MACARENA
Rientrano a casa puntuali come un orologio, apro la porta "Ehi" la saluto ma mia figlia mi supera senza nemmeno guardarmi in faccia. Mi appoggio alla porta mentre la guardo salire le scale "Le dovrò parlare" penso ad alta voce.
Zulema è rimasta esattamente dov'è "Lasciale spazio, è solo preoccupata per te" sento la sua voce ma non mi volto a guardarla, ho ancora lo sguardo puntato su nostra figlia.
"Non dovrebbe" le rispondo molto sicura di quello che penso.
"Lo sono anche io" mi confessa lei con un filo di voce.
Mi volto e incontro il suo sguardo, uno sguardo sincero e dannatamente pieno d'amore. Io mi ci perdo sempre in quello sguardo "Non dovresti"
Assottiglia lo sguardo "Se solo tu me ne parlassi.." Abbasso la testa, non sono esattamente sicura di quello che potrei dirle in questo momento "So che non sono affari miei"
"Allora non ti intromettere" dico semplicemente, alzo lo sguardo e lo incollo al suo "Restane fuori" continuo a dirglielo ma lei non ascolta.
Fa un passo nella mia direzione e io resto con i piedi piantati a terra, non indietreggio e non avanzo "Non posso" dice sincera in un sussurro "So che non sono più niente per te, lo hai già messo in chiaro fin troppe volte ma tu.. tu sei ancora importante e non ti vedo felice" mi accarezza dolcemente il viso, mi accoccolo nel palmo della sua mano. Questa mia reazione la porta a prendere il mio tra le mani e appoggia la fronte contro la mia "Io vorrei soltanto vederti felice.. non per forza con me.. ma felice. Sono anni che non ti vedo sorridere, per colpa mia e questo lo so bene.." mi sussurra piano e dolcemente "..lui non ti sta rendendo felice"
Questa situazione sta precipitando e non può proprio accadere "E tu che ne sai?" Le chiedo facendo qualche passo indietro per liberarmi dalla sua vicinanza e dal suo tocco che continua ad avere un potere su di me.
Mi osserva, leggermente più dura, mi studia "C'è qualcosa che non mi stai dicendo"
Scuoto la testa "Per favore, Zulema, lascia perdere"
"No.. finché non saprò che stai bene" mi risponde decisa.
"Io sto bene. Sto benissimo" rispondo cercando di essere il più convincente possibile.
Ma è chiaro che non posso mentire, non a lei "Quante volte dovrò dirti che so sempre quando menti?"
"Sto cercando di stare bene.." rivelo con maggior sincerità "..ricostruirsi una vita non è facile, dovresti saperlo"
"Io non lo sto facendo" mi assicura come se non ci fosse nessun'altro nella sua vita a parte noi.
"E perché?" Le chiedo sbagliando chiaramente perché mi vado a infilare in un campo minato.
"Perché nonostante tutto quello che è successo io spero che tu torni sui tuoi passi" mi rivela con un filo di voce che mi frantuma il cuore.
Devo tenere bene a mente ciò che è prioritario in questo momento, mi costringo a indossare una maschera altrimenti non sarei mai in grado di dirle "Abbiamo divorziato, sono passati tre mesi e io sto con un altro" con un tono così freddo che spaventerebbe chiunque, tranne lei.
Che incassa il colpo e mi dice
"Allora perché dici a nostra figlia che non lo conoscerà? Se è la persona che vuoi al tuo fianco, perché tenerla lontana da Lucia?"Rido appena istericamente "Mi hai mangiato la faccia quando hai pensato che Lucia lo sapesse e ora mi chiedi perché non porto nostra figlia nella casa nel mio nuovo fidanzato?" Le chiedo con una punta di incazzatura nella voce.
Spalanca lo sguardo e resta imbambolata "Fidanzato?!"
"Mi ha chiesto di andare a vivere con lui" le dico semplicemente, come se non contasse invece dovrebbe.
"Dopo tre mesi?!" Mi chiede ancora più stupita, forse si aspettava davvero che non fosse nulla di importante.
"Lo conoscevo da molto prima" il e Armand abbiamo fatto il college insieme, sto per spiegarglielo quando sul suo viso vedo delusione e una rabbia immensa.
"Che cosa hai detto!?" Me lo chiede incrinando la voce e capisco che non mi ha affatto capita.
"No aspetta.. Zulema.." avanzo di qualche passo cercando di spiegarle che non intendevo che l'ho conosciuto durante il nostro matrimonio.. ma da molto molto tempo prima.
"Non ne voglio neanche parlare" fugge da me, sale in macchina e sgomma via senza neanche darmi l'opportunità di spiegare.
"Che testa di cazzo!" commento chiudendo la porta forte.
Salgo le scale e decido di trovare il modo di farmi capire da Lucia, busso alla sua porta "Non ne ho voglia, mamma"
"Devi soltanto ascoltare.. per favore" aggiungo in fine in un tono molto dolce e comprensivo.
"Entra" mi dà il consenso, quando apro la porta lei è già nel suo letto e i suoi occhi mi puntano come due fari nella notte.
"Io.. mi dispiace" dico semplicemente "Ho chiesto io il divorzio ed è colpa mia se tua madre non vive più con noi.. ma devi sapere che noi non andavamo d'accordo da troppo tempo e non perché non ci amiamo più.. il credo che il nostro problema fosse che ci amavamo troppo"
"Mamma io non sono arrabbiata con te per questo" mi risponde mettendosi a sedere, si appoggia alla testata del letto "Siediti qui" mi fa un po' di spazio e si appresta a spiegare "Ricordo bene che non andavate d'accordo.. tanto è vero che mi aspettavo del divorzio.. io non capisco perché tu non ti trovi una persona che ti renda felice.. mamma hai smesso di ridere, hai smesso di sorridere.. sei stanca, io lo vedo"
"Io non mi aspetto assolutamente che tu capisca.. ma c'è una cosa che devo fare" le spiego "Non te ne posso parlare, non posso dirla a nessuno perché è un segreto ma credimi.. io non voglio stare con quell'uomo"
"Ma allora perché lo frequenti?" Mi chiede cercando di capire, la guardo e mi capisce "Non me lo puoi dire"
"No, tesoro" le confermo sorridendo appena.
"È importante?" Mi chiede semplicemente.
"Molto.. molto importante" rispondo sinceramente e lei se ne sta, perché si fida di me.
"Ok" mi sorride appena "ok va bene mamma ti credo"
"Siamo a posto?" Le chiedo accarezzandole il viso.
"Siamo a posto" si avvicina a me e mi abbraccia forte.
"Tu lo sai che sei la cosa più importante della mia vita, la cosa più bella che mi sia capitata.. la mia ancora di salvezza" mi sorride tra i capelli e mi stringe più forte.
"Ti voglio bene anche io, mamma" le lascio un bacio sulla guancia.
"Buonanotte tesoro" le rimbocco le coperte e poi le spengo la luce.
Lascio camera sua con la consapevolezza che in tutto questo caos l'unica costante è proprio lei, mia figlia, la mia ancora⚓
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Mentiras
Fanfiction2. sequel di "No tener miedo" Zulema e Macarena, ormai felicemente sposate, convivono con la loro bambina Lucìa. Dopo sei anni dal "sì lo voglio" l'entusiasmo della vita coniugale viene messo a dura prova da alcune divergenze. Il ritorno di Román...