CAPITOLO XII.

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Il ragazzo si coprí le orecchie con le mani, spaventato.

- Fratellino, non temere: il temporale passerà presto- Yuzuha abbracciò forte suo fratello.

Ci fu un altro tuono e Hakkai si strinse più forte a lei.

- Non ti preoccupare, finché stiamo in casa non può farci nulla-.

- Ho paura-.

I temporali avevano sempre fatto paura ad Hakkai: suo fratello gli aveva detto che era durante quelli che le bestie magiche attaccavano gli umani.

Era spaventato.

Suo fratello era spesso cattivo con lui, ma sapeva che era forte e voleva proteggerli.

I temporali erano gli unici momenti in cui desiderava fosse a casa... Ed erano anche quelli in cui usciva più spesso.

Di recente era riuscito ad uccidere l'ultimo drago rimasto... Proprio durante un temporale come quello.

- Vedrai che finirà tutto presto- dichiarò Yuzuha, continuando a tenerlo stretto per cercare di rassicurarlo.

Ad un certo punto, ci fu un altro rumore.

Hakkai alzò lo sguardo verso la finestra: non era in tuono.

Sembrava più... Un urlo.

- Hakkai? Che succede?- chiese Yuzuha, notando che il fratello stava fissando fuori dalla finestra.

D'un tratto, il ragazzo vide passare una gigantesca ombra.

Spalancò gli occhi: quello sembrava...

- Hakkai!- Yuzuha non riuscì a fermare il fratello, che si alzò e corse fuori.

- Aspettami qui!- le disse, chiudendo la porta.

Era certo che l'ombra fosse andata verso il loro magazzino, che era poco distante dalla casa, per cui corse in quella direzione.

Non ne aveva mai visto uno, ma ne era più che certo: quella era l'ombra di un drago.

E quel verso di prima... Era l'urlo di un drago.

Era sempre stato un fifone: aveva paura di tutto, dei temporali, degli animali feroci, delle persone e spesso anche di suo fratello.

Eppure quell'urlo gli era sembrato disperato, quasi fosse una richiesta d'aiuto.

E lui sentiva di volerla accogliere.

Aprì di scatto la porta del magazzino e si guardò intorno.

In un angolo, c'era come un ombra.

Non aveva dubbi: era la figura di un drago... Anche se era molto più piccolo di quando l'aveva visto un attimo prima, fuori dalla finestra.

Con cautela, vi si avvicinò.

Sbarró gli occhi: davanti a lui stava accadendo un miracolo.

Lentamente, il drago si stava trasformando in un essere umano.

Un ragazzo più o meno della sua età, con i capelli con dalle curiose sfumature lilla e il viso più bello che Hakkai avesse mai visto.

Il ragazzo aprì gli occhi: per un attimo sembrò confuso, ma quando lo vide scattò in piedi.

- Chi sei?- ringhiò.

Hakkai deglutì.

- Io... Sono Hakkai. Ecco, questo è il mio magazzino e... Tu...-.

KOKONUI-MIO PRINCIPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora