La macchina si ferma e mi apre lo sportello prendendomi di peso per farmi uscire e trascinandomi dentro casa.
"NO NO NO TI PREGO, NON VOGLIO LASCIAMI LASCIAMI" Urlo piangendo e mi trascina fino all'ufficio dello zar.
"NON VOGLIO TI PREGO" dico continuando a tremare violentemente e a piangere a dirotto. Apre la porta e Ares alza gli occhi guardandomi.
"Che è successo?" Dice a Vladimir mente continuo a dimenarmi dalla sua presa.
"Sa del matrimonio"
"Puoi andare"
"Ma zar..."
"Vai" dice freddo Ares e Vladimir lascia la stanza. Guardo lo zar e sento un forte bruciore sulla mai guancia. Lo guardo continuando a piangere e a tremare e mi prende violentemente avvicinandomi a lui.
"Io posso fare tutto ciò che voglio di te. Posso picchiarti, posso avere qualsiasi parte del tuo corpo a mio piacimento e tu non potrai obbiettare" dice freddo e con una mano iniziando a toccare qualsiasi parte del mio corpo. Cerco di spostarmi dal suo tocco ma aumenta ancora di più la presa. Con una mano mi alza la testa violentemente e mi guarda dritta negli occhi.
"Tu sarai mia moglie, non importa se non vorrai, tu sei mia fino alla morte e di nessun altro. Io ti possiedo"
"Non sono un oggetto"
"Non ti ho detto che puoi parlare" dice aumentando ancora di più la presa e dalla mia bocca esce un gemito di dolore.
"Adesso vai in camera tua a preparati, da stasera tu starai con me in camera, dormirai, con me, mangerai con me, farai di tutto con me perchè io ti possiedo. Ripetilo Isabella, io ti possiedo" dice scandendo bene il mio nome ma non ottiene risposta. Un altro forte schiaffo mi arriva dritto nella guancia.
"Mai disubbidire ai miei ordini, ho detto ripetilo Isabella" dice freddo e continuo a tremare e a piangere.
"Forza Isabella non ti mangio mica"
"T-tu mi p-possiedi" dico con voce tremante ed alza la mano. Per paura chiudo gli occhi ma mi arriva una carezza sulla guancia dove mi ha dato gli schiaffi.
"Devi sempre farmi arrabbiare...adesso vai a cambiarti che tra qualche ora arriveranno gli ospiti" dice freddo e alzo gli occhi un'ultima volta per guardarlo con tutto il disprezzo e odio che provo nei suoi confronti.
"Non provare a sfidarmi piccola Bella, hai perso già in partenza" dice con voce un po' calda con un piccolo sorrisetto.
Esco dal suo ufficio e mi trovo davanti Vladimir. Mi prende per il braccio e mi porta nella mia camera, chiudendo dopo la porta. Mi butto sul letto e urlo corprendomi la bocca col cuscino. Piango stesa al cuscino finché dopo un po non consumo tutto le mie lacrime.
Una ragazza che faceva finta di essere coraggiosa dopo questo brutto colpo non tornerà più
Una ragazza adesso terrorizzata
Una ragazza con un destino atroce, peggio della morte
Una ragazza la cui vita è stata stroncata
Una ragazza rinchiusa in 4 mura con sconosciuti
Una ragazza data in sposa ad un criminale, il più pericoloso tra tutti
Dei genitori che aspettano il ritorno della ragazza
Una ragazza che non tornerà mai più a casa
Dei genitori che credono la loro figlia morta
Una ragazza la cui morte può essere o il cancro o la mafia
Una ragazza con una vita difficile, eppure fino ad ora è riuscita a restare in piedi.
Mi alzo dal letto e mi asciugo le lacrime.
Vado in bagno e mi sciacquo la faccia. Sento bussare alla porta e subito dopo entra Alison.
"Ei tesoro ti aiuto a prepararti"
"Ok"
"Cos'è questa faccia triste? Che ti ha fatto tesoro?"
"Niente"
"Seiditi qua tesoro, iniziamo con trucco e capelli, su su che è tardi" dice sbattendo le mani in segno di inizio.
"All'opera dolcezza"
"All'opera" dico con un mezzo sorriso. Inizia col trucco e dato i colori accesi del vestito mette un trucco leggero. Ombretto glitterato color oro, mascara, base leggera e lucidalabbra alla ciliegia con brillantini. Per i capelli fa dei boccoli e subito dopo gli passa la lacca. Il tempo è volato velocemente, ormai sono le 19:40 e alle 20 arrivano gli ospiti, che verranno sicuramente in anticipo.
"Ok tesoro il mio lavoro qui è finito. Vado a controllare sotto che le domestiche facciamo il loro lavoro. Se hai bisogno col vestito chiamami"
"Ok grazie Alison"
"Di niente cara" dice facendomi un sorriso a 32 denti. Mi spogli dei vestiti usati ed indosso il vestito. Sento bussare e presumo sia Alison.
"Alison potresti aiutarti con la cerniera del vestito per favore?" Non ottengo risposta e la porta si apre. Dalla porta entra Ares e cammina verso di me. Istintivamente faccio un passo indietro e lui si ferma guardandomi dalla testa ai piedi. Devo ammettere che è bellissimo, lo smoking nero, capelli con gel e quello sguardo...quel maledetto sguardo.
"Vieni ti alzo la cerniera"
"Non può farlo Alison?" Dico un po intimorita.
"Ha da fare e ti devo ribadire che devi seguire i miei ordini se no sai cosa ti accadrà Bella" dice freddo ma allo stesso tempo con quella sua voce sensuale. Mi avvicino facendo passi lenti fino a fermarmi davanti allo specchio. Lui viene dietro di me e con le sue mani gelide, cosa che mi provoca i brividi in tutta la schiena e sembra notarlo. Mi alza la cerniera e sfiora la pelle nuda non coperta dal vestito. Si avvicina al mio collo e fa un grande respiro annusando il mio profumo per poi prendermi dai fianchi e girarmi velocemente verso di lui, tanto da farmi sbattere contro il suo petto.
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Crudele destino
RomanceIn un piccolo paesino della Sicilia una madre racconta alla figlia una favola della buonanotte: la favola delle anime gemelle. Due anime unite da un filo e quando si troveranno a vicenda quel filo scomparirà e saranno unite da un amore profondo. Tal...