CAPITOLO II.

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- Non pensavo che il principe fosse tanto premuroso da affidare uno dei suoi vassalli-guardie alla dama della principessa. Oppure vi fidate molto poco di me?- chiese Hajime, che si era rimesso in volto il suo solito sorriso.

- Nessuna delle due: Hakkai è mio fratello, ed è un po' protettivo. Be', il principe Seishu è anche una persona gentile però- commentò la ragazza con un sorriso.

- Capisco-.

La loro attenzione fu catturata da un rumore.

Entrambi si voltarono, e notarono tre ragazze, vestite da cameriere, sotto il portico poco lontano da loro.

Una delle tre era a terra, e le altre due le stavano dicendo qualcosa.

Prima che Hajime potesse capire cosa stesse succedendo, Yuzuha era già scattata in avanti, diretta verso le tre.

- Hey voi!- le chiamò.

Le due ragazze in piedi si voltarono.

- Oh, la dama della principessa- commentò una delle due.

- Potrai anche seguirla come un cagnolino, ma sei una serva proprio come noi- dichiarò l'altra.

- Si, ma io non ho paura di prendervi a pugni-.

- Suvvia ragazze, non è il caso di litigare. I vostri sovrani sono gentili, ma se comparisse qualcuno di prepotente, come potrete farvi valere se non andate d'accordo tra di voi?- Hajime si fece largo in mezzo alle ragazze e si chinò davanti alla ragazza a terra, allungando la mano verso di lei.

- Riesci ad alzarti?- le chiese.

Lei, stupita da quel gesto, annuì; non prese la mano del ragazzo, ma si alzò comunque.

Hajime non ne rimase sorpreso e si rimise anche lui in piedi.

Yuzuha si avvicinò alla ragazza.

- Emma, vai a riposarti nella mia stanza- le disse.

- Sicura? Devo finire...-.

- Vai pure, non preoccuparti: lo dico io alla principessa-.

Emma annuí e si voltò verso Hajime.

- Mi scusi per il disturbo- fece un piccolo inchino, che il ragazzo ricambiò con un cenno della testa, poi rientró nel palazzo.

Yuzuha si voltò verso le altre due ragazze.

- Ovviamente, la principessa sarà informata anche del vostro comportamento- dichiarò, prima di superarle.

- Conte Kokonoi, le chiedo scusa per l'inconveniente. Possiamo andare dalla principessa- dichiarò.

Hajime annuì e riprese a seguire la ragazza.

Sentì le ragazze alle sue spalle sussurrare qualcosa; ora che avevano compreso chi fosse, probabilmente davanti a lui sarebbero state buone.

- Le chiedo ancora scusa; il comportamento di certe persone è riprovevole- affermò la ragazza.

- Incidenti simili capitano fin troppo spesso. La principessa lo sa?- chiese Hajime.

- Quando accadono incidenti simili glielo riferisco subito. Ma purtroppo, sono poche le persone di cui potersi fidare e non può licenziare tutti coloro che compiono maltrattamenti, per quanto sia ingiusto- spiegò Yuzuha.

- È già rassicurante che qualcuno provi a impedirlo- commentò Hajime.

La sua attenzione venne poi catturata da una risata femminile.

Alzó lo sguardo: sotto un gazebo circolare, non molto lontano, più o meno nel centro del giardino, circondato da alcuni fiori, c'erano la principessa Akane e l'altra sua dama da compagnia, che ridevano tranquillamente.

KOKONUI-MIO PRINCIPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora