Capitolo 42

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Le ragazze vanno a dormire e ci lasciano sole.

Zulema mi abbraccia con forte, sta vivendo il periodo migliore della sua vita e io glielo rovinerò.

Mi accarezza il viso e si perde nel mio sguardo "C'è qualcosa che ti turba"

"Non è nulla" mento. Mento perché non è il momento e perché non saprei nemmeno da che parte iniziare il discorso.

"Dimmi di che si tratta" mi sussurra sul viso accarezzandomi le guance "Sai bene che qualsiasi cosa si tratti riusciremo a superarla se stiamo insieme"

"È solo.." abbasso lo sguardo colpevole, schiacciata dai miei stessi pensieri "..non ho molta voglia di parlarne ma ti giuro che non è un problema fra noi" rialzo lo sguardo e incontro il suo "Ti amo e voglio stare con te"

"Quindi pensi che potrei aiutarti magari.. distraendoti un po'?" mi bacia lentamente "Per alleggerire i tuoi pensieri" le sue mani mi tengono saldamente i fianchi "E per farti rilassare"

Le prendo il viso mentre ricambio ogni bacio "Diciamo che potresti provare"

"Vieni con me.. ho la soluzione" mi prende per mano e intrecciamo le nostre dita. Ogni tanto si ferma per baciarmi e mi trascina in bagno "Ora devi solo.. lasciarmi fare"

Mi bacia con un desiderio che va oltre l'immaginazione sbottonandomi bottone dopo bottone fino a farmi scivolare via la camicia "Zulema.." sospiro mentre appoggia la bocca sul collo e scende. Mi libera dei pantaloni e accarezza le mie gambe quando torna in piedi ".. fermati" mi bacia per farmi stare zitta e mi slaccia il reggiseno "..solo un secondo"

"Stai zitta, Bionda" me lo ordina mentre si sfila la maglia e scopro che non porta il reggiseno. Con un gesto veloce apre l'acqua della vasca e torna a baciarmi, le sue mani scivolano lungo i miei fianchi e spinge giù le mie mutandine che cadono a terra.

So che lavorando alle sue spalle non dovrei fare nulla di tutto questo ma non riesco a impedirlo che accada. Le spingo contro il lavello mentre la finisco di spogliare. La tensione, la paura, le preoccupazioni vanno via se la bacio. Chiudo l'acqua appena mi accorgo che la vasca e piena.

Entriamo e lei si mette dietro di me, scosto il viso per poterla baciare. Prende il mio seno tra le mani e lo stringe, gemo sulle sue labbra che continuo a baciare.

Ho bisogno di questo momento.
Probabilmente non è la cosa giusta da fare ma scelgo di vivermi questo momento. La sua mano scende lungo il mio corpo e inizia a esplorare l'interno coscia in una carezza decisa "Lasciati andare" mi sussurra sulle labbra quando arriva al centro e accarezza esternamente il tutto. Ansimo. La mente si svuota. La vita diventa più leggera. Ed entra dentro di me, inarco la schiena e porto la testa indietro, appoggiandola alla sua spalla, dandole maggiore spazio che non tarda a prendersi perché sento le sue labbra alla base del mio collo mentre con l'altra mano stimola entrambi i capezzoli uno alla volta.

Mi fa sua.
Perché sono sua.
E lo sarò sempre.

Aumenta il ritmo aggiungendo il secondo dito e mi stringe a sé. Sento i nostri corpi aderire completamente e raggiungo l'apice. Le accarezzo il viso e la bacio con tenerezza finché non esce da me e mi accarezza a sua volta il viso.

Mi giro e lego le gambe alla sua vita, le nostre intimità si scontrano e lei geme sulle mie labbra che continua a baciare. Con la bocca scendo e mi attacco al suo seno scoperto. Ansima e geme mentre mi stringe a sé facendo aderire le nostre intimità.

Mi vuole.
Mi desidera.

La mia mano scende e non aspetto perché so che è già su di giri per avermi regalato un orgasmo pazzesco ed entro, accenno anche un leggero movimento con il bacino e mi bacia, gemendo e ansimando in maniera così rumorosa che stento a credere che stia davvero succedendo.

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