Quando arriviamo a casa metto un vestito adatto al locale, quindi metto un tubino nero e corto con maniche lunghe, che per la cronaca io amo!
Scendo al piano di sotto seguita da Tessa, come sempre, "però.." raddrizza la schiena Tom "stai.. stai bene" "grazie" sorrido, "uscite?" Va verso il frigo Harry "Si,staremo con Harrison e la sua ragazza" "appuntamento a quattro?" Ride Harry "almeno noi ce l'abbiamo" sorrido maliziosa "ai" si mette una mano sul cuore "questa ha fatto male" "dai smettila, ricordati di dar a mangiare a Tessa, e lascia la porta della mia camera socchiusa, così se vuole può entrare" accarezzo il cane "è il tuo cane o il nostro?" Chiede Tom scherzando "sappiate che amo questo cane più di quanto ami voi" loro fanno una faccia scioccata mettendo una mano sulla bocca facendomi ridere "continua a ferirmi" Harry inizia a "piangere", gli vado vicino e gli do un bacio sulla guancia "ah e siccome tu sei tutto tranne che responsabile" lo indico "Sam! La responsabilità è tua!" Urlo prima di correre via "no! Sei una stronza!" Corro via ridendo seguita da Tom, chiudiamo la porta dietro di noi e subito saliamo in macchina "tanto per dargli fastidio" alzo le spalle.
Arriviamo al locale e incredibilmente Tom mi prende per il braccio, non so per quale ragione ma sono nervosa, infatti come volevasi dimostrare ho dei tic, li ho da quando i miei e genitori hanno divorziato, quando sono troppo nervosa il mio corpo perde il controllo.
Entriamo, e Tom si guarda attorno e nel mentre si accorge di me che cerco di tenere la testa dritta senza farmi male al collo, "stai bene?" Si volta premuroso verso di me "scusami, avrei dovuto dirtelo prima per non rovinare nulla, ma.. quando sono nervosa mi vengono dei tic, e probabilmente rovinerò la serata, mi dispiace così tanto!" Urlo disperata, lui si volta verso di me e mi prende il viso tra le sue morbide mani "hey hey, non fa nulla, non preoccuparti di questo, va tutto bene, hai dei tic? Va bene, ti aiuterò, se non riuscirai nemmeno a prendere qualcosa in mano lo farò io, ma ti prego.. non scusarti" "grazie Tom.." lo abbraccio poggiando la testa sul suo pettoÈ incredibile, quello che io provo per Tom è.. indescrivibile, quando lui mi stringe tra le sue braccia sembra che nulla può ferirmi, mi abbraccia e io sto.. bene, sono felice, un sentimento che non provavo da tanto, forse da troppo, ma lui è speciale
"Tom!" Un ragazzo chiama Tom da lontano e rovina il momento, lui prende la mia mano e la stringe forte alla sua, ci avviciniamo al tavolo del suo amico che abbraccia calorosamente, e stringe la mano alla ragazza accanto a lui "Harrison lei è Ines, Ines lui è Harrison" stringo la mano al ragazzo "ciao Harrison" "Ciao, allora avevano ragione i ragazzi, sei bella" sorride "grazie" sentiamo due colpi di tosse da Tom, che erano palesemente falsi "lei invece è Grace, la ragazza di Harrison" "piacere di conoscerti Grace" "il piacere è mio Ines.. che bel nome, è particolare" "è un nome tipico spagnolo" mi siedo sul divanetto accanto a Tom "allora, non ci vediamo da parecchio come stai Tom?" "Sto bene, questo è un periodo di spensieratezza" sorride, i miei tic iniziamo ad esagerare e butto violentemente la testa indietro "aspetta ti fa male" Tom mette le mani attorno al mio collo e con un dito tiene ferma la testa "hai dei tic?" Chiede Grace "solo in casi particolari, non spaventatevi, è tutto normale" "non siamo spaventati" alza le spalle Harrison, prendo violentemente i polsi di Tom stringendoli "menomale, tutte le persone che vedono i miei tic si spaventano" "non noi" sussurra Tom, smetti con il collo e lentamente Tom toglie le mani "grazie" "di niente" ci concentriamo sul menù, anche se la mia mano ha come dei leggeri tic.
Dopo qualche minuto arrivano le patatine che abbiamo chiesto, voglio prenderne una ma i tic me lo impediscono, questo perché al momento sono al centro dell'attenzione, stanno parlando tutti di me, e del fatto che vengo dal Venezuela, così siccome Tom mi vede in difficoltà prende una patatina e mi imbocca ridendo, "sei troppo bellina quando mangi" "dovrebbe essere un complimento?" "Certo" "allora grazie" mi da un bacio tra i capelli e io gli sorrido "sembrate una coppia" sorride malizioso Harrison "anche io bacio la testa di Grace così" "era solo un bacetto innocuo Harrison" sgrana gli occhi "mh mh".
"Ti sei divertita?" Chiede Tom poggiando la mano sulla mia coscia "si, molto, mi dispiace solo che i miei tic abbiano rovinato la serata" "non hai rovinato nulla, tranquilla, Grace mi ha detto che sei anche molto simpatica" si volta verso di me sorridendo, e io non esito a ricambiare.
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Un'amore casuale
Fanfic/scusate i miei problemi di ortografia/ Ines Ortega, viene dal Venezuela, ha studiato duramente e con tanto impegno le lingue, e ora è pronta per andare a Londra! Dove la sua famiglia ospitante la accoglierà tra le loro premurose braccia, ebbene sì...