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"Credo di aver esagerato stavolta" dico prendendomi nei miei pensieri guardando un punto fisso sul muro.

"Non ti preoccupare tesoro il cuore dello Zar è impossibile da spezzare"

"Perchè ha un cuore?" Dico sarcastica guardandola dritta negli occhi ed emette una risatina.

"Che tu ci creda o no ancora non ti ha fatto niente...questo dimostra che un pezzettino di cuore ancora lo ha" dice facendomi un sorrisino e mi accarezza la testa delicatamente. Gira sui tacchi e quando sta per uscire la fermo.

"Alison"

"Si tesoro"

"Mangi con me?"

"Non mi è concesso"

"Chi lo saprà mai, lui non è qui non può darti ordini"

"Non credo sia una buona idea..."

"Ti prego, non voglio mangiare sola"

"Va bene...sei tremenda ragazzina, adesso capisco perchè lo fai impazzire"

"In realtà credo che mi odi" dico e la vedo prendere tutto l'occorrente per poter mangiare e si sede accanto a me.

"Fidati, se ti odiava non saresti qui in questo momento"

"Cosa te lo fa credere?"

"Si vede dal modo in cui ti guarda, un modo così puro come pochi, quegli sguardi che ti lancia ogni volta e il fatto che non ti ha mai alzato un dito dopo tutto questo tempo"

"Ormai non ricordo più neanche da quando sono stata rapita, non ricordo più tra poco le voci dei miei genitori e dei miei amici"

"Tu le ricordi...è solo che non le vuoi ricordare"

"Cosa intendi?"

"Meglio lascia stare...mangiamo che si sta raffreddando" dice Alison ed io anche se un po contrariata dato che volevo continuare la conversazione inizio a mangiare con gusto il primo, il secondo e il dolce, rigorosamente con la nutella.

"È davvero buono Alison"

"Grazie tesoro"

"Sai dovresti aprirti un ristorante, io sarei la tua cliente abituale"

"Anche la mia preferita"

"Ahaha ovvio"

"Ti posso fare una domanda?"

"Certo dimmi tutto"

"Come ci sei finita a lavorare per dei mafiosi?"

"Tesoro ma...io te l'ho già detto"

"Ahh giusto...scusa non me lo ricordavo"

"Sicura di star bene?"

"Si si tranquilla, mi sarà sfuggito dalla mente"

"Ah ok...ma sai che alla tua età è importante ricordare le cose"

"Si si lo so sarà stato che ero sovrappensiero tranquilla"

"Mm ok"

"Io ritorno in camera"

"Certo tesoro"

"Grazie Alison, pranzo squisito"

"È un onore tesoro" dice e mi alzo in piedi ma per un secondo sento mancarmi la terra sotto ai piedi e mi appoggio subito al tavolo per reggermi.

"Isabella"

"Sto bene Alison tranquilla, un giramento di testa niente di che, vado a riposarmi" dico abbozzando un sorriso e vado via dalla sala pranzo salendo le scale e percorrendo il corridoio fino a soffermarmi su un quadro che rappresenta Ares piccolo al centro e sua madre e suo padre ai suoi lati. La testa inizia a farmi male e pian piano la vista inizia ad annebbiarsi provocando un suono fortissimo alle orecchie e mi avvicino con le braccia al muro cercando di sorreggermi.


"Oh tesoro non ti far imbrogliare da quel piccolo bambino perchè pure allora era un bastardo senza cuore, proprio come il padre" 

"C-chi diavolo s-sei tu?" Dico con le poche energie che mi rimangono in corpo.

"Lui te l'aveva detto che saresti stata la prima a morire, ricordi Isabella?" Dice l'uomo a due passi da me e subito dopo vedo tutto nero e sento solamente un rumore assordante seguito da una superficie fredda sulla quale sono...

*Carlos Sibrec

"Che diavolo sta succedendo qua?" Dice una guardia venendo nella nostra direzione e vede subito il corpo della ragazzina a terra ed esce la pistola ma lo precedo sparando un colpo dritto in testa.  Lo sparo risuona per tutta la casa e sò che se voglio uscire vivo da qui farò prima a muovermi. Prendo la ragazza e me la metto sulle spalle. Corro velocemente tra i vari corridoi fino ad arrivare alle scale ma mi fermo all'angolo per vedere se ci sia qualcuno.  Posso contare due guardie armate guardarmi intorno mentre una è ferma sulla porta. Carico la pistola e faccio partire due colpi secchi verso le guardie e corro velocemente verso l'uscita tenendo la ragazzina sulle spalle ma sento un altro sparo e un dolore lancinante al polpaccio ma continuo a correre fino a raggiungere il garage e prendo un auto. Metto in moto e sfondo la porta continuando a correre superando le guardie ma per mia sfortuna sarà molto dura seminarle dato il valore del carico che ho preso. 

"La fottuta botte d'oro ora è mia" dico ridendo malignamente mentre continuo a sfrecciare tra le strade innevate della Russia. Prendo un lungo respiro cercando di calmare il dolore che lo sparo mi provoca alla gamba e abbasso un secondo lo sguardo dalla strada per vedere tutto il sangue che scorre ininterrotto dal polpaccio. Continuo a guidare velocemente superando le macchine ma un boato e il rumore degli spari si fa sempre più forte.


"C-che sta succedendo?" Dice la ragazzina svegliandosi del tutto e guardandosi attorno fino a soffermarsi sulla mia figura.

"C-cosa vuoi da me?" Dice e subito dopo veniamo accerchiati da due macchine nere, scagnozzi dello Zar che iniziano a spararci contro e cercano di colpire la macchina e mandarci fuori strada. Cerco di seminarli ma con scarsi risultati e un forte botto ci fa schiantare provocando un testa coda. La macchina finisce contro altre posteggiate e riprendo subito il controllo iniziando a correre più velocemente superando i limiti della macchina stessa.

*Isabella

Guardo l'uomo accanto a me terrorizzata incapace di parlare fin quando non prendo coraggio

"C-cosa vuoi da me?" Dico cercando di sembrare il più sicura possibile ma il tutto viene smentito dalla mia voce tremante. Per un secondo l'uomo butta gli occhi su di me ma subito dopo un forte botto ci fa schiantare contro altre macchina posteggiate. A causa del forte urto sbatto violentemente la testa contro il cruscotto dell'auto e inizio a sentire un mal di testa allucinante e vari mancamenti tanto che sono costretta a appoggiarmi con tutte le forze nel sedile. Tocco la mia fronte e appena mi guardo le dita noto moltissimo sangue su di esse. Mi giro velocemente per guardare dietro e vedo due su neri seguirci e spararci contro. Riguardo velocemente l'uomo accanto a me e vedo che inizia ad accelerare con la macchina. 

"VOGLIO SCENDERE TI PREGO"

Crudele destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora