• incubi •

41 2 1
                                    

Mi alzo in punta di piedi dal letto per non svegliare gli altri. Sono sveglia per via di un'incubo che mi  ha spaventata. Corro verso la camera del mio ragazzo e apro la porta. Abbiamo preso la decisione che da domani andrò a vivere da lui e stasera ho preparato i bagagli ma era troppo tardi per andare da lui così ci siamo fermati qui. "Thomas.." gattono sul suo materasso "tesoro.." gli accarezzo dolcemente la guancia "mh?" "Posso restare qui?" "Si.. si certo" mi fa mettere sotto le lenzuola e mi stringe a lui "va tutto bene?" Sussurra "non proprio" rispondo con voce spezzata "ti va di dirmi cos'hai per la testa?" "Io.. non lo so... vorrei dirtelo ma non so neanche io cosa mi prende.. sono confusa e.. sto male ma non so perché" "forse vorresti che tuo padre sia presente per il bambino?" Prova ad indovinare "no.. non voglio che si avvicini o a te o al bambino.. forse è la distanza tra me e mia madre, o il fatto che diventeremo genitori, o la scuola.." " si volta verso di me prendendomi la mano e iniziando a baciarla "hai dormito almeno due ore?" Scuoto lentamente la testa "ho fatto un'incubo.. e sono venuta da te" "che incubo?" "Una cosa stupida.. tanto stupida" "non ti giudicherò.." faccio un respiro profondo prima di iniziare a parlare "il bambino era nato, ed eravamo tutti qui, quando mio padre entrò dalla porta, non so di preciso cosa mi disse ma iniziò ad urlarmi contro.. tu mi difendevi perché mi vedevi pietrificata dalla paura, così lui ti aggredì.. ti voltasti verso di me e-" prendo una pausa per via dei singhiozzi che cercavano di liberarsi dal mio controllo "va bene.. va tutto bene.. sono qui.. sono qui amore mio" mi bacia la fronte "io non vado da nessuna parte, ci siamo io e te solo e per sempre io e te" "Thomas.." sussurro come un grande lamento "basta non riesco più a sopportarlo.. non ce la faccio, ho perso il controllo di tutto, non riesco a farcela, sto crollando ti prego aiutami" "sono qui.. sono qui" continua a sussurrarmi tentando di calmarmi, "sto crollando.." "è ok.. è ok.. va tutto bene.. io sono qui per te Ines, sono qui per voi" mi calmo e smetto di singhiozzare e ansimare, mi avvicino a lui e metto la mia testa sul suo petto "sono sicura.. che diventerai un padre fantastico.." "e io che tu diventerai una mamma fantastica".

Un'amore casualeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora