• "non sei sola" •

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*due anni dopo*
Sono già passati due anni da quel giorno sulla scogliera. Lasciate che vi aggiorni. Dopo quell'episodio mi portano no in ospedale per accettarsi che io stessi bene. Dopo io e Tom siamo rimasti in Venezuela per due settimane, facendogli scoprire un pò le nostre tradizioni. Ho passato tanto tempo con mio fratello Matheo, ci siamo conosciuti.. e ora ci amiamo. Tanto è vero che quando piange basta che veda il mio viso per calmarlo, quindi Gloria mi videochiamata davvero spesso. Con Gloria.. mi sono arresa..
L'ho fatta entrare
È la mia matrigna e la madre del mio piccolo fratellino. Abbiamo passato molto tempo insieme, tra shopping, chiacchierate e passeggiate. L'ho conosciuta meglio, e ho scoperto che è una donna dolcissima, sempre disposta ad aiutare gli altri e a farli sentire a proprio agio.
Insomma con l'aiuto della psicologa e dei miei cari riesco a riprendermi. All'inizio Tom era molto protettivo con me, non lasciandomi uscire da sola per qualche mese. Una volta preso il diploma siamo tornati a vivere insieme, proprio come prima. Mi sono iscritta all'università qui a Londra. Perché nonostante tutto non ci siamo ancora arresi, e vogliamo ancora un bambino tutto nostro da spupazzare. E anche perché non avevo la minima intenzione di separarmi da lui. I nostri genitori ci hanno ripetuto più volte che non era una scelta ragionevole quella che abbiamo fatto. Ma non ci siamo lasciati influenzare di nuovo da loro. Tom ha promesso che non mi avrebbe mai più abbandonata e ha mantenuto la sua promesso. Standomi vicino nonostante tutto.
A casa nostra ci divertiamo parecchio insieme. Durante il giorno balliamo, ridiamo e litighiamo tantissimo, anche per cose futili, come sporcare il piano cottura col mestolo sporco di sugo. E durante la notte invece facciamo l'amore. Quando venni a vivere qui lo facevamo tutto il giorno tutto i giorni. Come se fosse una boccata di aria fresca. Non abbiamo spesso fatto l'amore prima dell'incidente per via della depressione che mi assaliva.
E ora siamo qui.. io e lui contro tutti e tutto.

Oggi è Natale e tutta la mia famiglia coglie l'occasione per conoscere quella di Tom. Includendo zie e nonne.
Tutti verrano a casa nostra per passare questa festa insieme.
"Nonna!" Esclama Tom andando ad abbracciare la donna. "Tesoro! Come stai!? Come sei forte, guarda che muscoli" "grazie, voglio presentarti una persona molto importante per me" "uhh è quello splendore di ragazza? Nic mi ha fatto vedere una foto" ridacchio calando lo sguardo "si, proprio lei.. Ines.." mi prende la mano avvicinandomi a lui "nonna, lei è Ines, la mia ragazza" "oh ma come sei bella! Vieni qui fatti abbracciare" "è un piacere conoscerla" la abbraccio "sei stupenda!" "La ringrazio" "allora.. sei incinta?" "Nonna!" Esclama Tom "voglio sapere! Io voglio un nuovo nipotino da accogliere" "ne hai avuti quattro!" "Tutti maschi! Io voglio una femmina!" Protesta "a me sembra giusto" sussurro "vedi! Lei capisce!" "È permesso?" Entra mio nonno che porta mia nonna sulla carrozzina "abuela! Abuelo!" Abbraccio prima mio nonno e poi mia nonna. Purtroppo lei è molto vecchia e soffre di ahlzaimer, e anche se non si ricorda di me io la amo ugualmente.
"Come ti sei fatta grande!" Esclama nonno in spagnolo "sei stupenda figliola" "grazie, come sta nonna?" "Se la cava" alza le spalle "abuela.." mi abbasso alla sua altezza, posa una mano sulla mia guancia accarezzandomi mentre ridacchia. Contagiando anche me "Ines.." sussurra facendomi sussultare "si.. sono io abuela" "qui.." indica la mia pancia "qui.. non.. sei sola" cerca di parlare "come?" "Bambino.." "Rosalynd, non essere sciocca, lascia in pace questa povera ragazza" mi alzo lentamente ancora confusa da quello che abuela ha detto "ehm.. vi voglio presentare il mio ragazzo Tom" gli prendo la mano "piacere di conoscervi" porge la mano a mio nonno e riservando un sorriso alla nonna "mhh, così sei tu lo spasimante della mia prima nipotina" "no questa non l'ho capita" si volta verso di me "sta solo cercando di intimidirti" ridacchio.
Dalla porta d'ingresso vedo correre verso di me il piccolo, seguito dai suoi e genitori. "Matheo!" Esclamo. Mi abbasso aprendo le braccia. Lo aspetto con gioia mentre lo vedo correre verso di me. "Amore mio!" Lo abbraccio "come sei grande! Ma guardati! Ometto!" Ridacchia per via del solletico che gli sto facendo. "Ciao papà" abbraccio anche mio padre "ciao amore" "come stai?" "Bene, Gloria! Ma come stai bene oggi!" "Ero ansiosa di conoscere i parenti di Tom" "tu? Pensa un po' me" stringo anche lei.

Io, mia madre, Gloria e Nic siamo chiuse in bagno. Perché? Lasciate che vi spieghi. Da più di due settimane ho voglie strane e nausee, insieme a dolori muscolari e svenimenti.
In più abuela mi ha spaventato con quella storia. Così dopo aver urinato su un test sto aspettando insieme a loro. Condividendo un momento così importante. "Ines calmati!" Esclama mamma "come faccio?! Se sono incinta?!" "Hai fatto dei salti mortali per avere un bambino" alza le spalle Gloria "lo so! Ma ho una paura matta!" "Di cosa?" Domanda Nic "di perderlo di nuovo! Se lo perdessi non me lo perdonerei ancora" "amore mio" si avvicina mamma "ma tu non lo perderai.. una mamma fa questo.. protegge il proprio bambino, e tu lo stai facendo per il tuo.. quindi ora prendi un bel respiro.. e gira il test" "ok.." mi avvicino lentamente. Lo giro di scatto come per togliere un cerotto.
"Si! Si!" Comincio a saltare per il bagno. "Sono due?!" "Sono due!" Piango dall'emozione coprendomi il viso e sedendomi sul water. "Mamma sono incinta.." singhiozzo "Shh tesoro" mi abbraccia piangendo insieme a me "ok sentimi ora" mi prende le mani. "Che ne dici di fare una bella sorpresa a Tom?".
"È il momento dei regali!" Esclama Harry battendo le mani. Tutti andiamo in salotto dove sotto l'albero ci sono posizionati i pacchi. "Prima io!" Urla Tom prendendo una busta "ecco a te" me lo porge "grazie" scarto il regalo. Trovandomi dentro una cornice di noi due.
Eravamo sul divano dopo una stancante giornata. E io ridevo per via di una battuta di Tom. Mentre lui mi guardava sorridente e fiero di se per avermi fatta sorridere. "Ma siamo bellissimi!" Esclamo "grazie amore mio" lo bacio "di nulla amore" "Sisi ok! Basta" si mette in mezzo mio padre. "Io ho due regali per te, ma ti do prima quello più brutto" "due? Addirittura" prendo la scatolone e glielo passo.
Scarta, stracciando la carta rossa. Appena vede la scritta Nike , sussulta guardandomi con gli occhi sgranati. "Ma sono le scarpe che volevo!" "Esatto" ridacchio vedendolo così felice "ma grazie" mi bacia nuovamente "aspetta però, non finisce tutto qui, sotto la carta c'è qualcos'altro" mi guarda confuso. E perplesso inizia a buttare via la carta.
Finalmente lo vede. Subito gli occhi diventano lucidi. E si mette una mano sul cuore sorpreso. Prendo e il test in mano. E tutti sussultano come lui. "Sei incinta?" Domanda piangendo "mh mh" annuisco mentre le lacrime solcavano le mie guance "avremo un bambino?" "Avremo un bambino" confermo "avremo un bambino!" Mi prende in braccio e iniziamo a girare su noi stessi mentre tutti esultano. "Diventerò papà!" "E io diventerò mamma!" "Non puoi capire quanto sono felice!" "O mio Dio! Sei davvero incinta" mi accarezza la pancia "insomma.." prende il test per guardarlo di nuovo "sarò davvero un papà.." "si.." annuisco ridacchiando "ce l'abbiamo fatta.." "ti amo.. Tom" "ti amo anche io Ines.."

Un'amore casualeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora