*Ares
"Signore tutto bene? Se vuole posso farla stare meglio" dice Ashley, un'ex puttana del mio night club che ora lavora come cameriera cercando di sembrare seducente e sbottondandosi la camicia.
"Levati dal cazzo" dico freddo
"Quella puttanella non riuscirà mai a soddisfarti come faccio io"
"Che cosa hai detto?" Dico e vedo Ashey ghiacciarsi di colpo capendo la cazzata che ha appena fatto.
"I-io non volevo mi dispiace, solo che pensavo..."
"Pensavi cosa esattamente? Che dopo che ti ho scopato saresti diventata mia moglie?" Dico freddo e arrivi a due passi da lei.
"Hai offeso la mia futura moglie, cosa dovrei fare con te?"
"La prego I-io..."
"Vladimir"
"Mi dica capo"
"Cosa ne faresti di lei?" Dico con un ghigno e vedo Vladimir che mi guarda e poi guarda lei.
"Non so, ci sono moltissime cose da fare, molti giochi dvertenti" dice in tono sadico e lei fa un passo indietro. Si avvicina a lei e di mette dietro le spalle parlando al suo orecchio facendole venire brividi di terrore.
"Io direi di darla ai tuoi uomini, tu che ne dici?"
"No no la prego, mi uccideranno sono degli animali"
"Non so Vladimir, potremmo venderla?"
"No e poi con chi si diventerebbero i miei uomini"
"La prego no, ho sbagliato a dire quello ma la prego non lo faccia"
"E perchè non dovrei? Non sei nessuno per me" dico freddo ad un passo dal suo viso.
"Vladimir oggi si festeggia per i miei uomini...non la fare uccidere subito, se vuoi puoi fartela prima tu e successivamente portala da me...viva" dico freddo e vado nel mio ufficio chiedendo successivamente la porta. Prendo una bottiglia dai miei alcolici e mi verso il liquido nel bicchiere di cristallo. Mi siedo sulla scrivania e proprio quando sto per bere qualcuno bussa alla porta.
"Avanti"
"Salve zar, scusi se la disturbo, le devo dare questi documenti"
"Entra" dico freddo ed entra poggiando i documenti sulla scrivania.
"Puoi andare"
"Compermesso" dice e dopo aver abbassato la testa esce chiudendo la porta alle sue spalle. Bevo tutto il liquido nel bicchiere in un colpo e apro la cartella sigillata e inizio a scorrere le pagine leggendo tutto riguardo il suo conto.
"Thomas Martel scomparso da 20 anni. Il corpo è stato ritrovato da ksivirs, morto poco dopo causa infarto"
Non si sa quasi niente dopo il continuo della vita di Thomas ma stando a ciò che c'è scritto per un lungo periodo è scomparso dalla circolazione per poi farsi vedere anni dopo e continuare il suo piano, ovvero ucciderci tutti e prendere il mondo della mafia.
Chiudo i fascicoli che mi ha dato Over e chiamo Vladimir.
"Si Ares dimmi"
"Chiama Klein"
"Sarà fatto capo"
Poco dopo sento bussare e dico di entrare.
"Salve boss"
"Klein devi andare in obitorio e cercare il cadavere di Ksivirs, la causa del decesso è infarto ma voglio sapere la vera causa"
"Ok boss, vado subito" dice e gli do il permesso di uscire.
Finisco di bere la vodka nel mio bicchiere ed esco dal mio ufficio chiudendo la chiave. Torno in camera e vado in bagno a cambiarmi. Faccio una doccia veloce, mi asciugo ed indosso il mio solito completo nero con camicia bianca. Mi sistemo i capelli col gel e scendo giù recandomi in cucina e mi siedo sulla sedia. Il mio telefono inizia a squillare e controllo nel display chi sia.
"Pronto"
"Salve boss...sono Kovar, volevo informarla che i suoi ospiti sono arrivati"
"Ok" dico freddo e chiudo il telefono.
Sento un battere di tacchi sul pavimento ed alzo gli occhi e vedo la ragazzina. È fottutamente bellissima, con quel vestitino corto rosso fuoco che mette in risalto le sue forme e quei tacchi di media altezza che rendono le sue gambe ancora più sexy. Mi avvicino lentamente e mi metto davanti a lei. Abbasso il viso alla sua altezza e con una mano gli prendo il volto. Le dò un bacio sulle sue labbra rosee che non muove e mi avvicino al suo orecchio. Gli tocco i capelli e dico in tono duro e basso.
"Credo che oggi dovrò uccidere un bel po' di persone" dico e poi la guardo negli occhi e vedo un fascio di paura trapassarli.
"La macchina è pronta Zar"
"Andiamo" dico freddo prendendo la ragazzina e mettendole un braccio dietro la schiena escono dalla casa e Vladimir apre lo sportello del sedile di dietro alla ragazzina mentre io mi metto nel posto del guidatore. Vladimir si mette accanto a me, dal lato del passeggero e parto sfrecciando per le strade.
"Ragazzina ascoltami bene. Starai nel mio ufficio e da li non ti muoverai. Io ho da fare delle cose e poi vengo. Non parlare con nessuno e non avvicinarti a nessuno degli uomini...sono stato chiaro?" Dico guardandola dallo specchietto retrovisore.
"Si" dice a voce bassa.Appena arriviamo Vladimir apre lo sportello alla ragazzina che scende subito e metto il braccio dietro la sua schiena tenendola stretta a me. Gli uomini della sicurezza appena mi vedono abbassano il capo e salutano cordialmente.
"Bentornato Zar" dico ancora col volto abbassato.
Appena entriamo noto tutti gli occhi degli uomini fissi sul corpicino della mia ragazzina e appena notano che con la mano la tengo stretta distolgono subito gli sguardi e continuando a fare quello che stavano facendo, anche se alcuni continuano a guardarla. Stringo il suo bacino così forte dalla rabbia che emette un gemito di dolore.
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Crudele destino
Storie d'amoreIn un piccolo paesino della Sicilia una madre racconta alla figlia una favola della buonanotte: la favola delle anime gemelle. Due anime unite da un filo e quando si troveranno a vicenda quel filo scomparirà e saranno unite da un amore profondo. Tal...