Dopo di ché arrivò la nostra ordinazione,la signora posò tutto sul tavolo i miai amici come al solito dissero grazie e io ricambiai con uno sbuffo.
Dopo di ché la tizia sene andò,appoggiai il mio sguardo sul gelato, però non era niente male! Il gelato era sistema dentro un bicchiere di vetro e con dei pezzi di fragola per decorazioni,alla vista sembrava non poco appetitoso.
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Lo presi con una mano e con quella libera iniziai ad assaggiare con il cucchiaio,era fantastico!il sapore delle fragole fresche di estate è il freddo della consistenza danzavano in un mix perfetto dentro la mia bocca donandomi freschezza e tranquillità.
In un men che non si dica vini quella bontà lasciando il bicchiere ormai vuoto sul tavolo soffiando profondame.
Luna:vedo che ti è piaciuto!"sentì la voce di luna la guardai,eveva un espressione divertita che a me personalmente mi dava sui nervi ma lasciai stare.
Akinari:haru ma perché hai questo carattere scontroso"
Alzai gli occhi al celo mettendomi in una posizione che non posso nemmeno dire che era elegante guardando akinari.
Haru:non lo so!credo di aver preso questo carattere da mio padre ma semplicemente non mene fotte un cazzo!"dissi irritata ma non per colpa di akinari ero solo fatta così.
Lui annui continuando a mangiare il suo ghiacciolo alla menta.
Luna:Ah!mio padre mi ha chiesto di dirti che verrà da voi questo pomeriggio per parlare con i tuoi e di avvisarli!"disse Luna.
Haru:va bene mo che torno a casa glielo dico,a che ora verrà sai?"chiesi.
Luna:non lo so ma credo verso le 5:30 ma boh"disse con aria da mene freghista.
Io annui.
Akinari:ragazze poi dopo andiamo al liceo yuuie per prendere i moduli di iscrizione?"
Haru:per me va bene basta che Luna non inizi a lamentarsi per il caldo"
Luna:ma è vero!fa un caldo perché dovremmo andare a fare tutta quella camminata!?"disse luna come una bambina di 5 anni.
Haru:noi possiamo!sei tu che sei lenta!"dissi.
Lei sbuffo sapendo che avevo ragione rimettendosi seduta sulla sedia,akinari di tutta risposta ridacchiai a bassa voce.
Skip time...
iniziammo a parlare del più e del meno decidendo alla fine che non andremo a prendere i moduli oggi ma ben si domani visto che Luna deve prima prepararsi psicologicamente.
Dopo una manciata di minuti ci salutammo ed andammo ognuno a casa propria.
Entrai a casa notando subbito le scarpe di mia madre appoggiate vicino alla porta,le tolsi anch'io dirigendomi nella stanza davanti,di cui vedi una chioma verde vicino al divano.
