"Senta, le dirò che è passato ma in questo momento non può parlare con lei!" Mi sveglio per via delle urla del mio ragazzo che riesco a sentire dal piano di sopra. Mi alzo in punta di piedi per andare a vedere contro chi stava urlando. "Io voglio parlare con lei! Tu non hai il diritto di proibirmi di vederla!" "Invece si! È la mia ragazza!" Dal suo tono di voce riesco a capire che è davvero arrabbiato. Così scendo velocemente le scale per andarlo a consolare ma quando vedo lui.. mi pietrifico. Mio padre era lì, di nuovo, a casa nostra, a casa mia. Mi avvicino velocemente a Thomas allontanandolo dall'uomo trascinandolo per il braccio. Nella cucina di casa nostra c'erano i genitori del mio ragazzo e i miei, insieme e Gloria e Rafael. "Cosa ci fai qui?! Va via da casa mia!" Gli indico la porta "ho saputo.. del tuo bambino e quello che voglio dire è che mi dispiace-" "no! Va via!" Inizio a piangere "shh shh hey" Mi accarezza il viso Tom "non può stare qui, un conto è venire a casa dei tuoi genitori, ma è un'altra cosa venire a casa nostra!" "Lo so tesoro.. ma ora calmati, io sono qui, va tutto bene" "Gloria.. ha partorito.." sussurra lui "si chiama Matheo.. è un bambino dolcissimo, stupendo, ed è identico a te.." "a noi dispiace tanto.. Ines" Si fa avanti sua moglie "non so cosa si prova a perdere un figlio.. ma so che è doloroso.." "noi.. noi gli avevamo già fatto una cameretta.. e abbiamo comprato già dei vestitini.. e i giochi" singhiozzo "mi dispiace tesoro.. ma tu almeno ora sai cosa sta provando tuo padre in questo momento" indica l'uomo "sono stato davvero stupido.. ho picchiato.. il tuo compagno, sono venuto qui senza preavviso, ti ho insultato, non ti ho permesso di venire al nostro matrimonio.. ma posso rimediare, standoti vicino e facendoti vedere.. il tuo fratellino" si spostano e dietro di loro c'è un passeggino, sussulto portandomi le mani alla bocca, lascio il braccio di Tom e mi avvicino al bimbo. Lo guardo alzando gli angoli della bocca "è stupendo.." lo prendo in braccio "avrei dovuto partorire da quattro mesi... mancavano ancora quattro mesi prima di aver formato per bene il suo cuoricino" singhiozzo ancora "tesoro.." cerca di abbracciarmi l'uomo ma mi tiro indietro "ma che.. che diamine sto facendo" mi ricordo per un secondo quello che ha fatto a me, a mia madre, e al mio ragazzo. Posso il bambino nel suo passeggino di nuovo prima di rifugiarmi nelle braccia del mio ragazzo. "Ti prego!" "Non posso farlo! Non posso!" "Ines.." mi accarezza la spalla Dominic "ti ricordi quello che mi hai detto qualche mese fa? Quando mi hai detto.. che quando mi abbracci senti quel rapporto padre-figlia?.. non ti piacerebbe sentire la stessa sensazione con il tuo vero padre? So che ora sei ferita per aver perso tuo figlio, e che devi ancora trovare la forza per accettare questo, ma scava dentro di te.. e trova la forza per perdonarlo.." guardo mio padre e ancora una volta l'uomo prima di buttarli tra le sue braccia. "sarò un padre migliore! Te lo prometto! Ti darò quello che meriti!" Mi stringe.
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Un'amore casuale
Fanfiction/scusate i miei problemi di ortografia/ Ines Ortega, viene dal Venezuela, ha studiato duramente e con tanto impegno le lingue, e ora è pronta per andare a Londra! Dove la sua famiglia ospitante la accoglierà tra le loro premurose braccia, ebbene sì...