CAPITOLO XXXIII.

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L'esplosione fu avvertita da tutti coloro che erano nel castello, soprattutto dalle creature magiche... E da quelli che stavano combattendo.

Takashi percepí chiaramente la potenza di Madarame cambiare: se prima poteva tenergli tranquillamente testa da umano, adesso era certo che non ce l'avrebbe fatta.

- Tutto bene Taka?- chiese Hakkai, vedendolo arretrare.

- La magia è stata liberata-.

Avrebbe voluto dirlo anche agli altri, ma per quanto si concentrasse non riusciva a sentirli: c'erano troppe interferenze magiche.

- Cosa? Ma allora gli altri...-.

- Non lo so, ma non possiamo pensarci adesso: devo trasformarmi, o non lo batterò mai- affermò.

Hakkai annuì e gli si avvicinò.

- Vengo con te-.

Takashi annuì.

Shion intanto stava sorridendo, mentre il potere magico tornava a scorrere dentro di lui: si sentiva imbattibile.

- Molto bene... Riprendiamo la battaglia?- chiese.

- Con piacere- Takashi iniziò a trasformarsi: si trovavano in giardino, per cui non aveva limitazioni di spazio.

Il suo corpo iniziò a crescere, fino a trasformarsi in quello di un drago.

Hakkai si tenne stretto alla sua schiena mentre Takashi emetteva un ruggito: spiegò le ali e si alzò in volo.

- Uh, finalmente mi fai vedere la tua potenza! Vediamo chi vincerà!- esclamò Shion, preparandosi per combattere.

- Spostati: lui è mio-.

Il mago si voltò, confuso, mentre qualcuno lo affiancava.

- Tu non sei Taiju Shiba? Lo Sterminatore di draghi?-.

- Esatto. E lui... È la mia ultima preda- Taiju caricò la balestra, puntandola contro il drago.

Questa volta, non se lo sarebbe lasciato sfuggire.

- Questa non ci voleva...- mormorò Hakkai.

Cosa potevano fare? Taiju era molto abile, e Madarame era uno stregone temibile: Takashi da solo sarebbe riuscito a sconfiggerli entrambi?

Serrò le labbra: doveva aiutarlo.

- Taka, fammi scendere: terrò impegnato mio fratello mentre tu sconfiggi Madarame!- dichiarò.

Takashi scosse la testa: non gliel'avrebbe lasciato fare, Taiju era troppo forte; non voleva che si sacrificasse per lui, non voleva metterlo così tanto in pericolo.

- Taka...- Hakkai guardò in basso: Taiju stava per scoccare.

La freccia partì, ma andò storta perché all'ultimo qualcuno si lanciò contro Taiju, riuscendo a fargli sbagliare il colpo.

- Ma che...- lo Sterminatore si voltò e vide un altro pugno diretto contro di lui, che però riuscì a schivare.

- Mitsuya, uccidi questo qui! Noi pensiamo a tuo suocero!- urlò Peh-yan, mentre correva ad aiutare Pah-chin.

Takashi sorrise: avevano amici fantastici.

- Taka... Mandami da loro. Posso farcela; è mio fratello, voglio fare qualcosa anch'io- sussurrò dolcemente Hakkai.

Takashi non avrebbe voluto, però... Non poteva ignorare i desideri del suo ragazzo.

E poi non era solo: sarebbe andato tutto bene.

KOKONUI-MIO PRINCIPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora