"E quindi tu che hai fatto?" Mi chiede ridendo.
"Quello che avrebbe fatto un normale essere umano: l'ho messo davanti al bersaglio e ho chiesto alla recluta con la mira peggiore di tirargli contro i coltelli" le rispondo ridendo.
"Dubito che un normale essere umano avrebbe agito in questo modo!" Continua a ridere "Ma almeno Ethan lo avevi avvisato?"
"Certo che no.. la sua espressione terrorizzata ne è valsa la pena" continuo a ridere appoggiandomi una mano sul viso "Peter è tornato a posto tutto tremolante" aggiungo.
"Avrei voluto vederti nei panni del grande capo.. davvero non vorresti tornare a fare quel lavoro? Eri la migliore" mi chiede e poi mi sorride di stronza "Dopo di me"
Le tiro un leggero schiaffo mentre lei scoppia a ridere "Ma guarda te.. sempre a sottolineare il fatto che eri davanti a me in classifica! Una megalomane narcisista!" Dico alzandomi dal divano, raccolgo la sua camicia da terra e chiudo solo un bottone.
"Dove vai?" Chiede tirandosi su appoggiata solo sul gomito, è interamente nuda sul mio divano. Una visione del genere credo che sia al di sopra dell'umana concezione di bellezza.
Apro il frigo "Ho fame e tu mi hai tolto un sacco di energie nelle ultime ore" dico constatando il fatto che è vuoto, lo richiudo un po' amareggiata.
"Posso portarti fuori a cena" mi propone con un leggero sorriso sulle labbra.
Scuoto la testa "No" avanzo nella sua direzione mentre lei si mette seduta, appoggio mano sulle sue ginocchia e avvicino il viso al suo "Ma potresti ordinare un deliveroo così da poter fare subito dopo un ottavo round.. o magari nel mentre" aggiungo sfiorando le labbra con le sue.
"Chi sei tu e che ne hai fatto della Bionda che non voleva nemmeno sfiorarmi?" La guardo un po' interrogativa "Se andiamo a controllare sono sicura che hai lasciato dei graffi su quel tuo mobile nuovo di zecca" mi sussurra piano e mi mordo leggermente il labbro inferiore, non credevo che l'avesse notato.
"Sei come una droga" confesso sincera "Tutte le volte che cerco di disintossicarmi, appena ci ricasco non ne ho mai abbastanza" appoggio le labbra sulle sue e la mia lingua si intreccia alla sua.
Mi stacco e la guardo negli occhi "Restare a casa, ottima idea" si alza e afferra il suo telefono che aveva lasciato sull'isola della cucina. Ordina qualche piatto dal nostro cinese preferito "Abbiamo venti minuti.. che cosa vuoi fare?" Mi chiede tornando sul divano. La naturalezza con la quale fa tutto nonostante il fatto che sia nuda mi lascia senza parole. Lei mi lascia senza parole.
Gattino fino a lei e mi metto a cavalcioni "Sono sicura che troveremo un modo per non annoiarci" le dico prima di baciarla.
"Giochiamo" mi propone.
"A cosa?" Le chiedo interessata.
"Se rispondi correttamente avrai un beneficio se non lo fai.. mi vesto" sgrano gli occhi, avvicina le labbra al mio orecchio "Pensi che non abbia notato il modo in cui osservi il mio corpo nudo mentre ti cammino per casa?" Deglutisco a fatica e poi annuisco appena per dirle di fare la domanda "Che cosa ti dissi la prima volta che ci siamo parlate?"
"Mi hai chiesto se stavo bene.. durante l'esercitazione del lancio dei coltelli. Mi hai ferita all'orecchio perché John voleva punirmi per aver difeso Kabila" le rispondo assolutamente sicura.
Mi sorride soddisfatta "Mi bastava la semplice domanda" le sue dita scostano le mie mutandine e le inserisce senza muovere. Inarco la schiena e apro leggermente la bocca "Seconda domanda.. dove ti ho portato al nostro primo appuntamento?"
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Mentiras
Fanfiction2. sequel di "No tener miedo" Zulema e Macarena, ormai felicemente sposate, convivono con la loro bambina Lucìa. Dopo sei anni dal "sì lo voglio" l'entusiasmo della vita coniugale viene messo a dura prova da alcune divergenze. Il ritorno di Román...