XXXVI. Not gonna die tonight.

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Song Chapter XXXVI: Not gonna die - Skillet;

(The last thing I heard was you whispering goodbye.)

***


Attraversata la grande porta dorata che conduceva ad una stanza ben nota per Taehyung, il rosso annusò odore di sangue. Tanto sangue di un odore dolce ma pungente allo stesso modo che risvegliarono i suoi sensi: lo conosceva. Conosceva l'odore di quel sangue come le sue tasche.

Era entrato nell'immensa sala pressoché spoglia di mobili, ma con due schiere di leccapiedi del Clan a destra e a sinistra; Taehyung ne conosceva la metà di quei volti, e con alcuni ci aveva condiviso un tetto, dei trascorsi.

Gettò un'occhiata rapidamente a destra e sinistra, la figura snella di Lee Taemin in piedi di fronte alla base del trono - quel ridicolo trono che a T.O.P piaceva tanto - accanto a quella massiccia di Bangchan, e ad un'altra di cui conosceva vagamente il volto, dei GOT7. Poi, Taehyung si concentrò sulla schiena vestita da un abito elegante davanti a sè, che si era arrestata ai piedi del trono, prima delle scale, mentre il rosso era rimasto a due passi dall'entrata principale.

«Mi sembra strano che tu abbia rispettato i patti e che sia venuto da solo, alla fine. » esordì T.O.P, alias Seunghyun. Finalmente si voltò, mostrando il suo viso pallido sotto alla luce pulsante del lampadario antico. I suoi occhi erano di un insolito dorato scuro, che Taehyung aveva visto solo in rare occasioni. Seunghyun sorrise beffardo, infilando le mani in tasca del pantalone elegante e ondeggiò sui talloni. «Dov'è Hoseok? »

Taehyung strinse i denti. Improvvisamente gli prudevano le mani, impaziente di spaccare la faccia a quel coglione di T.O.P, ma erano almeno in dodici lì dentro, dire che sarebbe stato un svantaggio sarebbe stato un eufemismo.

Taehyung assunse la sua miglior faccia impassibile, mentre voltava lentamente il capo prima a destra e poi a sinistra, contando i presenti: Mina ( Twice), Seonghwa e Minji (Ateez), Hani ( di cui non ricordava il clan, ma era stata trasformata da Hoseok), i due membri dei TXT, neo vampiri di cui non sapeva il nome. A destra, invece c'erano tre membri degli Stray Kids - Changbin, Han, Jongin - e due dei GOT7 - Jackson e Bam Bam.

Undici, più i tre davanti a lui, quattordici.

«Hoseok non verrà. »

«Che peccato Tae-ah, » scoccò la lingua sul palato Seunghyun. «Speravo in una piccola riunione di famiglia. »

Un vociare di risatine si espanse nella sala, riecheggiando fastidiosamente nelle orecchie di Taehyung. «Speravi male, Hoseok non può esserci.»

Lo sguardo di Seunghyun si affilò, quasi risentito dell'insolenza che Taehyung aveva usato contro di lui. Ma poi sorrise di nuovo, più dall'aspetto di un pazzo e scoccò le due dita, l'indice  e il pollice tra loro, davanti al suo viso. «Giusto, giusto, giusto. Mmmh- non sarà mica- oh. » sfiatò, con fare melodrammatico. Taehyung quasi sbuffò: era sempre stato una regina del dramma, quel coglione. «Non sarà per caso per quella piccola faccenda? »

Taehyung tremò, di rabbia. «Non so di cosa tu stia parlando. » lo interruppe, mantenendo il tono piatto e la sua faccia impassibile. «Dov'è Yoonah? »

Seunghyun non l'ascoltò. « Un uccellino mi ha raccontato di Hobi e la sua piccola fuga dal Clan.»

«Seunghyun, dove cazzo è Yoonah? »

Gli occhi del vampiro più anziano scintillarono. «Mi dispiace così tanto ma, alla fine, lo sapevo- Jung Hoseok è un fottuto diavolo come me. Vi ha tradito, dovreste ucciderlo. Esattamente come la legge dei Vampiri dice- »

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