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Oggi è sabato, finalmente! Ho aspettato questo giorno da tanto! La scuola mi ha subito scocciata, ma insomma a chi non scoccia svegliarsi presto per sentir parlare di cazzate, come la matematica, io ho sempre odiato la matematica, forse perché sono discalculica, che vuol dire avere molti problemi con la matematica! Il che mi ha provocato tanti problemi a scuola

I miei compagni di classe mi prendevano in giro dicendomi che ero stupida, mi guardavano male ad ogni verifica, quando utilizzavo la calcolatrice, o chiedevo che numero c'era scritto sul foglio, un vero inferno!

Sento una botta sulla porta, che mi fa distrarre dai miei pensieri, alzo la schiena dal materasso spaventata, "Tessa! Ines dorme! Sta ferma!" Sento la voce di Tom da dietro la porta "può entrare" urlo per farmi sentire, la porta si apre e subito Tessa salta sul mio letto accovacciandosi sulle mie ginocchia "scusa, ti ha svegliata?" "No, tranquillo Tom, ero già sveglia" "menomale" cala un silenzio abbastanza imbarazzate tra di noi, così subito coccolo il cane sul mio letto "ehm.. Sam ha fatto i pancake, ti vanno?" "Certo che mi vanno" mi alzo e corro verso di lui seguita dal cane, "verso il cibo e oltre" rido.

"Buongiorno" saluto i ragazzi seduti a tavola "buongiorno Ines" rispondono "uhh pancake" Sam mi mette il piatto da vanti con sopra due pancake, "grazie" gli bacio la guancia "di niente" ritorna il cucina e io assaggio i pancake che erano divini! Come fa a cucinare così bene, io se provo a tostare il pane mi va a fuoco casa

"Domani mattina tornano mamma e papà, ragazzi" bene un sorso di tea Tom "ritorniamo a mangiare in sala da pranzo" sospira Harry "ma dove mangiate che ogni volta che vengo qua a mangiare ci trovo solo Tessa" "prima di tutto, Tessa te la ritrovi ovunque, seconda cosa, mangiamo tutti nelle nostre camere" alza le spalle Tom "ma come nelle vostre camere? Avete l'opportunità di mangiare come una famiglia e non lo fate? Darei di tutto per mangiare tutti insieme nella mia famiglia" mi alzo da tavola posando il piatto nella lavastoviglie, corro subito fuori nel giardino.

Sto calciando la palla di qua e di là tentando di calmare i pensieri, che non riesco a domare, non ricordo nemmeno l'ultima volta che ho cenato con mamma e papà, non possono vedersi proprio, litigano sempre, anche ai miei tredici anni l'hanno fatto, e loro che possono essere una famiglia non lo fanno?

"Ines" Mi raggiunge Tom, non rispondo, rimango a calciare la palla "sei arrabbiata?" "Non arrabbiata.." alzo lo sguardo "solo.. lascia stare, non capiresti" "spiegami allora" mi prende le spalle, sospiro e lo guardo negli occhi "siete una bellissima famiglia, e mi ricordo quando io e la mia famiglia eravamo così.. era tutto così perfetto, finché non hanno iniziato a litigare più frequentemente, i piatti volavano, e io ero lì in mezzo a loro e con le lacrime agli occhi che cercavo di dividerli.. quando si sono separati avevo i tic tutti i giorni, non riuscivo a stare ferma... quello che voglio dire è-" "che noi abbiamo l'opportunità e tu no" mi precede lui "ho capito,domani sera faremo una cena come si deve, faremo il barbecue, staremo qui a giocare tutto il tempo, e ti farò rivivere tutti quei bei momenti" mi abbraccia "grazie Tom.." appoggio la testa sul suo pettorale, e mi lascio stringere da quelle possenti braccia che mi fanno sentire tanto protetta

"Ma ora..." ci allontaniamo "tutti in piscina!" Urla facendosi sentire anche dentro casa, mi prende in braccio tipo sposa "no! Thomas!" Mi dimeno "che fai?" Escono di casa i tre fratelli "Tom! Fermo! È vestita!" Ridacchia Sam "esatto Thomas! Sono vestita! Ho il pigiama!" "Tre!" Contano i fratelli "fammi scendere!" "Due!" Continuano a contare "vi ammazzo!" Continuo a dimenarmi "uno!" Urlo prima di finire sott'acqua, risalgo in superficie, "ha ha ha, molto divertente ragazzi" ridevano come matti "dammi una mano a risalire pezzente" allungo la mano verso di Tom, quando lo afferra faccio forza per buttarlo in piscina e ci riesco "dai potevi essere più intelligente Tom" ride Harry "ma sembrava convincente" risale sulla terra piatta "sei proprio un'attrice" mi porge la mano "dopo che ti ha scaraventato tu le porgo un'altra volta la mano" continua a ridere Paddy poggiandosi al fratello "deve risalire in qualche modo, sappiamo che non sai risalire per la tua statura" afferrò la mano lanciando un'occhiataccia a Tom.

Un'amore casualeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora