CAPITOLO XXXV.

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Takashi si sentiva sempre più debole, ma non poteva atterrare, o avrebbe rischiato di incendiare tutto.

All'improvviso, le fiamme intorno a lui si spensero; il ragazzo fece appena in tempo a riprendere la sua forza umana che iniziò a precipitare.

Chiuse gli occhi, ormai senza forze.

Hakkai riuscì a prenderlo al volo ed appoggiarlo a terra.

- Taka! Taka, stai bene vero?-.

Osservò il corpo del ragazzo: era pieno di bruciature, ma respirava ancora.

- Mi...- Takashi provò a parlare, ma fu scosso da un colpo di tosse.

- Non ti sforzare: so che ti riprenderai subito. Riposati, va bene? A proteggerti ci penso io- gli diede un bacio sulla fronte, dopodiché si alzò.

- Cavolo, l'incantesimo è durato così poco? Kisaki è proprio un bugiardo... Be', tanto vale uccidere il drago ed andarmene- commentò Shion.

Hakkai estrasse la spada.

- Non ti permetterò di avvicinarti a lui- affermó.

- Eh? E cosa pensi di fare? Sei solo un normale umano- ribatté lo stregone.

- Mica è solo- affermò Pah-chin, affiancandolo.

- Siamo tre umani- dichiarò Peh-yan, aggiungendosi al gruppo.

- Tsk, non fate paura a nessuno- Taiju affiancò suo fratello e si voltò verso di lui.

- Sono ancora uno Sterminatore di draghi, ma questa questione mi sembra più importante: per ora vi aiuterò. Ma dopo, ti conviene nascondere bene il tuo ragazzo- affermò, mentre tirava fuori la balestra.

Hakkai sorrise.

- Ce la faremo- dichiarò.

Avrebbero protetto Taka, ad ogni costo.

- Hakkai fa davvero il figo quando si tratta di Mitsuya eh?- commentò Smiley, mentre si tirava leggermente su.

Strisciò verso Angry.

- Stai bene fratellino?- chiese.

- Non è giusto... Non è giusto- le fiamme si erano estinte, ma il ragazzo continuava a rimanere sdraiato per terra.

- Non è giusto che Kisaki sia così cattivo e abbia fatto male a così tante persone. Noi siamo gentili, perché ci deve odiare?-.

Smiley sbarró gli occhi nel vedere che suo fratello stava per piangere.

- Oh-oh...- mormorò.

- Oh, avete già smesso di bruciare? Be', vorrà dire che vi finirò io- dichiarò Mocchi, andando verso di loro.

- Non è giusto, non è giusto- Angry chiuse gli occhi.

- Come preferite morire?- chiese Mocchi, continuando ad avvicinarsi.

- Non è giusto. Voi... Non ucciderete più nessuno- Angry aprì gli occhi mentre un paio di lacrime cadevano sulle sue guance.

Il suo corpo si fece luminoso e i tre ragazzi vennero avvolti da un'ondata di energia.

D'un tratto, la forza di Smiley aumentó esponenzialmente.

Il ragazzo si osservò le mani: era come se il suo potere fosse aumentato di nuovo.

Il suo sorriso si allargò: sapeva bene che l'effetto non sarebbe durato a lungo, per cui ne approfittó.

Si alzò ed andò verso Mochi, che intanto era crollato in ginocchio.

KOKONUI-MIO PRINCIPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora