciale ai miei occhi?
Cosa è cambiato in me con lei?"Alison fai preparare Isabella per stasera"
"Certo capo"
Scendo velocemente le scale e mi reco nel garage dove prendo le chiavi della mia amata macchina. Esco dalla villa e sfreccio per le strade innevate della Russia. Mi fermo sgommando fino e scendo dall'auto nel mio posto preferito.
"Tutto intorno a me è così incasinato. Tutta la mia vita lo è. E pensare che da piccolo volevo essere un meccanico perchè sono molto bravo nell'aggiustare le cose che si rompono o almeno le cose che non riguardano me. Quella sarebbe stata una bella vita ma le cose belle e tranquille non fanno per me. Fin da piccolo sapevano tutti che sarei dovuto diventare di più, più di mio padre perchè...io sono destinato a fare questa vita. Sono destinato a non trovare mia l'amore. Sono destinato a non aver una famiglia se non la mafia perchè la metterei in pericolo. E pensare che da piccolo sognavo un giorno di innamorarmi e di essere felice lontano da questo mondo ma il destino è crudele. Sì, lo è. Per alcuni no, loro nascono ricchi in una famiglia con amore, io nasco ricco ma in una famiglia mafiosa. Io vorrei così tanto provare amore e per un momento della mia vita essere felice ma non posso...non posso e forse non voglio. Dentro di me è tutto strano, ormai il mio cuore è stato spezzato e so che non tornerà mai come prima e forse non voglio che torni così. Ero troppo piccolo, non sapevo quanto il mondo potesse essere pericoloso e non sapevo cosa mi aspettava nell'essere il primogenito del più spietato capo mafioso: Il Vor. Da piccolo adoravo come lui sapeva farsi rispettare, il suo essere autoritario con gli altri però lo era pure con me e mia madre, alla quale dato che era una donna non poteva dire niente e doveva subire tutto. In questi anni ho fatto del male, utilizzo la scusa che serve per essere vivi, o muoio io o il nemico e preferisco che gli altri muoiono.
Beh queste sarebbero le solite cavolate che si ripete ognuno con umanità pur di non pensare di essere il cattivo!
A volte preferirei spegnere tutte le emozioni, non provare assolutamente niente e concentrarmi solo sulla mia fama e sul mio potere. Le emozioni erano spente finché non ho incontrato quella ragazzina che non so come ha cercato di riattivarle e forse ci stava riuscendo ma non posso rischiare, non devo rischiare. Sono gli altri a rischiare la loro vita per me perchè sanno che se io muoio li trascinerò con me giù all'inferno. Volete sapere una cosa? Forse la verità non esiste veramente e talvolta le bugie sono migliori!
Io sono il cattivo e questo non cambierà mai. Inutile dire che le persone ti vedranno sempre per quello e anche se tu cerchi di cambiare a loro non importa. Io sono il mostro, il lupo cattivo e il cattivo che si racconta nelle favole per far spaventare i bambini. A volte mi fermo per un momento e penso, e se avessi la possibilità di scappare da questo mondo lo farei? Però la verità è che non lo farei, io voglio la fama, il potere, non voglio essere come gli altri che sono tutti uguali. Il mondo non conta loro, conta chi ha un nome, chi possiede qualcosa di diverso dagli altri ed io sono il più potente e il mio titolo di Zar verrà portato pure a mio figlio e a suo figlio dopo di lui perchè
I Volkov sono potenti,
I Volkov sono cattivi
I Volkov sono i veri Boss Mafiosi
I Volkov sono i più spietati che il mondo abbia conosciuto e questa cosa non cambierà e di certo non sarò io a farla cadere"
"AHHHHHHHH" butto un urlo cercando di far uscire tutto il nervoso e la rabbia che incombe su di me.
"Ci sono io con te" dice una voce angelica prendendo il mio viso con le sue mani.
"Andrà tutto bene...tu mi hai salvato ed io farò lo stesso con te" aggiunge.
*Isabella
"Forza iniziamo a prepararti"
"Alison scusa ma non sono in vena"
"Vuoi dirmi cos'hai piccola?"
"Puoi lasciarmi un po' da sola per favore?"
"Certo tesoro"
"Caro diario,
Non so cosa ho. Sò solo che c'è qualcosa in me che non va. È diverso stavolta, penso che non c'entri niente il mio cancro o qualsiasi altra cosa. Non so veramente neanche che dire. Io di solito non sono così! Scrivo senza pensarci due volte ma stavolta mi sta venendo difficile, non so effettivamente cosa dire o cosa scrivere e soprattutto di cosa parlare. Non capisco...Vladimir forse è morto, ucciso da Ares e mi ha raccontato che sono simile a sua figlia e per questocerca di proteggermi e fino a qui ci sono arrivata, ok cerca di proteggermi e lo capisco dato che gli ricordo sua figlia ma la cosa strana è il perchè se sto parlando di Vladimir metto sempre Ares o comunque scrivo sempre di lui, in ogni cosa, ogni momento e in ogni pensiero c'è lui e la cosa è abbastanza strana. Non so dove sia ma sò solo che se lui non ci fosse stato io...non so cosa mi sarebbe potuto accadere. Non so, forse credo di meritare anche io quell'amore che tutti hanno e che gli viene dato dalla loro persona. Non importa se avrò mille delusioni in amore, crederò per sempre nell'amore, nelle anime gemelle, continuerò a leggere storie d'amore incredibili, sperando un giorno di viverne anche io una"
Appena ho finito di scrivere metto giù la penna e per un momento mi perdo tra tutte le parole e penso. Io ne sto vivendo una? Cosa si può fare per amore?

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Crudele destino
Storie d'amoreIn un piccolo paesino della Sicilia una madre racconta alla figlia una favola della buonanotte: la favola delle anime gemelle. Due anime unite da un filo e quando si troveranno a vicenda quel filo scomparirà e saranno unite da un amore profondo. Tal...