• casa •

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Torno a casa dopo aver fatto la spesa. "Amore! Ho comprato quegli yougurt che ti piacciono tanto! Sai ho incontrato Leyla per strada mi ha detto che-" mi volto verso la cucina. Dove tutti sono seduti, compresi i gemelli e Paddy. "Cosa succede?" Chiedo posando le buste per terra "Ines.." comincia Tom "sono venuti qui per.. farmi ragionare.. e ho capito" "no.. Tom cosa stai dicendo" "amore mio.. io ti amo con tutto me stesso" si alza dalla sedia per venire verso di me "ma non ti faccio bene" "nono.." "guardati Ines.. ti trascuri, non dormi, piangi in continuazione, non mangi, è tutto per causa mia" "no Tom no.." gli poso una mano sul viso "per questo è meglio che noi due prendiamo strade diverse" "Thomas.. no, Io.. il nostro bambino?" "Non c'è nessun bambino.. il nostro bambino non c'è più" "no.. Tom ti prego, perfavore, ragiona!" "L'ho fatto.. e ho capito di aver solo rovinato la vita della donna che amo" "Ines.." sussurra mia madre "ritorniamo in Venezuela" si sposta facendomi intravedere le due grandi valigie che avevo portato con me "no.. Tom! Non puoi permettere di emo facciamo questo!" Mi avvicino a lui, ancorandomi, e stringendolo forte a me "Ines, andiamo" Rafael e mio padre si avvicinano a me prendendomi per la vita è cercando di strapparmi dalle braccia dell'uomo che amo "no! Tom! Ti prego amore mio! Perfavore!
Il nostro bambino! Pensa al nostro bambino!" "Mi dispiace" singhiozza lui "Tom! Hai promesso che mi avresti protetta! L'hai promesso!" "Lo sto facendo" "hai detto che non mi avresti mai abbandonata!" Mi prendono con forza trascinandomi via dalla casa "Harry! Sam! Paddy! Perfavore! Aiutatemi! Vi prego!" "Vengo con te! Vengo con te Ines!" Corre verso di me Harry "dove vuoi andare?!" Esclama Nic "vado in Venezuela con lei! Ha bisogno di me!" "Ma Harry-" "No! Io non sono mai stato d'accordo! Non potete farle questo! Che razza di persone siete!?" Corre verso di me prendendo le mie valigie "Tom! Lasciatemi andare! Lasciatemi! Thomas!" "Mi dispiace amore.. ti amo" "noo!".

Il Venezuela.. tutti vorrebbero venire qui,viverci, ma ho sempre pensato che questo non è il mio posto. Fin da piccola ho sempre odiato vivere qui. Un posto dove i miei sogni non si sarebbero mai realizzati. Un posto dove gli incubi mi perseguitavano. Un posto dove io non ero destinata a stare.
Harry è partito con me. Siamo passati per casa Holland, dove lui ha subito fatto velocemente le valigie prendendo lo stretto necessario. Per poi tornare in macchina e stringermi a lui. Ho chiamato Tom un milione di volte ma non rispondeva, gli ho intasato la segreteria, e mandato duecento messaggi, mai visualizzati. Ma non rispondeva, non mi chiamava, non mi pensava.. allora ho iniziato a nutrire rabbia, tanta rabbia. Nei confronti della mia famiglia.
Appena varcata la soglia di casa mia, mi guardo attorno. Chiudo gli occhi respirando lentamente. Inspirando.. e espirando. "Portatemi da Tom.." sussurro cercando di mantenere la calma. Mentre sentivo le unghie conficcarsi nella carne e il sangue scivolare per terra. "Ines.. perfavore.. calmati" "ho detto.. portatemi da Tom" riformulo senza ancora aprire gli occhi "tesoro mio.." cerca di avvicinarsi mamma "non toccarmi!" La spingo facendola cadere "portatemi da Tom!" Cerco di aggredire Rafael, ma vengo fermata da Harry. Che mi stringe prontamente i fianchi con le sue braccia. "Portatemi da Tom!". Durante le mie crisi di rabbia, nessuno capisce più nulla. Io potrei fare del male a tutti, non ci vedo più, non riesco a fermarmi, sentendo crescere la voglia di far male a qualcuno. Inizio a graffiare le braccia di Harry ma nonostante I dolore atroce e il sangue colare non mi lascia. "Portatemi da Tom!" "Ferma Ines!" Rafael mi prende per scaraventarmi per terra, mi ferma i polsi facendo pressione. Inizio a urlare come un'ossessa. Non dando più retta a nessuno. "Tu stai impazzendo!" "Io sono una madre! Io proteggerò il mio bambino!" Continuo a gridare "non c'è nessun bambino! Non sei incinta Ines!" Mi fermo con il fiatone a guardalo con gli occhi sgranati "come osi?.." lui si scosta spaventato mentre mi alzo lentamente. "Io sono una madre...io sono una madre!" gli salto addosso in preda alla rabbia più fottuta. Harry mi prende buttandomi per terra. "Ferma! Resta lì! Non fare un'altro passo!" Prende la bottiglia di vetro puntandomela come fosse una pistola. Inizio a ridere istericamente.
Siete tutti fottuti..
Pensai mentre mi alzo. "Cosa vuoi fare con quella? Eh? Harry, vuoi sbattermela in testa? Avanti, rompila sulla mia testa" "non sei più in te Ines" "rompila.. avanti! Avanti! Vai Harry! Sbattimela in testa!" "D'accordo!" Urla mettendo la bottiglia sul tavolo "cosa vuoi? Chiamare Tom! Eccoti accontentata!" Lancia il telefono sul tavolo, video chiamando Tom. Mi affretto a sedermi e a prendere il telefono per inquadrarmi. "Harry, sto cucinando, tutto bene? Ines sta bene? Si è calmata poi?" l'unica cosa che vedo è il soffitto, e sento il rumore di qualcosa che frigge. "Tom.." sussurro con un filo di voce. Subito prende il telefono inquadrandosi "Ines.." i suoi occhi iniziano a farsi lucidi, così come i miei "Tom.. vienimi a prendere.. ti prego.." "cosa ti è successo?" Fa guardandomi. I capelli scompigliati, il trucco sbavato, e i vestiti strappati. "Tom credo di star impazzendo.. perfavore, ho bisogno di te.." "amore ora stai così, ma vedrai che poi starai meglio" "no.. Tom Ho bisogno di te, ti prego.. non so cosa fare senza di te.." "ti amo" improvvisamente stacca la chiamata. Lasciandomi da sola.. io,me e me stessa.

Un'amore casualeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora