Scendo dall'auto e la trascino fino al portone senza assolutamente curarmi se si fa male mentre sbatte la faccia contro il portone. Suono il campanello e Lucia ci apre. Sgrana gli occhi appena ci vede "Mamma.. ma che ha fatto?" Afferro Zulema per la maglia e la sbatto sul divano nel vero senso della parola.
"Ha bevuto un po' troppo.. l'ho riportata a casa" le dico senza guardarla, la distendo in lungo e poi afferro una coperta lì accanto "Così sei più tranquilla, hai fatto bene a chiamarmi" la copro molto velocemente perché l'ultima cosa che voglio è toccarla, le mani mi tremano dal nervoso "Domani falle un caffè nero e un'aspirina.. avrà un forte mal di testa"
"Non sapevo che facesse queste cose.." mi risponde mentre mi stacco da sua madre.
"Io e lei siamo molto autodistruttive quando ci spezzano il cuore ed io.. beh" cerco di spiegarle.
"Le hai spezzato il cuore" lo dice al posto mio sapendo che è la realtà dei fatti.
"Non volevo farlo" le rispondo sinceramente.
"Perché semplicemente non lasci che torni a casa?" Mi chiede sedendosi sulla poltrona lì accanto.
"Io non posso farlo, Lucía" scuoto la testa, sono incazzata e ancora evidentemente scossa da tutta la montagna di merda che mi ha scaricato Zulema addosso.
"Perché no? È chiaro che stai male anche tu" mi guarda e legge sofferenza nel mio viso stanco.
Rido appena in maniera isterica "Ho questa faccia perché tua madre da ubriaca sa ferire davvero davvero molto bene.." la indico, si è già addormentata "..ma stai tranquilla.. mi è già passato"
Faccio qualche passo per la stanza e Lucia si alza di colpo vedendomi così emotivamente scossa "Che ti ha detto?"
Sono nervosa, non mi piace sentirmi alle strette e queste domande non fanno che peggiorare "Cose che non posso ripeterti, perché sei anche sua figlia" uso un tono di cui mi pento immediatamente, le prendo le mani e faccio un respiro profondo "Senti non voglio risponderti male ma.." mi vengono subito gli occhi lucidi.
Lei mi abbraccia subito "Ti ha ferita davvero" mi stringe forte a sé e io faccio lo stesso perché cazzo ne ho bisogno da morire.
Certo in tutti i modi di calmarmi "Lascia perdere non è importante" mi riprendo e le prendo il visino tra le mani "Senti.. okay non sto facendo le cose giuste.. devi sapere che tuo zio sa una cosa del passato di Zulema che è molto importante per lei ma non me la dirà finché io non porterò a termine una cosa.. io non posso dirlo a Zulema e lei, beh mi odia quindi potrei fare tutto questo per niente alla fine" spiego tutto d'un fiato, liberandomi da un enorme peso.
"Lei ti ama ancora, Mamma. Tiene tutte le vostre foto in casa e apparecchia ancora per tre.. dorme dalla sua parte del letto" mi informa con un sorriso ingenuo "Sta sperando che tu semplicemente la lasci tornare a casa e onestamente.. anche io"
"Lucia.." dico scuotendo la testa.
"Non ti aspetteremo in eterno" il suo tono si fa più duro "Fai ciò che devi e poi lasciala tornare a casa. Lei se lo merita" e di questo adesso ho qualche dubbio, mi accompagna alla porta "Buonanotte mamma"
Le schiocco un bacio sulla guancia "Notte tesoro"
ZULEMA
"Svegliati!" urla mia figlia prima di gettarmi una secchiata d'acqua addosso.
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Mentiras
Fanfiction2. sequel di "No tener miedo" Zulema e Macarena, ormai felicemente sposate, convivono con la loro bambina Lucìa. Dopo sei anni dal "sì lo voglio" l'entusiasmo della vita coniugale viene messo a dura prova da alcune divergenze. Il ritorno di Román...