(𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀)
───── ❝ RED ❞ ─────
➽❝Primo libro della saga: Blood, Sweat and Tears❞
In un mondo post-apocalittico, dopo che una malattia ha colpito l'80% della popolazione, il mondo è governato dai vampiri. I pochi umani rimasti, invece, sono t...
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(All the words that leave my tongue, Feel like they came from someone else)
L'unico rumore che risuonava in quella cella era il rumore dell'acqua che picchiettava a terra: numerose, infinite goccioline scivolavano giù dal muro fino a cadere sul pavimento e, ormai, nella piccola pozza che si era formata. Lo sentiva provenire da destra, ciò significava che era vicino a lei. Ogni tanto allungava una mano, giusto per tentare di toccarla - aveva bisogno di sentire qualcosa, qualsiasi cosa che non fosse il tocco di Mina o Jihyo, le due vampire che entravano spesso a far visita loro con il puro gusto di torturarle - ; comunque, ogni volta che allungava la mano, toccava solo l'aria, e allora questa ricadeva inerme di fianco a sè.
Le avevano tolte le catene un po' di tempo dopo - non sapeva quantificare il tempo trascorso lì dentro, per quello che sentiva Yoonah sarebbe benissimo potuto essere passato un anno - e aveva sentito quel Taemin mormorare qualcosa sul fatto che G-Dragon la volesse viva e intatta.
Chi o che cosa fosse questo G-Dragon, era un mistero per lei - nemmeno Taehyung lo aveva mai menzionato - ma sicuramente era qualcuno a cui davano a scolto perchè immediatamente, e non senza uno sbuffo, la vampira di nome Mina le aveva slegato i polsi, lasciandole comunque la catena intorno alla caviglia che la teneva intrappolata al muro; l'avevano bendata e, da allora, tutto ciò che vedeva Yoonah era buio.
Fu un sollievo che le avessero levato le manette e, da una parte, Yoonah avrebbe dovuto ringraziare G-Dragon; o forse no, forse le aspettava qualcosa di peggiore. Lo sapeva, se lo sentiva... sarebbe arrivato a momenti, quel "qualcosa" e allora nessun pensiero sulla certezza che Kim Taehyung sarebbe venuto a salvarla l'avrebbe mantenuta lucida.
A tenerla sveglia, nonostante le palpebre chiuse, quelle notti - o giorni ? - erano state le urla di Jisoo. Urla acute, urla soffocate, urla strazianti e urla imploranti.
Jisoo urlava in ogni modo possibile. La stavano torturando.
A volte Yoonah provava ad urlare, a dimenarsi, ma veniva ignorata e, dopo un po' non aveva più nemmeno la forza di fare quello, dopo un po' era diventato faticoso anche respirare. Le labbra erano secche, screpolate e i crampi allo stomaco si facevano sempre più intensi. Le avevano dato da bere, delle volte, poche goccie, ma... non mangiava da quando era stata rapita.
Perciò, non importava quanto volesse aiutare l'amica, in quelle condizioni non riusciva a muovere nemmeno un muscolo: la cosa peggiore era che lei voleva davvero aiutarla, ma non poteva. Sarebbe stato meno straziante essere lei il soggetto delle torture, sentirle e non poter fare niente, sapendo che Jisoo stesse soffrendo, era una tortura psicologica ancora più grande.
In un momento, aveva sentito anche strani schiocchi, Jisoo che supplicava che tutto, ma non quello e la risata malefica di Taemin. Yoonah era inesperta, ma non stupida, aveva capito chiaramente che Taemin la stava molestando, mettendo le sue luride manacce chissà dove.
