CAPITOLO IV.

143 11 146
                                    

Il biondo camminava spedito, cercando di non fare caso agli sguardi di tutti su di lui.

Aveva indossato un mantello per evitare che vedessero i vestiti che indossava, ma aveva comunque paura che qualcuno lo riconoscesse come il messaggero reale.

Certo, non che se la sarebbero presa con lui: tutti, almeno gli umani, erano più che soddisfatti della politica degli Inui.

Però, preferiva comunque tenere un basso profilo.

Entrò nella bottega del fabbro, e fece un sospiro di sollievo quando notò che non c'era nessuno, tranne uno dei tre ragazzi che vi lavoravano.

- Takemicchi. Avevamo immaginato saresti venuto presto- commentò una voce.

Il ragazzo si voltò e si tolse il cappuccio dalla testa.

- Ciao Wakasa; ho portato i nuovi ordini- affermò.

- Lasciali pure qui, li darò io a Benkei. Il capo è nel retro, se ci devi passare- rispose il ragazzo.

Takemichi annuì e gli passò il foglio con le ordinazioni.

- Grazie mille- gli disse, prima di dirigersi verso la porta che conduceva alla stanza sul retro.

Bussò due volte e gli venne dato il permesso di entrare.

- Permesso- disse, mentre entrava nella stanza e richiudeva la porta alle sue spalle.

Davanti a lui c'era un ragazzo, più grande di lui, dai capelli mori, seduto su uno sgabello ed intento a controllare alcuni materiali.

- Ciao Takemicchi; vieni pure avanti- disse, voltandosi e facendogli un sorriso.

- Ciao Shinichiro. Come va?- chiese il biondo, avvicinandosi a lui.

- Tutto bene: il lavoro è tanto. Immagino anche per te-.

- Si... Ho delle novità- dichiarò Takemichi.

Shinichiro gli fece cenno di sedersi su uno sgabello libero davanti a lui.

Il biondo si accomodò ed iniziò a parlare.

- Il conte per adesso sembra a posto, nessun movimento sospetto: pare essere lì solo per il ruolo ufficiale, non ha fatto molto per ora. Sembra che passerà molto tempo con il principe e la principessa, per cui è tenuto d'occhio- spiegò.

- Bene, una preoccupazione in meno. Kisaki?-.

- È partito stamattina per andare a Yokohama; ha Hanma con lui-.

- Come immaginavamo... La principessa lo sa?-.

- Pensa sia solo una visita di controllo-.

- Altre anomalie?-.

- Nessuna-.

Shinichiro annuì.

- Capisco. Stai facendo un buon lavoro Takemicchi, continua così- gli disse.

- Sapevate già queste cose?- chiese Hanagaki.

- Solo di Kisaki; la nostra altra spia ha avuto un contrattempo e non è riuscita a dirci altro- spiegò Shinichiro.

Takemichi annuì; sapeva bene di non essere l'unica spia a palazzo, ma le altre cinque che conosceva riferivano a lui.

Non riusciva a capire chi fosse la sesta, ma di certo non intendeva indagare: gli bastava sapere che era dalla loro parte.

- Bene, allora vado; ho un giro piuttosto lungo da fare. Ci vediamo; salutami il capo-.

- Certo; a presto Takemicchi. Continua così- rispose Shinichiro.

KOKONUI-MIO PRINCIPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora