"Ci vediamo presto ragazzi" abbraccio Nic e Dom "non fare l'incoerente, stai sempre con Tom ovunque vai, e non mandare a fuoco la casa mentre prepari un toast, va bene?" "Va bene" ridacchio, mi stacco da loro "la mia bambina" mi guarda Dom "o mio Dio vi prego basta" mi asciugo le lacrime "vi verremmo a trovare tutti i giorni, siamo distanti solo qualche via" "guardami" mi prende il viso tra le mani "per me sei come una figlia, la mia unica figlia femmina, e sarà dura non vederti camminare per casa, quindi non dirmi di smetterla" "e tu per me sei come il papà che non ho mai avuto" cerco di non singhiozzare. Mi allontano da lui per andare dai tre ragazzi "vi avverto, se provate a far entrare qualcuno nella mia camera vi uccido, soprattuto Charlie" gli punto il dito contro "vi voglio tanto bene ragazzi" li abbraccio "anche noi te ne vogliamo Ines" "aspetta" mi stacco da loro per un'attimo "Harry stai piangendo?" "No, non è vero" "sta negando l'evidenza" ridacchia Sam "ohh come sei dolce" lo abbraccio di nuovo "ok ora basta" mi allontana "però ti voglio bene stronzetta" "anche io.. anche io.." faccio un respiro profondo prima di andare verso Thomas.
Arriviamo a casa e la prima cosa che faccio e buttarmi sul letto. Annusando i cuscini "Mhh odore di Thomas" sospiro facendolo ridacchiare. Si siede accanto a me, e io mi stendo con la testa sulle sue ginocchia. "La Mia famiglia lo sa.. la tua?" "Non ancora.. dovrei chiamarli vero?" "Si" "li chiamiamo ora?" "Prendo il computer".
"Son così in ansia!" Esclamo mentre aspetto che rispondono "va tutto bene-" non fine la frase che sullo schermo compaiono loro "ciao tesoro! Ciao Tom" saluta mia mamma in inglese "salve signora" "senti mamma noi ti abbiamo chiamato per dirti che-" "ma dove sei?" Avvicina il telefono alla sua faccia "a casa di Tom" "da soli?! Senza nessuno?!" "Si, ma.." "no, Ines non mi piace questa cosa! E se rimani incinta?" "Non posso.. perché.. sono già incinta" tutti e due sussultano "sei incinta?.." "si.." "E Tom è il padre?" "Si.. mamma" Tom non poteva capire quello che ci stavamo dicendo, ma dalle nostre espressioni facciali poteva capire cosa succede "o mio Dio.. tesoro.. stai per diventare mamma.." "mh mh.." inizio a piangere "lo terrete?" "Si.. lo terremmo.. per il momento vivo da lui perché ha detto che vuole starmi vicino durante la gravidanza e.. trasformeremo il suo studio nell sua cameretta, poi ha pomata to già qualche cuscino per me se voglio sedermi e il pancione ingombra" "che altro dire.. congratulazioni" "non sei arrabbiata, vero?" "No, non potrei mai essere arrabbiata per questo, sono solo.. preoccupata, non conosco Tom, non so se potrà mai essere un buon padre per mio nipote, capisci?" "Si mamma..." Tom intanto ha preso il telefono in mano e con Google traduttore è riuscito a capire cosa ha detto lei "allora facciamo così, tra due mesi è Natale, per una settimana o di più potete venire da noi, per festeggiare insieme, posso pagare io il biglietto per voi" traduco a mia madre che subito rifiuta "assolutamente no, troppi soldi da spendere" "pagherò io tutto, venite da noi" mia mamma ci pensa un bel pò prima di accettare. "Allora ci vediamo per Natale?" "Per Natale..".
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Un'amore casuale
Fanfiction/scusate i miei problemi di ortografia/ Ines Ortega, viene dal Venezuela, ha studiato duramente e con tanto impegno le lingue, e ora è pronta per andare a Londra! Dove la sua famiglia ospitante la accoglierà tra le loro premurose braccia, ebbene sì...