• la palestra •

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"Tesoro si risolverà tutto!" Ero in video chiamata sul computer con mamma e Rafael, gli ho raccontato tutto, per filo e per segno e cercano di rassicurarmi "mamma loro aspettano un bambino! E non vuole che io mia vicini a lui!" Urlo "sai com'è fatto tuo padre, prima dice cose, poi me dice altre, e poi fa altre cose" "mamma gli ho letteralmente urlato in faccia di odiarlo!" Mi metto le mani sulla faccia "hey Ines, guardami" attira la mia attenzione Rafael "starai bene, hai me, hai tua mamma, hai quel adorabile cane sul tuo letto" mi fa sorridere indicando Tessa "e poi da quanto ci hai detto la tua famiglia ospitante ti ama praticamente!" Alza le spalle mamma "il fatto è che... ci ho messo diciotto anni per avere un buon rapporto con papà.. e lei ci ha messo solo una notte" "lo so! Lo so che non è giusto amore! Ma te lo giuro che si sistemerà tutto" mi rassicura Rafael

Sento qualcuno bussare alla porta "avanti" urlo dalla porta si intravede Tom con dei biscotti su un piatto "scusa non volevo disturbarti, ciao" saluta la mia famiglia "ciao" rispondono in spagnolo "non disturbi, vieni" mette i biscotti sulla scrivania "li ha fatti Sam, senti se vuoi passo dopo-" "no tranquillo, ora stavo per attaccare" mi rivolto verso il computer e inizio a parlare di nuovo spagnolo "devo andare, vi amo tantissimo, ciao" "ciao amore, ti amiamo anche noi" attacco e mi sdraio sul mio letto matrimoniale accanto a Tessa "non vieni?" Lui sorride e prende i biscotti prima di salire sul letto con me "guarda come Tess ti tiene per se" ride "almeno lei mi sa amare" le accarezzò la schiena "io ti amo" risponde Tom, mi volto di scatto verso di lui "voglio dire! Ti voglio bene! Solo avevi usato il verbo amare e io mi sono solo confuso!" Balbetta "va bene" prendo un biscotto e lo assaggio "voglio portare Sam con me quando dovrò ritornare in Spagna!" "Ma la Spagna non ha una cucina buonissima?" "Certo, ma Sam.. Dio mio! Questi biscotti sono fantastici!" Ne prendo un'altro "tua mamma che ti ha detto riguardo tuo padre?" "Ha detto che.. si risolverà tutto.. sai non credo che si risolverà.. mio padre ha deciso di abbandonare sua figlia.. la scelta è sua" "ma tu puoi risolvere" "non chiederò scusa, mi sono scusata troppe volte" mi pulisco le mani e mi sdraio posando la testa sul cuscino, e Tom mi imita "ma a me non importa, non più ormai, l'ho superata" "è successo solo ieri" "mio padre non era poi così importante per me" ridacchio alzandomi dal letto "tutti i padri sono importanti per i figli" "non il mio" metto le scarpe "dove vai?" "In palestra" "posso venire anche io?" "Certo che puoi" si alza dal mio letto "vado a prendere le mie cose" esce dalla camera.

Io e Tom siamo in palestra e mi vado a cambiare, indosso un semplice top sportivo e un leggings che risalta tutte le mie forme, faccio due trecce veloci ai capelli ed esco. Quando Tom mi vede subito i suoi occhi cadono sulle mie forme "ok.. ti va di iniziare col sacco?" "Certo". Arriviamo al sacco e mi metto i guanti, Tom si mette dietro al sacco e lo tiene "mi raccomando braccio steso per bene" "non è la prima volta che do un pugno" "hai mai fatto una rissa?" Chiede Tom mentre inizio a fare i pugni "ovviamente" "o Dio davvero?" "Si, e quasi sempre ho vinto" "Ines non mi aspettavo che tu fossi così forte" stringe la presa sul sacco "quali risse non vincevi?" "Quelle con quelli di quinta superiore, raramente li volevo affrontare, e un giorno lo feci, mi hanno rotto un sopracciglio, ma io ho rotto il naso ad uno di loro quindi me ne sono andata soddisfatta, tu?" "I bulli della scuola di Harry, lo prendevano in giro e abbiamo fatto una rissa, si è parlato di quella rissa per un bel pò nella scuola di Harry" "però" ridacchio "Dio Ines ma quanta forza hai in quelle braccia" si posiziona meglio "scusa, mi sto sfogando".

Stiamo in palestra fimo a tardi poi torniamo a casa distrutti, dopo pugni, corse, squot ecc. ci sentiamo sfiniti. "Che avete fatto?" Ride Paddy vedendoci così stanchi "palestra" riesco a dire nonostante io fiatone. Mi faccio una bella doccia e mi lavo anche i capelli. Siccome ho il mio bagno nella stanza, esco dal bagno con solo un asciugamano addosso, prendo l'intimo dal cassetto, rigorosamente in pizzo, quando bussano alla porta "avanti" dalla camera entra Tom senza maglia e un pantaloncino sportivo "oh.. scusami" si copre gli occhi "tranquillo, puoi guardarmi, ho l'asciugamano, come mai sei venuto?" "Volevo chiederti come stavi" si scopre gli occhi "sto bene" sorrido "e Tessa è sempre lì" ride indicando con un cenno della testa il cane sdraiato sul letto "ormai dorme con me" "davvero?" "Si, dorme vicino a me" "non ci credo, ma si è affezionata tantissimo" va verso il cane e la coccola "vado un'attimo a vestirmi" "certo, vai" entro in bagno e mi metto un top per la casa con un pantaloncino.
Parliamo per un po' finché non ci chiamano per mangiare.

Un'amore casualeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora