Arriviamo a casa di Saray che Lucia ha smesso di piangere e se conosco bene mia figlia adesso arriverà la fase della rabbia. Infatti appena parcheggiamo nel vialetto si chiude nella sua camera, o meglio la camera degli ospiti che lei è abituata a usare "Prima parlo con lei e poi vado a casa a prendere la nostra roba" dico a Saray entrando in camera, non aspetto nemmeno che mi risponda, per me l'unica priorità adesso è capire come sta Lucia. Mi affaccio e la vedo stesa sul letto a guardare il soffitto "Tesoro"
"Mamma.. va via" mi chiede quasi supplichevole. Sì chiude in se stessa. È maledettamente uguale a me in ste cose.
Entro Comunque "No, non vado da nessuna parte" mi siedo sul letto accanto a lei.
"Ma che le è successo?" Mi chiede continuando a guardare il soffitto.
Sospiro, ho il cuore in mille pezzi e deve averlo anche lei. Mi sto ponendo la stessa domanda "Io.. non lo so, piccola" dico con un filo di voce.
Si tira su a sedere "Non è più lei! Come ha potuto dire quelle cose?" Alza la voce, rabbia e delusione si mischiano in lei "Guarda che ti ha fatto!" Mi indica il collo "Crede a Fatima!" Scoppia in un pianto di nervoso isterico.
"Vieni qui.." la abbraccio forte tenendola stretta a me e l'accarezzo dolcemente.
"Io la odio" mi sussurra con la voce spezzata.
"Non è vero.." le dico consapevole perfettamente di come stanno le cose. Si sente ferita "..altrimenti non faresti così"
"Fa male" mi confessa staccandosi dal mio abbraccio e portandosi una mano sul petto.
Mi vengono gli occhi lucidi nel vederla così "Lo so, tesoro" le accarezzo il viso.
"Io non capisco" scuote la testa nervosa e disperata "Non voglio andare via! Siamo una famiglia! Noi siamo una famiglia!" Continua a ripetere e così facendo non fa che aumentare la voragine nel mio petto.
"Sei sicura che è questo che vuoi?" Le chiedo guardandola negli occhi "Faremo quello che ti senti.. sei grande ormai, Lucia, non posso prendere certe decisioni per te"
Si calma e vedo che pensa alla mia domanda. Si passa le mani sotto gli occhi asciugandosi coraggiosamente le lacrime "No" dice e alza lo sguardo su di me "Non voglio restare con lei perché se lei continua a fare così.. è come se non ci fosse più la mamma e al suo posto c'è qualcuno che non conosco. Quella donna di stasera non è la mamma. Se questo capitolo della nostra vita è chiuso dobbiamo accettarlo"
Mi sorprende sempre la sua maturità, le accarezzo i capelli sorridendole tra le lacrime che inevitabilmente iniziano a scendere lungo il mio viso "Sai.. non perderemo tutti. Zia Saray, Zio Ethan e tutti gli altri saranno ancora nelle nostre vite" le assicuro, vedo che si tranquillizza a questa notizia "Ma senza Fatima e Zulema"
Annuisce, si fa forza ma so bene quanto sia distrutta "D'accordo"
"Sì?" Le chiedo come conferma.
"Andiamo via ma mamma.. non voglio più tornare. Basta fare questo gioco di ping pong.. non viviamo bene! Guardaci! È il momento di finirla" ribadisce e io annuisco piano, mi asciugo le guance.
"Ehi topolina" mi volto e Saray fa capolino da dietro la porta.
"Zia Saray" la saluta con un sorriso.
Lascio un bacio sulla fronte a mia figlia e poi vado da Saray sulla soglia "Resta con lei, vado a prendere le nostre cose" annuisce per dirmi che ha capito, la guardo e le chiedo "Sto sbagliando?"
STAI LEGGENDO
Mentiras
Fanfiction2. sequel di "No tener miedo" Zulema e Macarena, ormai felicemente sposate, convivono con la loro bambina Lucìa. Dopo sei anni dal "sì lo voglio" l'entusiasmo della vita coniugale viene messo a dura prova da alcune divergenze. Il ritorno di Román...