- Mamma, papà; ho l'onore di presentarvi la principessa Akane- disse Hajime, fermandosi con i suoi genitori davanti alla ragazza.
Quando Kazutora aveva annunciato che stavano entrando in sala i conti Kokonoi, il ragazzo aveva pensato che avrebbero apprezzato di essere riconosciuti subito come i genitori del futuro re.
Infatti, i due erano stati più che entusiasti degli sguardi che avevano attirato mentre, scortati dal principe e da un paio di guardie, si erano diretti dalla principessa.
Akane ed Hajime avevano i loro troni su una specie di balcone interno, a cui potevano accedere solo loro due, gli ospiti da loro indicati e ovviamente le loro dame, anche se in quel momento le tre ragazze erano in giro per la festa.
Con loro c'erano anche Hanma e Kisaki, che supervisionavano la situazione.
Chifuyu aveva informato Hajime che, se avesse voluto muoversi per la festa, un paio di guardie gli avrebbero fatto da scorta; mentre stava sul balconcino invece, bastava la protezione di Hanma.
- È un onore incontrarla, principessa- i genitori di Hajime si inchinarono.
- Vi ringrazio per essere venuti; sono felice di poter rivedere i genitori del mio promesso sposo- affermò lei con un sorriso dolce.
- Spero che Hajime si stia comportando bene- commentò la madre del ragazzo.
- Divinamente: passare del tempo con lui è veramente piacevole e non causa mai alcun problema a nessuno, anzi, tutti a corte sono felici di averlo con noi- dichiarò Akane.
- Così mi lusinghi, principessa- disse Hajime.
Per fortuna, era abituato a mantenere il suo falso sorriso per ore, quindi non stava avendo problemi neanche in quell'occasione.
- Il marchese Haruki Hayashida e il suo vassallo Ryohei Hayashi- annunciò Kazutora, che si trovava all'ingresso e a cui era stato affidato il compito di annunciare i nobili in arrivo, proprio come gli aveva ordinato Kisaki.
A sentire quel nome, in molti si voltarono.
La maggior parte, era per la fama acquisita un paio di settimane prima da quei due ragazzi: la dimora Hayashida era completamente bruciata in un incidente in cui Ryohei aveva quasi perso la vita.
Aveva creato scalpore perché si era diffusa la notizia che l'incendio fosse dovuto alla magia.
Haruki camminava lentamente, con la testa alta, con appoggiato ad un braccio il suo compagno, che ancora non si era ripreso del tutto dall'incendio.
Sapeva bene che molti lo stavano guardando e prendendo come esempio di una vittima che era riuscita a sopravvivere la magia.
Ma quella sera, non era lì per lasciarsi commiserare: era lì per mostrare al suo nemico che le sue azioni non lo toccavano minimamente.
Pah-chin e Peh-yan non erano lì solo come nobili: erano lì come membri della Toman.
Come membri del più grande gruppo di ribelli che si stava muovendo nel regno, pronto a ribaltare il governo per riportare il regno allo stato precedente: per riportare la magia a Tokyo.
Per il momento, ad essere a conoscenza dell'esistenza della Toman erano solo i suoi membri: i suoi membri e... Il loro più accanito nemico.
Pah-chin alzò appena lo sguardo, incontrando quello di Kisaki.
Se non fosse stato per la stretta di Peh-yan sul suo braccio e tutte le raccomandazioni che gli aveva fatto Draken, sarebbe già andato a tirargli un pugno.
Perché lui lo sapeva: sapeva bene che quell'incendio non era stato frutto della magia.
Ricordava il sorriso di Sanzu mentre appiccava il fuoco, sparendo dopo aver detto "Kisaki vi saluta".
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KOKONUI-MIO PRINCIPE
Fiksi Penggemar- Sono consapevole che siate due persone diverse, non ho intenzione di confondervi: ma il fatto che io sposerò lei non vuol dire che tu per me sia solo un ornamento-. Hajime Kokonoi, uno dei conti più potenti di Japan, sta per coronare il sogno di m...