Io e Tom stiamo provando ad avere un bambino. Ma tutti i nostri tentativi stanno andando in fumo. Così abbiamo deciso di andare dalla ginecologa. Per capire cosa non va in me. Nostro figlio non era previsto prima, non abbiamo neanche provato ad averlo prima, e lo facevamo protetto, questo voleva dire che ero molto fertile, ma ora? Sono mesi che ci proviamo ma non riesco a rimanere incinta.
Mi sento davvero distrutta. Ho delle fantastiche persone al mio fianco ma mi sento sola. Ho incubi, ho perso innumerevoli chili, piangola mattina quando mi sveglio e la notte quando mi addormento. Insomma,sono esausta. E Tom non sta neanche più tanto bene, anche lui è ridotto una nerds, ma cerca di non farlo a vedere, vuole essere forte per entrambi. E Dio! Odio me stessa solo per questo pensiero così egoista, ma io voglio che sia forte per tutti e due nonostante stia candid a pezzi, se lui in primis non è forte, allora anche mi butterei a terra. Entrambi non ne possiamo più di questa situazione. E cerco di ritrovare il mio bambino nel mio fratellino. Passo tanto tempo con lui. Quasi tutta la settimana. I miei genitori si sono trasferiti momentaneamente qui. Per starmi vicina e supportarmi.
Sono stesa sul lettino e abbiamo appena finito la visita. "Allora? Sta bene? Possiamo vere un bambino?" Domanda ansioso Tom. "Signori.. mi dispiace dirvelo ma ci sono scarse probabilità.. che voi abbiate un bambino.. la gravidanza precedente ha scombussolato un po' tutto" "non posso rimanere incinta?" Inizio a sentire le lacrime calde scendere sul volto "non ho detto questo, ho detto solo che ci sono scarse probabilità.. ma mai dire mai, però se davvero lo volete dovete fare delle punture, per diciamo.. aiutare il bambino" "ok.. grazie" passo una mano sotto gli occhi asciugandomi le lacrime "ora esco così si può rivestire,arrivederci signori" "arrivederci" salutiamo cordialmente. Mi alzo da lì e infilo i miei jeans. "Come stai?" Chiede Tom, sospiro alzando lo sguardo al cielo per evitare che altre lacrime cadessero "stupida.. davvero stupida.. dovrei tornare a scuola ma non ho la forza, tra pochi mesi dovrò tornare in Venezuela e invece sto cercando di rimanere incinta, devo tornare a casa dei tuoi genitori ma non riesco a staccarmi da te, e mi odio per aver speso così tanti soldi in preservativi!" Urlo strappandomi qualche capello da testa. Esatto. È un tic, tutte le volte che sono nervosa, in ansia, arrabbiata, mi strappo i capelli da testa. "Hey" mi prende le mani Tom "va been, va tutto bene, avremo questo bambino, ti trasferirai qui,o io lì, tornerai a scuola, te lo assicuro amore, ma ora non buttarti a terra,sii forte, perché tra qualche mese, qui dentro ci saranno altri piedini a spingere, ok?" Mi accarezza il ventre "no, sono stanca, voglio dire ma che cazzo, mi hanno fatto amare il bambino per poi togliermelo!" Sprofondo tra le braccia di Tom, che mi cullano, mentre mi lascia dolci baci tra i capelli.
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Un'amore casuale
Fanfic/scusate i miei problemi di ortografia/ Ines Ortega, viene dal Venezuela, ha studiato duramente e con tanto impegno le lingue, e ora è pronta per andare a Londra! Dove la sua famiglia ospitante la accoglierà tra le loro premurose braccia, ebbene sì...