CAPITOLO XXVII.

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Il lupo aprì gli occhi e li puntó sulla figura ferma davanti alla finestra.

- Shin, vieni a letto- mormorò.

- Sto bene-.

- Guarda che vedo che stai tremando; hai bisogno di riposare anche tu. Non preoccuparti, c'è Benkei a fare da guardia- gli ricordó Wakasa.

- Preferisco non rischiare- ribatté Shinichiro.

Wakasa alzò gli occhi al cielo.

- Shinichiro Sano, se non vieni qui a dormire ti mollo per Benkei-.

Shinichiro lo guardò male.

- Non lo faresti- dichiarò.

- Vuoi mettermi alla prova?-.

Il moro sospirò ed andò verso di lui, sdraiandosi al suo fianco.

- Stai tranquillo: i nostri alleati stregoni sono in giro a proteggerci, e Taiju caccia nella foresta, non in città- gli ricordó Wakasa.

- Lo so, ma non voglio che ti succeda qualcosa. Perché proprio Benkei?-.

- È il più vicino-.

- Non fa una piega-.

- Ascolta Shin, quando sarai re...- Wakasa strinse la mano al moro.

Aveva in testa quella domanda da tempo, e adesso che Shinichiro era troppo debole per prenderlo a pugni poteva fargliela.

- Non ci pensare nemmeno. Stiamo per rovesciare completamente il regno e riprenderci il potere: un re gay e l'ultima cosa di cui devono preoccuparsi- dichiarò il moro.

Wakasa sorrise ed appoggiò la testa sulla sua spalla.

- Allora vedi di riposare, signor re: la tua regina te lo ordina- affermò.

- Ti definisci la regina per il tuo ruolo a letto?-.

- Dormi o ti ammazzo-.

Shinichiro rise, dopodiché avvicinò la testa a quella dell'altro ragazzo e chiuse gli occhi.

Wakasa sorrise nel sentirlo addormentarsi quasi subito; dopotutto, da qualcuno Mikey doveva aver preso.

La porta si aprì delicatamente e Pah-chin fece capolino.

Wakasa si portò un dito alle labbra per fargli cenno di non fare casino.

- Come sta Mikey?- chiese, cercando di non alzare troppo la voce.

- Fa il bambino; Draken lo sta mettendo a letto- rispose Pah-chin.

- Niente di diverso dal solito- mormorò Wakasa.

- Vi lascio dormire- Pah-chin chiuse la porta e si allontanò dalla stanza.

- Dici che questo rifugio è abbastanza sicuro?- gli chiese Peh-yan.

- Abbiamo dovuto costruirlo senza farci scoprire dai miei genitori e ci abbiamo messo giorni; ora lo usano- borbottò Pah-chin, facendo ridere l'altro.

D'un tratto, sentirono dei rumori venire dall'esterno; la porta si aprì e Benkei si fiondó dentro casa.

- Sanzu è qui in giro. Lo sto tenendo lontano con un incantesimo ma...-.

Non ebbero il tempo di rispondere perché Draken aprì la porta.

- Rimanete con loro- ordinò, prima di uscire dal rifugio.

Non avrebbe permesso che quel pazzo si avvicinasse, per nessun motivo.

Una volta fuori, si fermò di fronte a Sanzu, anche se a dividerli c'era una barriera magica.

- Vattene Senzu, non lascerò che ti avvicini- dichiarò.

KOKONUI-MIO PRINCIPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora