Piccolo extra - Cerbiattino e Paperotto

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Spazio autrice: come suggerisce il titolo, questo è un piccolo momento extra nato da un meraviglioso disegno regalatomi da quel pezzo di cuore che è Bluebandit16 e che troverete alla fine del capitolo (ma vi lascio anche il link del profilo IG con tutti i suoi disegni perché meritano https://www.instagram.com/bluebandit16/ ). Sto ancora lavorando all'appendice vera e propria su Claudio e Domenico, purtroppo è un periodo un po' pieno e non riesco a dedicarci molto tempo, ma arriverà, promesso. Buona lettura ❤




"Hey, guarda un po' qua cosa mi è uscito tra i suggeriti..."

Disse Domenico, sorridendo, indicando con un piccolo cenno del capo un angolo dello schermo del pc. Claudio, seduto sul divano accanto a lui, seguì con lo sguardo la sua indicazione e fece una risatina, profondamente divertito.

"Dobbiamo assolutamente prenderle ai ragazzi."

Commentò, deciso. Domenico spostò lo sguardo verso di lui, sollevando leggermente la testa.

"Lo sai che rischiamo di perdere i nostri testimoni, vero?"

Fece notare, ma con leggerezza. Era un rischio che era ben disposto a correre, in fondo sapeva che fosse del tutto inesistente. Claudio scacciò l'obiezione con un vago gesto della mano, ridacchiando teneramente.

"Tu hai presente come si chiamano quei due tutto il tempo, sì? Non possono permettersi di dire o fare nulla!"

Replicò, con lo stesso tono deciso che usava quando era praticamente sicuro di vincere una causa prima ancora che iniziasse il processo, ma ammansito dall'affetto che provava per Simone e Manuel.

Domenico scrollò ridacchiando le spalle e annuì; non aveva bisogno di molto per essere convinto, dato che anche lui aveva tutta l'intenzione di fare quel regalo ai due ragazzi, a cui voleva un gran bene.

"Le aggiungo alle nostre, allora."

E così dicendo modificò l'ordine, confermandolo un attimo dopo.

"Ecco fatto! Arriverà tutto lunedì prossimo."

Esclamò, soddisfatto. Claudio si sporse a dargli un bacio sulla guancia per ringraziarlo e Domenico mugolò, felice.

"In tempo per la festa e per il vero regalo. Ho già preparato tutti i documenti..."

Sussurrò l'avvocato, accarezzando la pelle dell'altro con la punta del naso. L'ispettore liberò un sospiro rilassato.

"Siamo proprio efficienti..."

Commentò, la voce resa un po' più bassa dalla profonda beatitudine che gli infondevano sempre, senza mai fallire, quelle piccole attenzioni che la propria metà sapeva riservargli. Claudio annuì, e così facendo mosse di nuovo il naso sulla guancia coperta di morbida barba, volutamente.

"Siamo una società perfetta."

Mormorò, prima di schioccare un altro bacio su quel viso tanto amato. Subito dopo prese il portatile poggiato sulle gambe dell'altro, lo posò sul tavolino di fronte a loro e ne prese il posto, ricongiungendosi con la propria metà.

"Peso?"

Chiese a bassa voce, accarezzandogli il collo con una mano. Immediatamente, i loro occhi si incontrarono e si persero, innamorati, gli uni negli altri.

"Neanche un po'."

Rispose Domenico, che lo avvolse con le braccia e lo tirò un po' di più su di sé per invitarlo a smetterla di fare leva sulle ginocchia per non pesargli, non era necessario. Claudio colse l'invito e si lasciò andare con una risatina leggera, posandogli un bacio in mezzo agli occhi verdi che splendevano di felicità e da lì si spostò ovunque capitasse, riempiendolo di baci ancora e ancora. Domenico, istintivamente, reclinò il capo sullo schienale del divano per offrirsi meglio a quei baci, e portò una mano tra i capelli di Claudio per ricambiare quelle attenzioni con le proprie.

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