La mattina seguente mi sveglio prima di Zulema, mi avvicino a lei e le lascio un bacio prolungata sulla guancia "Buongiorno Bionda" mi sussurra piano.
"Buongiorno" le rispondo in un filo di voce sulle labbra prima di baciargliele con passione, mi stringe a sé e ricambia il mio bacio con la stessa energia.
"Questo.. è un ottimo risveglio" mi risponde tenendo gli occhi ancora chiusi e assaporando il mio sapore sulla sua lingua.
"Sei stata fantastica con Lucía ieri sera" le accarezzo il viso dolcemente.
Spalanca lo sguardo non appena la nomino "A proposito.. la porto a scuola"
Corrugo la fronte "Guarda che.. Oggi tocca a me"
"Ma ieri ho saltato e voglio rimediare" mi sorride amorevolmente mentre le accarezzo il viso "Ti ho fatto una promessa che intento mantenere, mi sembra"
La bacio con maggior intensità "Ti amo" le sussurro tra un bacio e l'altro "Vado a prepararvi la colazione"
Scivolo via ma lei mi trattiene "Ancora uno"
"Farete tardi" le dico ridendo mentre guardo la sua mano tenermi saldamente un braccio.
"L'ultimo e poi vai" rido ancora mentre mi avvicino a lei, si mette seduta e mi incontra a metà strada.
Mi tiene fra le braccia mentre avvicino il viso al suo e la bacio. Le labbra di muovono insieme, le lingue si intrecciano e sorrido ogni volta che lei mi stringe sempre un po'di più a sé per non farmi scivolare via.Le accarezzo il viso con estrema dolcezza e mi perdo nel suo sguardo "Davvero un ottimo risveglio" confermo e la bacio velocemente un ultima volta prima di sgusciare via da quel letto nonostante il fatto che vorrei passarci tutto il giorno con lei ma non possiamo. Il dovere chiama e anche la fame. Indosso una camicia che lascio abbastanza sbottonata sulla scollatura e un paio di pantaloni.
Scendo giù di fretta e inizio a spadellare, mettere su il caffè per un intero esercito e fare tutte quelle piccole cose mattutine essenziali per iniziare bene la giornata.
"Buongiorno" la voce di Fatima mi arriva alle spalle.
Mi volto e le sorrido, non abbiamo iniziato con il piede giusto ma cerco di fare uno sforzo "Ciao! Dormito bene?"
"Molto" si siede a uno dei sgabelli e mi guarda "Allora Bionda? Come va con mia madre?"
Mi aspettavo una domanda simile prima o poi "Che vuoi sapere?"
Incrocia le braccia al petto "Beh.. Siete divorziate ma vivete sotto lo stesso tetto, tanto per cominciare"
Ovviamente mi chiede l'unica cosa più difficile da spiegare, non so bene quanto Zulema le voglia fare sapere del nostro lavoro "Ottima osservazione.. è una storia molto lunga ma scommetto che tua mamma sarà in grado di raccontartela"
Lei mi studia con lo sguardo e mi sorride, noto però che il suo sguardo non sorride affatto "Sai ho capito. Io non ti piaccio"
Scuoto la testa e mi appoggio alla penisola davanti a lei "Non è affatto vero, cerco di comprenderti" le rispondo rendendomi conto che non è del tutto la verità, molte cose di lei non mi piacciono ma cerco di farmele andare bene.
Ridacchia appena ma mantiene il suo atteggiamento arrogante "E non sei nemmeno tanto brava a mentire"
"Sto cercando di trovare il giusto equilibrio.." ed è l'unica verità che posso dire al momento però è anche vero che molti dei suoi comportamenti mi lasciano l'amaro in bocca e in più occasioni trovo strano il suo modo di fare "..sei appena arrivata e sei già qui.. tutto veloce e inaspettato"
"Ti dà fastidio?" Mi chiede e anche adesso, con quello sguardo.. mi risulta difficile credere che sia semplicemente una studentessa università disoccupata.
E siccome non mi piace non capire le cose anche io indosso la mia maschera "Affatto.. ma sto iniziando a chiedermi se sei sincera"
Ridacchia appena e mi fulmina con lo sguardo "Mettiamola in questo modo Biondina.. se non mi pesterai i piedi farò in modo di non pestare i tuoi"
Assottiglio lo sguardo convincendomi sempre di più di quello che penso "È una minaccia?"
"Un avviso" mi corregge "Perché in fondo mi stai simpatica.. non vorrei che finisse male"
Una frase del genere non può passare inosservata, non faccio in tempo a dire nulla che la voce felice e squillante di Zulema ci raggiunge "Eccole qui le mie donne!"
"Ciao am.." sto per parlare ma la voce di Fatima mi sovrasta e mi zittisce.
"Ciao Mamma" lo sguardo della ragazza cambia di nuovo e appare un agnellino indifeso con gli occhi dolci e innocenti "Scusa.. troppo presto? Anche io sto cercando di abituarmi" ovviamente ha spiazzato me ma molto di più Zulema che la abbraccia davanti a me con affetto.
Le accarezza dolcemente il viso "Puoi chiamarmi come vuoi, tesoro" le sorride e poi mi guarda "Di che stavate parlando?"
Fatima punta lo sguardo su di me e vedo quel bagliore arrogante ma molto meno di prima "Stavo ringraziando Maca per farmi restare con voi.. è molto carina e dolce con me, state davvero molto bene insieme.. mi ha detto che avete avuto una storia intensa.. sarebbe un peccato che finisse male"
Zulema mi guarda senza capire del tutto ciò che ha detto Fatima mentre io invece ho colto ogni sfumatura "Ho detto a Fatima che adesso siamo una famiglia.. staremo tutti bene insieme e che non si deve preoccupare" reggo il gioco a questa figlia di puttana perché so che, finché non avrò prove di quello che c'è sotto, Zulema cieca per amore materno non mi crederai mai.
Zulema si commuove e viene da me, mi bacia velocemente sulle labbra e poi mi abbraccia forte. Non riesco a godermi l'abbraccio perché il mio sguardo punta su Fatima che, con Zulema di spalle, mi sta fissando mostrandosi per la stronza manipolatrice che è.
Lei non è ciò che dice di essere e io scoprirò la verità.
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Mentiras
Fanfiction2. sequel di "No tener miedo" Zulema e Macarena, ormai felicemente sposate, convivono con la loro bambina Lucìa. Dopo sei anni dal "sì lo voglio" l'entusiasmo della vita coniugale viene messo a dura prova da alcune divergenze. Il ritorno di Román...