• sfoghi •

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"Tesoro.. Posso entrare?" Busso alla porta "no" sospiro e la apro lentamente, la trovo sdraiata sotto le coperte con una felpa addosso e gli occhi rossi e gonfi, quali mi vede si gira dall'altra parte per non guardarmi in faccia "piccola.." le tocco il fianco "scusa..." singhiozza "io non voglio forzarti... non voglio obbligarti a fare nulla" "va bene amore.. ok, però ti prego.. non posso vederti così" "ma che ti aspetti!?" Scatta in piedi "ti aspetti che dopo aver perso mio figlio io sia tutta contenta! Si dai apriamo una bottiglia di champagne!" Corre verso la camera del bimbo. Sbatte la porta aprendola. "Tutti soldi spesi inutilmente" butta i vestitini per terra "che stupidi che eravamo" ride nervosamente "non ci sarà futuro! Ma solo passato! Questa culla che abbiamo costruito insieme" la prende a calci "questi giochi che abbiamo comprato per lui! Questo quadro che abbiamo appeso per mettere una nostra foto insieme!" Lo butta per terra rompendolo in mille pezzi "questo pannolini che abbiamo preso quando abbiamo fatto l'ultima ecografia!" Lo straccia "e questo muro! Che abbiamo dipinto di blu quando abbiamo scoperto che sarebbe stato maschio!" Prende a pugni le pareti lasciando il suo sangue su di esse "Ines! Ines ferma!" Le circondo il busto con le mie braccia attaccando la il mio petto alla sua schiena "ti prego!" Inizia a urlare come un' osessa dimenandosi alla mia stretta. "Guardami!" Le urlo prendendole il viso "io non ti lascio sola! Io sono qui! E non me ne vado!" Singhiozza chinandosi per terra, si stende per terra prendo si le mani doloranti, "va bene così.. va bene così amore.. ora andiamo a fasciarci le mani, va bene?" Le prendo il viso tra le mani,annuisce con le lacrime agli occhi.
Le bendo le mani mentre guarda il vuoto spaventata. "Ti va di parlarmi un pò?" Scuote la testa "ok.. andiamo a dormire..hai bisogno di riposarti.." annuisce di nuovo, le circondo le braccia con un braccio e insieme saliamo le scale, la metto a letto e le rimbocco le coperte. "Vuoi che resti?" "Si.." sussurra lei "ok.." mi stendo accanto a lei abbracciandola "mi manca vedere i suoi piedini che scalciano... mi manca Thomas.." "manca anche a me tesoro.. manca anche a me" "ma perché noi? Noi avevamo un piano, avrei partorito, avrei studiato, mi sarei laureata, sarei andata a lavorare, avrei fatto la mamma!" Piange "va bene così tesoro.. va bene così, non possiamo farci nulla.. La porosità volta saremo più fortunati" le bacio la fronte, alza lo sguardo verso di me "forse hai ragione.. anche io ero pronto a diventare padre, dovremmo provarci" "davvero? Non lo stai dicendo solo per farmi felice?" "No, lo sto dicendo perché anche a me manca" "oh Thomas..".

Un'amore casualeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora