Capitolo 17

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Quando rientro a casa nel buio totale mi accorgo di non essere sola. Zulema accende la lampada e si mostra seduta sul mio divano. Con la stessa posa di quando l'ho rivista nel mio studio sei anni e mezzo fa.

"Perché?" È tutto ciò che mi chiede.

"Tu sei consapevole di non abitare più qui, vero?" Le chiedo sulla difensiva, ignora totalmente ciò che le dico.

"Perché?" Mi ripete puntando lo sguardo su di me. Le basta un secondo per capire che sono armata.

"Perché cosa?" Le chiedo fingendo di non capire.

Sorride amara distogliendo per un secondo lo sguardo "Tra tutte le persone che ho controllato nella vita mai mi sarei aspettata di doverlo fare anche con mia moglie"

Ripongo l'arma nel cassetto, dandomi la possibilità di non guardarla negli occhi "È tardi, vai a casa" sembra che parliamo due lingue diverse, perché stiamo facendo due discorsi totalmente diversi.

Infatti lei continua per la sua strada, sapendo perfettamente che la sto ascoltando e mi sto agitando "Ed è così che ho scoperto che hai iniziato a mentirmi.." si alza e mi viene davanti.

Senza provocarmi.
Mi sta interrogando.
Mi sta studiando.

"Non mi ci è voluto molto a capire che stavi solo fingendo di rifarti una vita.." i suoi occhi sono profondi e cupi, mi scavano fin dentro l'anima alla ricerca di un cedimento da parte mia "..noi due.. quello che abbiamo avuto per tutti questi anni.. non puoi mentirmi" serra la mascella in una morsa, è rigida e incazzata. Ma nonostante la rabbia mantiene un tono di voce calmo, calcolatore. Intimorirebbe chiunque "Perché sei stata davvero mia e io sono stata davvero tua"

Non c'è più traccia dell'amorevole Zulema che avrebbe fatto tutto per me. Non so cosa sia potuto cambiare in poche ore. Ma per proteggermi assumo lo stesso atteggiamento distaccato "..che cosa vuoi?"

"La verità" risponde semplicemente "La pretendo"

"Non so a cosa tu ti stia riferendo" Serra i pugni per non dovermi mettere le mani addosso. Sono sicura che mi ammazzerebbe se potesse.

"No? Beh.. lascia che ti spieghi" fa qualche passo per la stanza ma non molla lo sguardo dal mio "Ed ero lì, pensando che fossi in pericolo e ti stessi mettendo nei guai.. e poi mi sono ritrovata a guardare le immagini di te che parli con Román" mi si secca la gola e improvvisamente mi sento messa all'angolo "Così mi sono chiesta perché? Perché rovinare tutto quanto? Gettare nel fuoco la nostra felicità, distruggere il nostro matrimonio, fare a pezzi la nostra famiglia" mi viene incontro come una pantera a caccia e so che vuole risposte, risposte che non posso darle "Sono venuta da te e avrei fatto qualsiasi cosa ma mi hai sbattuto la porta in faccia.. hai gettato via l'ultima possibilità che ci restava" abbasso lo sguardo e mi afferra prontamente per la gola "Che cazzo mi stai nascondendo?" Stringe forte concentrando la sua rabbia intorno al mio collo.

"Zulema così mi fai male" le dico con le lacrime agli occhi diventando rossa e facendo fatica a respirare. Vedo un barlume di pentimento e molla la presa.

"Non riesco a rispondermi perciò sono qui a chiederti: perché?" Mi chiede puntando lo sguardo nel mio, non l'ho mai vista così incazzata.

"Perché lo vuoi tanto sapere se con me vuoi chiudere?" Le chiedo con strafottenza massaggiandomi il collo.

Per non dovermi picchiare tira un pugno as un vaso di ceramica che va in frantumi, esattamente come la nostra relazione "Perché così troverò forse un po' di pace!" ringhia e riporta lo sguardo su di me "..perché hai distrutto la nostra famiglia? Che cosa ti ha fatto agire in questo modo? La Maca che conoscevo avrebbe agito diversamente davanti al nostro discorso.. mi avresti ripresa se fosse stato solo per il lavoro" abbasso lo sguardo colpevole, è vero, tutto ciò che dice è vero "Hai lottato per la famiglia e nel momento in cui ti so ciò che vuoi, mi respingi. E non dirmi che non mi ami più perché non ti credo.." avanza nella mia direzione e mi afferra per il mento costringendomi a guardarla "Perché? Perché ci hai fatto questo?" L'ho spezzata, glielo leggo nel suo sguardo. Nonostante bla rabbia vedo quanto l'ho ferita.

I suoi occhi diventano lucidi e io cedo "Per te" sussurro con un filo di voce.

"No.. io non ho mai chiesto questo" scuote la testa convinta senza lasciare la presa dal mio viso.

Il mio tono è un sussurro spezzato "Lo sto facendo per te" ripeto e sa perfettamente che non sto mentendo.

Alza le spalle ricomponendosi "Avrò bisogno di qualche dettaglio in più"

"Zulema, che cazzo!" Esclamo spingendola via da me "Non te lo posso dire, non ancora almeno, ma se vuoi sapere la risposta.. sei tu" le punto il dito contro e ho il suo stesso sguardo spezzato "Ho fatto tutto per te"

Non le basterà mai questa risposta, la conosco fin troppo bene "Macarena, se non mi racconti tutto ora... io te lo giuro che esco da questa porta e non mi rivedi più. Ultima possibilità" dalla sua espressione capisco che dice la verità, è arrivata al limite e io ho una scelta.

So bene che se parlassi, Román non mi direbbe mai di Fatima, eliminerebbe le informazioni che ha e lei perderebbe sua figlia.

Ma so altrettanto bene che se non parlo, lei uscirà da questa casa e staccherà la spina. Mi lascerà andare, come continuo a chiederle da quattro mesi, ma sono pronta a non averla davvero nella mia vita?

Abbasso lo sguardo mentre ci penso e capisco che devo fare ciò che è giusto per lei, non importa ciò che vorrei fare io. Decido di non essere egoista "Buonanotte Zulema"

Alzo lo sguardo e la vedo scioccata "Sei perfino disposta a perdermi per questo?"

"Non è bello vero?" Chiedo con un leggero sorriso rassegnato "Non essere la prima scelta" se mi libero di lei, non la metterò in pericolo e riuscirò finalmente a compiere la missione.

Avanza fino a sfiorare il suo viso con il mio "Io non so quali siano queste motivazioni ma sta pur certa che non lo stai facendo per me" sibila gelida e fa una leggera pausa "Mi hai persa, Bionda. Volevi che ti lasciassi andare? Ti lascio andare. Ti auguro una buona vita"

Si avvia verso la porta "Abbiamo una figlia, Zulema"

"Lei non c'entra con questo" mi risponde assicurandomi quindi la sua continua presenza "Non deve pagare perché ha te come madre"

Mi ferisce. Da morire.
Lo fa apposta e gongola appena prima di uscire sbattendo la porta.

Eccola qui.. la Zulema senza cuore ed è solo colpa mia.

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