Oggi inizia la scuola, se sono nervosa? Si, ho voglia di morire? Si, faccio finta di nulla? Assolutamente si!.
Scendo al piano di sotto dove trovo tutta la famiglia a fare colazione "buongiorno!" Esclamo scendendo le scale con lo zaino in mano "però, ti sta bene la divisa della scuola" mi guarda Paddy "pervertito" rido baciandogli la guancia "oggi sarà una giornata speciale per te" mi sorride Nic "si.. speciale" mi metto a fissare il vuoto col biscotto ancora in mano "Ines qualche problema?" Mi fa riprende Tom "no, assolutamente nessun problema" ridacchio nervosa "sapete una cosa? Non ho tanta fame" poso il biscotto "vado a chiamare Rafael, torno subito" corro in giardino e come ho detto, chiamo Rafael, "primo giorno di scuola!" Esclama lui "hey che hai? Non sembri molto felice" "Rafael non capisci, sono troppo agitata, credo di star per vomitare" metto una mano da vanti alla bocca "quello non è il Venezuela, ok? Sei a Londra, persone nuove, che non ti giudicano perché i bulli lo hanno già fatto al posto loro" cerca di rassicurarmi "c'è qualcuno che viene a scuola con te che conosci?" "Paddy, e altri due che ho conosciuto ad una festa" "perfetto! Ne hai già tre di amici, sta tranquilla, andrà tutto bene" "grazie Rafael" "Ines! Andiamo!" Mi chiama Tom "devo andare, augurami buona fortuna" "buona fortuna tesoro" sorride, attacco e corro dai ragazzi.
Eravamo io, Paddy e Tom in macchina, "allora Paddy.. nella tua scuola c'è qualche bullo?" "Si, credo come in tutte le scuole"
I miei vecchi anni di liceo sono stati incubi per me, i bulli mi facevano di tutto, ho sempre odiato la mia scuola per questo, e al solo pensiero che anche in questa scuola ci saranno bulli che sicuramente mi prenderanno di mira, mi rabbrividisce
"Ines stai bene?" Chiede Tom poggiando la mano sulla mia coscia "mh mh" "non ti vedo convinta" "sto bene" faccio un sorriso palesemente falso. "Siamo arrivati" annuncia Tom fermando la macchina "bene, a dopo Tom" scende dalla macchina Paddy "è solo una scuola, è solo una scuola, è solo una scuola" sussurro scendendo dalla macchina "a dopo ragazzi" Tom se ne va e io e Paddy ci avviamo verso l'entrata, mi stringo forte al braccio di Paddy guardandomi attorno "hey, stai bene?" "Alla grande" sorride "devi andare in presidenza, così ti spiega tutto per bene" "va bene, mi accompagni?" "Certo". Dopo che sono stata in presidenza, dove il preside mi ha detto il codice per aprire l'armadietto. "Alla prima ora che hai?" Mi chiede Paddy "dovrei avere scienze" "io matematica, ci vediamo dopo" "a dopo Paddy". Arrivo nella mia classe e mi siedo al secondo banco, affianco a me si siede Leyla che sussulta quando mi vede "ciao!" Mi abbraccia "hey" "allora sei anche tu del quinto anno" "si" annuisco "bene, almeno ho qualcuno con cui parlare in classe" ride, "ragazzi! Potete prestarmi un po' di attenzione!" Richiama gli alunni la prof "oggi bubiamo una nuova alunna fra di noi, Ines, ti va di alzarti e presentarti?"
Posso dire no? O si offende questa?
Mi alzo in piedi e mi guardo attorno "sono Ines Ortega, vengo dal Venezuela, mi piace lo sport e la fotografia" "come mai sei qui Ines?" "Erasmus, mi è sempre piaciuto l'inglese, e per approfondirlo e per fare più esperienza sono venuta qui" "va bene Ines, per caso conosci Paddy Holland?" "Si, fa parte della mia famiglia ospitate" "ti trovi bene con loro?" "Si, abbiamo legato da subito, sono molto simpatici" "bene, spero ti ambienterai qui, ora iniziamo la lezione".
Dopo le lezioni raggiungo Paddy nella mensa insieme a Leyla e a Charlie, mi siedo accanto a Paddy e Leyla e Charlie da vanti a noi "come sono andate le lezioni?" Chiede Paddy "bene, tutti hanno voluto che mi presentassi, che noia!" "Hai guardato la prof schifata quando ti ha chiesto di presentarti" ride Leyla "o mio Dio davvero?" "Si! Sei stata fantastica!" "Che imbarazzo" metto la mano sulla fronte.
È finito il primo giorno di scuola, e Charlie doveva venire a casa con noi per un progetto che lui e Paddy dovevano fare. Usciamo da scuola e troviamo Tom appoggiato alla macchina che ci guarda uscire "ciao, sono andate bene le lezioni?" Prende le nostre cartelle per metterle nel bagagliaio "si, anche se non volevo per niente presentarmi!" "Oh perché?" "Perché è imbarazzante stare al centro dell'attenzione" stavo per sedermi sul sedile avanti ma Charlie mi prende per il fianco spostandomi "io mi siedo accanto a Ines" stava per farmi entrare nel sedile posteriore ma Tom mi prende per il gomito e mi fa mettere nel sedile da vanti "avete finito di strattonarmi?" Sbuffo "sta lontano da lei Charlie, sei minorenne, è illegale, quindi sali, e una volta arrivati a casa sta lontano dalla camera di Ines, chiaro?" "Va bene" risponde intimidito "avanti sali" mi apre la portiera, salgo in macchina ancora confusa. "Tessa oggi era tristissima" "perché?" Chiedo "perché non c'eri tu, è stata sul tuo letto tutto il giorno" "ohh ma che carina, quando arriviamo a casa la devo coccolare tutta" .
Arriviamo a casa e subito Tessa mi salta addosso "hey! Mi sei mancata tanto anche tu" la bacio tra le orecchie e dopo aver salutato gli altri me ne vado in camera a fare i compiti, stavo per entrare in camera mia "fermo!" Mi giro e noto che Charlie era dietro di me "questa non è la camera di Paddy" si mette da vanti a me Harry "andiamo! Ora ti ci metti anche tu! Prima Tom! E ora tu!" "Sei proprio un pervertito Charlie, sai? E ora va in camera di Paddy" "che cazzo mi stavi seguendo?" Chiedo infastidita "sei minorenne! Come te lo devo spiegare!?" Esclamo "Charlie, lasciala stare e cammina" lo spinge Harry verso la camera di Paddy "va bene" sbuffa "grazie Harry" "di niente" vedo Tessa salire le scale e mettersi da vanti alla porta "a quanto pare hai molti ammiratori qui" ride Harry, "lei è la prima" la faccio entrare in camera.
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Un'amore casuale
Fanfiction/scusate i miei problemi di ortografia/ Ines Ortega, viene dal Venezuela, ha studiato duramente e con tanto impegno le lingue, e ora è pronta per andare a Londra! Dove la sua famiglia ospitante la accoglierà tra le loro premurose braccia, ebbene sì...