Capitolo 19 - Le paure che sento come distanze da un centro

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"Simone!"

Esclamò Floriana, mentre percorreva a passo svelto il corridoio per raggiungere suo figlio. Aveva lasciato l'ex marito, sua madre e Anita fuori, perché Dante stava cercando un parcheggio, ed era salita perché non ce la faceva più ad aspettare.

Simone era appena uscito dalla stanza insieme a Manuel e a Riccardo, che era andato a prenderlo per portarlo in sala gessi.

"Mamma!"

Il suo primo istinto fu quello di alzarsi dalla sedia a rotelle su cui lo avevano sistemato, ma venne fermato in tempo dalle mani degli altri due che si posarono sulle sue spalle, prima che ci provasse e cadesse. Sorrise comunque a sua madre, felice come un bambino, mentre lei si chinava ad abbracciarlo.

"Che bello rivederti, tesoro mio! Mi dispiace essere arrivata soltanto adesso, ma tuo padre non mi ha detto nulla, ti rendi conto?"

Simone ridacchiò e annuì, perché quello era un comportamento tipico di suo padre. Ricambiò subito l'abbraccio e le diede un bacio sulla guancia. Un altro pezzetto di normalità che tornava al suo posto.

"Non voleva farti agitare, immagino..."

Floriana un po' si sorprese a sentire che Simone stava difendendo Dante perché non era abituata, ma l'ex marito le aveva raccontato, tempo prima, che avevano ricucito il loro rapporto, dopo che gli aveva raccontato di Jacopo. Non poteva che farle piacere.

"Anche per me è bello rivederti, mamma. Come stai?"

La donna sorrise intenerita alla premura del figlio e si sollevò tanto quanto bastava per dargli un bacio tra i capelli.

"Sto bene, non ti preoccupare. Tu, piuttosto?"

"Anch'io sto bene, tranquilla. Mi stanno portando a mettere il gesso."

Spiegò Simone, con un certo entusiasmo. Riccardo gli aveva detto che lo avrebbe tenuto in osservazione per pochi altri giorni e che poi, salvo imprevisti, sarebbe potuto tornare a casa: lui e Manuel non vedevano l'ora. Solo in quel momento Floriana si accorse del medico e dell'altro ragazzo, presa com'era dalla gioia di rivedere suo figlio.

"Oh, mi perdoni dottore, non l'avevo vista! Sono Floriana, la madre di Simone..."

Mentre Floriana parlava con Riccardo, che prese ad aggiornarla sulla situazione di Simone, Manuel se ne stava in disparte -a dire il vero si era involontariamente allontanato di un passo da quando lei era arrivata-, sentendosi quasi di troppo. Teneva lo sguardo rivolto verso il basso, ma osservava la donna di sottecchi, curioso. Simone le aveva già raccontato della loro storia durante una delle sue tante videochiamate -almeno non avrebbe dovuto fingere, in sua presenza- e in una di queste lo aveva anche convinto a farle un breve saluto, riuscendo ad avere la meglio sul suo imbarazzo. Adesso, però, quell'imbarazzo era tornato, perché Manuel ci teneva tantissimo a dare una buona impressione alla madre del suo ragazzo e si ringraziò mentalmente per aver deciso, il giorno prima, di vestirsi un po' meglio del solito.

Simone, in qualche modo, percepì i pensieri di Manuel e si voltò verso di lui con un sorriso incoraggiante, facendogli segno di avvicinarsi.

"Guarda che non morde mica, eh..."

Manuel sospirò, chinandosi sui talloni per essere più vicino al viso dell'altro. Non poté fare a meno di notare quanto fossero felici i suoi occhioni da cerbiatto e ciò, naturalmente, rallegrava anche lui.

"Lo so, però è tua madre, non mi conosce...e non è esattamente la situazione ideale per conoscersi, considerando tutto quello che non sa."

La madre di Simone, infatti, non sapeva nulla dei trascorsi di Manuel, a stento conosceva il suo nome, e Manuel temeva che quando inevitabilmente sarebbe venuta a sapere dei suoi impicci con Sbarra e di ciò a cui avevano portato, lo avrebbe odiato e lo avrebbe voluto lontano da Simone. Non poteva darle tutti i torti e lui quell'odio lo avrebbe sopportato, avrebbe sopportato le sue occhiatacce e i suoi insulti, si sarebbe impegnato a dimostrarle che era cambiato, che aveva messo la testa a posto. Ciò che non avrebbe potuto sopportare, era che se la prendesse anche con Simone.

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