Capitolo 23

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Nei sotterranei della tenuta sentiamo la voce di alcuni uomini in una stanza, arriviamo fino alla porta lasciata socchiusa e ascoltiamo le loro conversazioni. Mi sporgo appena, tanto da vedere quello che sta accadendo ma non abbastanza da essere vista.

"È chiaro che la festa sia solo una messa in scena per permetterci di riunirci" dice il maresciallo del carabinieri che ho conosciuto all'inaugurazione "Quali sono gli sviluppi, Jack?"

Jack Napier, il Joker, come se già non fosse abbastanza inquietante il suo vero nome.

"Immaginate poter stabilire la vittoria in un conflitto.." vedo Armand camminare avanti e indietro intento a iniziare il suo grande discorso "..il potere che ne potremmo trarre strategicamente parlando" prende qualcosa da una borsa nera "Riusciremo a farlo.. con questo" sventola un pezzo di sapone asciutto.

"Sapone?" Chiede cinico uno dei presenti.

Armand ridacchia appena per la domanda ovvia posta però con tono incredulo "Abbastanza innocuo nella sua forma attuale ma.. la scienza ci ha mostrato come estrarne la glicerina e trasformarlo in un composto liquido venti volte più potente della comune polvere da sparo: la nitroglicerina" ne tira fuori una minuscola fialetta "Per mesi questa vigna è stata una copertura per produrla.. domani un grosso quantitativo di nitroglicerina partirà in un camion, diretto al porto di Barcellona, un container pieno. Il maresciallo, qui presente, ci aspetterà alla dogana. Prenderà possesso del carico e lo distribuirà alla lista dei trafficanti che lo hanno già comprato in anticipo, investendo nel nostro progetto" sposto lo sguardo su Zulema che è concentrata nell'ascoltare le parole di questo pazzo megalomane "Poter avere in mano un'arma così potente da poter stabilire l'ordine e riuscire a dominare qualsiasi nemico" Armand fa una leggera pausa prima di annunciare "Signori.. siamo davanti all'inizio di un impero glorioso che avrà come centro il dominio della Spagna su tutto il Mondo"

L'uomo che è intervenuto prima si alza di scatto "Ho sentito abbastanza.. credo nella potenza spagnola ma temo che abbiamo superato i limiti" viene verso la porta così io e Zulema ci nascondiamo dietro l'angolo ma continuiamo ad ascoltare le loro conversazioni "Siamo davanti a il possibile scoppio di una guerra mondiale"

"Colonnello?" Lo richiama Armand e il tono della sua voce non mi piace per niente "Una piccola dimostrazione potrebbe aiutare?"

Sentiamo un tintinnio e non serve un genio per capire che cosa ha fatto. Zulema mi prende e mi copre totalmente con il suo corpo per proteggermi quando la fialetta ai piedi del colonnello esplode disintegrandolo completamente. Lo ha ucciso a sangue freddo con una facilità disarmante.

"Stai bene?" Mi chiede Zulema guardandomi negli occhi. Annuisco appena, vederla così preoccupata e protettiva è qualcosa di tremendamente dolce a cui non sono per niente abituata

"È molto più potente dell'esplosivo al plastico" rispondo pensando a come una misera fialetta abbia fatto un danno così di proporzioni esagerate.

"E decisamente meno controllabile.." mi risponde mentre sta ragionando su quello che abbiamo davanti "Un'arma pericolosa e poco gestibile nelle mani di un pazzo"

"Sta giocando al piccolo chimico nel suo vigneto, pazzo è riduttivo!" Esclamo io tenendo i toni bassi.

Nel frattempo Armand torna a parlare come se niente fosse "Venite con me.. vi mostro quello di cui sto parlando" li vediamo uscire calpestando la chiazza di sangue del loro alleato.

Li seguiamo tenendoci a distanza mentre loro entrano in una costruzione accanto alla tenuta che credevo fosse un magazzino per gli attrezzi ma appena ci affacciamo mi rendo conto che è un mega laboratorio chimico "Vi presento.. il futuro" annuncia Armand facendo una rapida visita guidata "Il piano è che questo impianto continui a dare una fornitura abbondante.. è nascosta dentro queste bottiglie in modo tale da eludere eventuali controlli.. stiamo producendo in grandi quantità e sposteremo il prima possibile le casse in modo tale da salvarne la componente chimica. Una formula segreta e non vi sto a spiegare le buone ragioni per cui non la stiamo divulgando.. vi presento il Dottor Chang. La mente geniale di questo glorioso piano" lo affianca un tizio con gli occhiali e il camice da scienziato pazzo, sul volto di Armand compare un sorrisetto fiero "Io presto porterò la mia fidanzata in Francia, ho grandi progetti con lei ma resterà il mio braccio destro di sorveglianza e sarò informato di tutto" spalanco lo sguardo perché io sono la fidanzata nella teoria e non ho la minima idea di che cosa stia parlando, guardo Zulema che tiene i pugni così chiusi da farsi venire le nocche bianche "Per ora è tutto.. fatevi pure un giro ma fate attenzione a non toccare nulla"

"Andiamo.." la prendo per mano e ci allontaniamo.

"Francia?" Mi chiede mentre mi porta dalla sua auto parcheggiata dietro a dei cespugli fitti.

"Non so nulla" le dico innocentemente e mi crede ma è troppo gelosa e incazzata per cambiare discorso.

"Come minimo vuole chiederti di sposarti sotto la Torre Eiffel!" Risponde arrogante e cinica con un pizzico di ironia amara.

"Zulema.." la richiamo alzando gli occhi al cielo.

"Un coglione egocentrico e narcisista con manie di grandezza" e su questo posso anche essere d'accordo.

"Zulema.." la richiamo ancora ma non mi dà proprio retta.

Si volta di scatto nella mia direzione e mi punta il dito contro "Tu non resterai qui con lui da sola!"

Incrocio le braccia al petto e finalmente posso parlare liberamente dal momento che sa tutto "Se non avremo un campione da portare a Roman lui non ci dirà mai di Fatima!"

Spalanca lo sguardo abbastanza sorpreso "Lo stai davvero facendo per me"

"Sì, per te" confermo per la milionesima volta "Perché la cosa ti sorprende tanto?" Le chiedo guardandola meglio.

Abbassa lo sguardo ferita "Mi hai mentito per tutto questo tempo.."

Mi sento terribilmente in colpa ma a mia discolpa non avevo soluzioni alternative, mi avvicino di qualche passo "L'unica condizione era quella di tenerti fuori. Non dovevi essere coinvolta"

Capisce che anche io sono stata male durante questi mesi di lontananza e mi prende tra le braccia "Baciami"

Lo voglio da morire ma non mi piace apparire sottona perciò rispondo un secco "No"

"Che testa di cazzo!" Impreca prima di afferrarmi il viso e unire le nostre bocche in un bacio assolutamente voluto e sentito. Mi incolla alla sua macchina mentre mi mangia e posso giurare che non mi sono mai sentita così bene. Mi tiene il viso tra le mani e le mie scendono lungo i suoi fianchi, la tengo stretta a me, ci incastriamo alla perfezione mentre mi sbava completamente il rossetto "Mi sei mancata, amore mio" mi sussurra sulle labbra.

"Ti odio con ogni fibra del mio corpo, e questa volta sono serissima.." le sussurro a mia volta prima di ribaciarla, mi mancava da morire tutto questo. Noi. Il nostro fuoco.

Si stacca da me e apre la portiera "Sali"

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